rifiutare sesso

“IL SESSO NON PIACE PIU’ PERCHE’ QUANDO TUTTO SI RIDUCE A FENOMENO MECCANICO FINISCE CHE SI PERDE INTERESSE” - LO PSICOANALISTA LUIGI ZOJA: "CRESCE IL NUMERO DEI RAGAZZI CHE ODIANO IL PROPRIO CORPO E NON RIESCONO A VIVERE IN MODO RILASSATO UNA VITA SESSUALE CHE VADA AL DI LÀ DELLA MERA IDRAULICA - L'INDEBOLIMENTO DELL'IDENTITÀ DI GENERE STA CREANDO DISORIENTAMENTO. E A UN'INCERTEZZA PSICOLOGICA SI STA AFFIANCANDO UN'INCERTEZZA A LIVELLO ORMONALE. IL NUMERO DEGLI SPERMATOZOI NEL LIQUIDO SEMINALE MASCHILE NELL'ULTIMO MEZZO SECOLO SI È DIMEZZATO. LA FLUIDITÀ SESSUALE? TUTTO STA AVVENENDO TROPPO RAPIDAMENTE E I RAGAZZI NE RICAVANO UNA SENSAZIONE D'INSICUREZZA”

Da “la Repubblica”

 

Luigi Zoja

Uno dei paradossi dei nostri tempi è che di sesso si parla in continuazione ma si fa meno di quanto s'immagini. Non è un'illazione, ci sono dati e ricerche che fotografano la sessualità stanca dell'Occidente. Luigi Zoja è uno psicoanalista dallo sguardo largo che non si accontenta di sondare le patologie individuali ma indaga la società. Da junghiano cosmopolita, con un'esperienza all'Istituto Jung di Zurigo e negli Stati Uniti, ha scritto Il declino del desiderio (Einaudi Stile libero) per raccontare uno dei fenomeni più interessanti e incredibili del nuovo millennio. Un'epoca tanto libera quanto impaurita.

 

Sono solo i giovani ad essere affetti da questa "sindrome del ritiro"?

"È la società in generale ma nei ragazzi è più evidente. Iniziano a fare sesso sempre più tardi e tra loro si registra un forte ritorno alla masturbazione. Anni fa sembrava che questa psicastenia, una stanchezza dell'anima che si riflette sul corpo, riguardasse prevalentemente l'Oriente, ma è chiaro ormai che il fenomeno degli hikikomori, i ragazzi giapponesi che si isolano dalla vita sociale, si è affermato su scala planetaria".

Astinenza

 

Dove ci siamo incagliati, che cosa è successo?

"Scontiamo il "disincanto del mondo", per usare la formula di Max Weber. Quando tutto si riduce a fenomeno meccanico finisce che si perde interesse. Cresce il numero dei ragazzi che odiano il proprio corpo e non riescono a vivere in modo rilassato una vita sessuale che cerchi di recuperare il concetto antico di eros e vada al di là della mera idraulica".

 

Un tempo Eros si scriveva con la maiuscola, era un Dio.

"Il passaggio alla minuscola è stato inevitabile, fa parte del processo di laicizzazione della modernità. Indietro non si torna ma probabilmente potremmo provare a recuperare rispetto per la relazione e l'amore in sé. Cosa che Tinder non permette".

transessuali

 

Sta suggerendo di risacralizzare il sesso?

"Gli smartphone o strumenti come le app di incontri creano esperienze più mentali che fisiche, più astratte che concrete, che lasciano insoddisfatti. Incontri che non si traducono in avventure erotiche ma rimangono virtuali e fanno solo perdere un sacco di tempo. Non si guarda davvero all'altro ma a quanto la sua immagine sia "postabile", a quanto ci faccia fare bella figura. Questo è un travisamento dell'eros, la cui attivazione è un fenomeno interiore personale e non qualcosa di esterno, da mostrare. Il problema è che i modelli si cercano ormai su Internet e che devono passare al vaglio dello sguardo della community della Rete".

ASTINENZA SESSO

 

Crede anche lei, come Bauman, che scontiamo un consumismo esasperato?

"Come scrivo nel libro siamo vittime della sindrome dell'iper-Buridano. Allo stesso modo dell'asino che non sapeva quale fieno scegliere, se il mucchio alla sua destra o quello alla sua sinistra, entrambi ugualmente appetibili, ci blocchiamo di fronte a troppa offerta. Oltre una certa soglia subentra la nausea. Robin Dunbar, neuroscienziato e paleoantropologo dell'università di Oxford, ha stabilito una soglia di contatti oltre la quale perdiamo la relazione personale. Per Dunbar sono intorno ai 150. Se è vero questo, le migliaia di "amici" che abbiamo su Facebook sono un fake. Viviamo dentro bolle prive di emozioni reali".

ASTINENZA

 

Quanto la sessualità è condizionata da Internet?

"Indebolito il ruolo dei modelli tradizionali, tra cui la famiglia e la scuola, sono i film pornografici o gli influencer i nuovi punti di riferimento, anche per quanto riguarda la sessualità. È evidente che si tratta di parametri non imitabili che generano solo frustrazione. I video porno, in cui il maschio ha l'erezione permanente e la donna è sottomessa e disponibile, sono parte del maschilismo di ritorno dei nostri anni".

bagni per transessuali 6

 

Il fenomeno riguarda solo la sfera sessuale o anche quella sociale e politica?

"Il neopopulismo stile Trump, Bolsonaro, Putin si sovrappone a questo maschilismo piuttosto rozzo. Il crollo delle sinistre si può leggere anche da questa ottica. Sarebbe interessante capire quanto abbia indebolito il gradimento della sinistra agli occhi del popolo la difesa dei marginali, dei trans, degli omosessuali. È chiaro che si tratta di attacchi pretestuosi e che la società non è certo minacciata da minoranze che rimangono tutt'oggi percentualmente insignificanti, ma sta vincendo la personificazione del nemico. Il bisogno del "malvagio" da additare. C'è poi un altro elemento da valutare. La gente si chiede perché continuare a parlare di quell'1% e non di problemi più gravi come la disoccupazione".

 

E lei personalmente come la vede?

ASTINENZA

"La libertà di qualsiasi minoranza è una grande conquista, ma l'indebolimento dell'identità di genere sta creando un certo disorientamento. Tra l'altro a un'incertezza psicologica diffusa si sta affiancando un'incertezza a livello ormonale, endocrinologico. Stando a una recente ricerca, il numero degli spermatozoi nel liquido seminale maschile nell'ultimo mezzo secolo si è dimezzato".

 

La fluidità sessuale non è una ventata di libertà, una spallata ai vecchi schemi patriarcali e maschilisti?

transessualita infantile

"Il problema è che tutto sta avvenendo troppo rapidamente e i ragazzi ne ricavano una sensazione d'insicurezza. La femminista Alice Schwartz si è scagliata in modo netto in una trasmissione tv contro la nuova legge svizzera che affida la definizione del sesso a soggetti anche minorenni senza bisogno di certificazione medica e abbassando l'età minima per la scelta a 14 anni. Non è un caso che accanto alle transizioni da un sesso all'altro, siano aumentate le richieste di de-transizioni. Quando si sceglie troppo presto si rischia poi di pentirsi, ma tornare indietro è impossibile e cresce la confusione".

 

Non c'è il rischio che i reazionari cavalchino questi argomenti?

"Alle origini del nazismo e della crisi della Repubblica di Weimar c'è anche il rifiuto di una libertà percepita come eccessiva e decadente. Le chiusure morali di Putin e degli altri autocrati si alimentano demagogicamente di questi stati d'animo".

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO