
AVANTI MIEI RENZI! - “SE NASCE UN CENTRO CHE GUARDA A SINISTRA E FA UN RISULTATO SIMILE AL TERZO POLO DI TRE ANNI FA, LA MELONI PERDERÀ LE ELEZIONI. ECCO PERCHE' VUOLE CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE" - ''MELONI SI PREOCCUPI DELLE FAMIGLIE ITALIANE ANZICHÉ PENSARE A COME INTERCETTARE I GIORNALISTI” - IL PIZZINO A QUEI DUE SUPERCAZZOLARI DI SCHLEIN E CONTE: “D'ACCORDO SUI DIRITTI CIVILI MA LA PARTITA SI VINCE SULLA CAPACITÀ DI DARE RISPOSTE ECONOMICHE AL CETO MEDIO…”
Articolo di Alessandro Barbera per “La Stampa” - Estratti
Senatore Renzi, non appena pubblicati i dati Istat sulla pressione fiscale del primo trimestre lei ha commentato sarcastico che grazie al governo le famiglie stanno sempre peggio. Però non è un dato ancora significativo, e tiene conto del gettito. Ci spiega meglio il suo punto di vista?
«Nel 2024 la pressione fiscale è aumentata rispetto al 2023. E i primi dati di oggi dicono che continua ad aumentare nel 2025. Meloni dice che c'è più gente che paga le tasse e io sono contento che lei si prenda i meriti delle misure che nel 2015 osteggiava e che invece danno gettito a cominciare dalla fatturazione elettronica o dalla precompilata.
Ma la giustificazione non regge: in un Paese sano la pressione fiscale non cresce ogni anno. Le famiglie stanno peggio di dieci anni fa secondo i dati Istat, Caritas e tutti i sondaggi. Poi a Melonilandia ognuno si inventa quello che vuoi ma nella vita di tutti i giorno non è così».
Lei lamenta anche l'aumento dell'inflazione, e però sale il potere d'acquisto delle famiglie.
«Il potere d'acquisto reale delle famiglie non è aumentato rispetto al 2022, quando Meloni ha preso in mano l'Italia. Ed è addirittura crollato rispetto a dieci anni fa. Il Governo spende per bonus ai dipendenti ministeriali, per il Cnel, le strutture di Palazzo Chigi come mai nella storia repubblicana. È il Governo che aumenta l'Iva sui pannolini e l'abbassa sulle opere d'arte: le sembra una misura che va incontro al ceto medio? Meloni si preoccupi delle famiglie italiane anziché pensare a come intercettare i giornalisti».
DAGO INTERCETTATO - VIGNETTA BY VUKIC
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Negli ultimi mesi lei sostiene il tentativo di alleanza fra il Pd e i Cinque Stelle. A due anni scarsi dal voto per le politiche e in vista delle Regionali non è il momento di elaborare una proposta di governo su questi temi?
«La sinistra fa bene a lamentarsi sui diritti delle minoranze o sui doveri della maggioranza: ma la partita si vince sulla capacità di dare risposte economiche al ceto medio. Il Governo Meloni è un governo tutto tasse e chiacchiere, può essere sconfitto solo dalle idee e non dalle ideologie. Ci sono laureati che prendono uno stipendio da fame, persone che non riescono ad arrivare più alla fine del mese pur avendo uno stipendio che fino a dieci anni fa era "normale"».
Il 5 luglio a Genova ci sarà l'assemblea nazionale di Italia Viva. Fra i moderati del centro-sinistra c'è un fiorire di comitati, iniziative, persino di nuovi partiti. A quando una proposta riformista unitaria?
«Ci sono sindaci, amministratori comunali, associazioni, esponenti del terzo settore e del volontariato che vogliono stare nel centrosinistra ma con una prospettiva più riformista del Partito democratico o dei Cinque Stelle. Noi vogliamo aiutare a costruire una prospettiva riformista in questo campo, senza mettere veti nei confronti di nessuno. Se nasce un centro che guarda a sinistra e fa un risultato simile al terzo Polo di tre anni fa, la Meloni perderà le elezioni. Questo spiega perché la premier è così nervosa e vuole cambiare la legge elettorale».