andrea vianello libro

IL RITORNO DI ANDREA VIANELLO DOPO L’ICTUS: “MA ANCORA NON RIESCO A CANTARE ‘NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI’ – ALL’ANIENE IL GIORNALISTA E EX DIRETTORE DI RAI3 PARLA DEL SUO LIBRO NEL QUALE RACCONTA LA STORIA DI "UNA RINASCITA E DELLA SCOPERTA DI UN SE’ DIVERSO" – MALAGO’ IRONIZZA SUL “TENNIS FANTOZZIANO” DI VIANELLO - BACIAMANI E DENTIERE IN EREZIONE PER CATERINA BALIVO CHE NON VUOLE BACI SULLE GUANCE. L’ASSENZA DI VELTRONI PER INFLUENZA E QUELLA BATTUTA…

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

andrea vianello caterina balivo foto di bacco (1)

“Veltroni non c’è. È stato colpito da una influenza”. “Speriamo sia solo influenza”, sogghigna qualcuno in platea per esorcizzare la psicosi coronavirus.

 

All’Aniene, chez Giovanni Malagò, si parla del libro di Andrea Vianello, “Ogni parola che sapevo”, nel quale il giornalista ed ex direttore di Rai3 racconta dell’ictus che lo ha colpito quasi un anno fa, la storia di una rinascita e della scoperta di un sé diverso tra sofferenze e speranza, ospedali e terapie riabilitative alla clinica Santa Lucia, parole ritrovate e rinnovate conquiste per continuare a combattere ogni giorno.

 

giovanni malagò foto di bacco

“Ma ancora non riesco a cantare ‘Notte prima degli esami’”, il suo rammarico”. Baciamani e sorrisi per Caterina Balivo che chiede di non essere baciata sulle guance, l’attore Francesco Siciliano emoziona leggendo le diverse pagine del libro (“Tutto è iniziato dalla mano…”) mentre Giovanni Malagò non rinuncia all’ironia ricordando il tennis "fantozziano" di Andrea Vianello e quegli "pseudo-doppi anche esteticamente improponibili": "C’è una metafora in questo libro che ci deve far riflettere sulla nostra vorticosa frenesia – prosegue il numero uno del Coni - Può succedere qualcosa in ogni istante che può stravolgere le nostre abitudini. Lo stiamo vedendo in queste ore anche con l’emergenza Coronavirus. Basta niente per far apparire tutto di secondo piano…”

 

andrea vianello caterina balivo foto di bacco (2)roberto di russo fabrizio maffei foto di baccomarco mazzocchi foto di baccoroberto zaccaria mario pescante foto di baccomassimo fabbricini giovanni malagò fabrizio maffei foto di baccopaolo cuccia ludina barzini foto di baccomario pescante andrea vianello foto di baccoluigi bonito marco alciati foto di baccofrancesco siciliano foto di bacco (1)andrea vianello giovanni malago caterina balivo foto di baccogiuseppe basini foto di baccocaterina balivo foto di bacco (1)caterina balivo foto di bacco (2)andrea vianello giovanni malago foto di baccocaterina balivo foto di bacco (3)caterina balivo luigi gubitosi foto di baccoandrea vianello massimo fabbricini foto di baccoandrea vianello paolo cuccia foto di baccocarlo nardello andrea vianello luigi gubitosi foto di baccocarlo santi foto di baccofabrizio maffei caterina balivo andrea vianello foto di baccogiorgio zanchini giovanni malagò andrea vianello foto di baccofabrizio maffei foto di baccofrancesco gesualdi foto di baccofrancesca ceci foto di baccogiovanni malagò massimo fabbricini fabrizio maffei foto di baccogiovanni pocaterra foto di baccogiulio maira caterina balivo foto di baccolibro presentatogiulio maira francesco siciliano caterina balivo giovanni malagò andrea vianello giorgio zanchini foto di baccoguido maria brera foto di baccoluigi gubitosi foto di baccoinvitatiroberto zaccaria roberto di russo foto di baccomassimo fabbricini giovanni malagòandrea vianello francesco cognetti foto di bacco

 

ernesto carbone foto di baccofederica de sanctis foto di baccofrancesco luna lorenza bonaccorsi paolo palmarocchi foto di baccofrancesco siciliano foto di bacco (2)giorgio zanchini foto di baccogiovanni malagò caterina balivo foto di baccogiulio maira francesco cognetti foto di baccoludina barzini foto di baccomario pescante foto di baccomassimo fabbricini foto di baccomassimo fabbricini marco mazzocchi fabrizio maffei foto di baccorenato de angelis foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…