elvis prestley bacio piano

ALWAYS ON MY MIND - 38 ANNI FA ELVIS SI TOLSE DI TORNO. A 42 ERA RIDOTTO A UN RELITTO OBESO INTOSSICATO DI PSICOFARMACI E LA SUA RIVOLUZIONE L’AVEVA FATTA: AVEVA INCARNATO L’IDENTITA’ GIOVANILE. PRIMA DI TUTTI

Gemma Gaetani per Liberoquotidiano.it

ELVIS 2ELVIS 2

 

Alle 14:33 del 16 agosto del1977 la Memphis Fire Station n. 29 ricevette una richiesta di pronto soccorso al 3754 di Elvis Presley Boulevard. Un uomo faticava a respirare. I due tecnici di emergenza medica accorsi lo trovarono steso a terra nella sua enorme stanza da bagno, circondato di persone.

 

ELVISELVIS

Chi tentava il massaggio cardiaco, chi la respirazione bocca a bocca. Quell’uomo era Elvis, oltre che cianotico: la sua pelle, chiara quasi come il latte, era neroblu e Charles Crosby e Ulysses Jones, mentre falcavano concitati i passi che li avvicinavano a quel corpo, pensarono che appartenesse ad un uomo di colore.

 

ELVIS 1ELVIS 1

In un certo senso Elvis Aaron Presley un po’ lo era, nell’animo. Gli ascoltatori delle sue prime canzoni in onda sulle radio locali di Memphis, a metà anni Cinquanta, telefonavano per chiedere chi fosse quel negro che cantava country o quel bianco che cantava blues. Pazzo per la musica fin da bambino, siera abbeverato a quella di grandi neri come Arthur Crudup and Rufus Thomas.

 

elviselvis

Divenuto celebre, aveva spesso ribadito il suo astio per la segregazione razziale che ancora perdurava. Se la comunità afroamericana lo amava, quella bianca, cui apparteneva, in parte lo odiava. Oltre a rinfacciargli la «presunzione» di un bianco non ostile ai neri, i bigotti accusavano la sua musica così fisica di volgarità, per via del modo «erotico» in cui Elvis la ballava performando.

 

elvis cover libroelvis cover libroelvis 2elvis 2

Frank Sinatra lo detestava come un vecchio re può detestare quello nuovo, ma spacciava la sua invidia per questione morale: «È la più brutale, brutta, disperata, perversa forma di espressione che io abbia avuto la sfortuna di ascoltare...». Ma My way cantata da Elvis nell’Aloha from Hawaii, il primo live trasmesso via satellite in mondovisione e seguito più dell’allunaggio, il 14 gennaio 1973, aveva uno spessore drammatico, e insieme potente, che Frank non gli aveva mai saputo dare.

elvis 1elvis 1

 

Elvis ruggiva «I’ve faced it all», «Ho fronteggiato tutto», come un leone. Era conscio di star camminando verso la fine. Dal glaucoma al coma, aveva già avuto di tutto. Erano gli ultimi suoi anni e lo sapeva. Nelfebbraio del 1972 si era separato da Priscilla, conosciuta nel 1959 a Wiesbaden (dove stanziava come soldato dell’esercito statunitense), sposata nel 1967, resa madre di Lisa Marie nel 1968.

 

elvis e priscilla nel sessantanoveelvis e priscilla nel sessantanove

Elvis, dopo Priscilla, era un uomo solo. Always on my mind, la meno patetica richiesta di scuse che maschio abbia mai cantato, venne dedicata a lei, che non sopportò tradimenti, sbalzi d’umore, tour. La cricca di collaboratori profumatamente stipendiati da Elvis venne definita Memphis Mafia da chi, in seguito, la criticò per non aver fatto nulla per aiutarlo.

 

lettera di elvis preasley a richard nixonlettera di elvis preasley a richard nixon

«Giuro su Dio, nessuno sa quanto io mi senta solo, vuoto e come mi sento veramente dentro», diceva al suo parrucchiere Larry Geller, racconta una delle sue innumerevoli biografie. Solo e sullo scivolo dell’autodistruzione, soltanto cantando riacquistava luce nello sguardo e quel sardonico sorriso su quelle labbra un po’ a forma di cuore.

 

mostra elvis a londra vestito da 7mila dollari per il greatest hits del 1959mostra elvis a londra vestito da 7mila dollari per il greatest hits del 1959

In uno degli ultimi concerti, imbolsito da un regime alimentare da bulimico e imbottito di eccitanti, tranquillanti, antidolorifici che il medico di di fiducia pagato a peso d’oro George Nichopoulosgli prescriveva a profusione, dimentica le parole di Are you lonesome tonight. Una, due, tre volte. È la fase del declino. Nessuno, nel pubblico, osa fiatare. Né deriderlo. Ma ne ride lui.

 

mostra elvis a londra il trench verde che indosso quando era militare in germaniamostra elvis a londra il trench verde che indosso quando era militare in germania

Guardarne il video immalinconisce, ma al contempo fa brillare gli occhi di rispetto per un mito unico della canzone che, in scena, ironizzava sulla sua condizione ormai malferma con un atteggiamento molto più rock e punk del rock e punk che sarebbero diventati miti dopo.

 

elvis nell'esercitoelvis nell'esercito

Venne dichiarato morto, dopo l’inutile corsa dell’ambulanza al Baptist Memorial Hospital, alle 15:30. Il mondo, letteralmente, si fermò. Aveva 42 anni e quella era la volta in cui la frase finale dei suoi show «Elvis has left the building», «Elvis ha lasciato il palazzo», sarebbe stata vera per sempre perché era uscito dal palazzo della vita.

elvis presleyelvis presley

 

«La morte di Elvis Presley priva il nostro Paese di una parte di sé stesso. Era unico ed irripetibile. È stato un simbolo, per le persone nel mondo, della vitalità, dell’intraprendenza e del buon umore di questo Paese»,disse Jimmy Carter, l’allora presidente. Quando s’innamorò diPriscilla, ancora minorenne, si impegnò coi futuri suoceri che, portandola a Memphis, sarebbe stata ospite dei suoi.

 

elvis presleyelvis presley

Così fu, e fino al matrimonio non volle neanche consumare rapporti completi. LisaMarie sposò Michael Jackson - fanatico di Elvis - ma, come la madre Priscilla per Elvis, non riuscì ad essere la colonna portante della sua vita. Michael Jackson è morto consunto dai farmaci, come Elvis. L’8 gennaio di quest’anno avrebbe compiuto ottant’anni e Priscilla, in concomitanza col trentottesimo anniversario della sua precoce scomparsa, ha annunciato che a fine ottobre uscirà If I Can Dream: Elvis Presley With the Royal Philharmonic Orchestra, album in cui la voce del Re è affiancata dagli strumenti di un’intera orchestra. Ha detto: «Credo che Elvis avrebbe voluto realizzare questo album». Secondo noi, sì.

elviselvis

 

elvis presleyelvis presley

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…