enrica bonaccorti

I BUONI ACCORDI DELLA BONACCORTI - ''LA LONTANANZA SAI, È COME IL VENTO…'' COMPIE 50 ANNI. QUESTE PAROLE DAL DIARIO DI ENRICA (OGGI PUBBLICATO SU ''LEGGO'') DIVENNERO UN SUCCESSO CLAMOROSO NELLE MANI DI DOMENICO MODUGNO. ''LUI LO CAPÌ SUBITO, IO ERO UNA 19ENNE CON POCA AUTOSTIMA'' - QUEL FAMIGERATO ANNUNCIO DELLA GRAVIDANZA IN DIRETTA, CUI SEGUÌ LA PERDITA DEL BAMBINO. ''COME DICO SEMPRE PER STEMPERARE UN RICORDO DOLOROSO, HO PERSO UN BAMBINO ED È NATO MAGALLI, CHE PRESE IL MIO POSTO IN TRASMISSIONE. UNICO CASO IN CUI IL FIGLIO È PIÙ VECCHIO DELLA MADRE!''

 

 

 

Totò Rizzo per www.leggo.it

 

il testo di la lontananza dai diari di enrica bonaccorti

Dici «la lontananza…» e capita che qualcuno ti venga appresso e continui, canticchiando, «… sai, è come il vento…». Potenza delle canzoni. Quelle trasversali per tempo, moda, generazioni. I classici. «La lontananza» compie cinquant’anni, il 6 giugno del 1970 entrò in «Hit parade» e non si schiodò dalla classifica per mesi, più volte «regina», disco più venduto di quell’anno, più di «Insieme» di Mina che pure fece sfracelli. Parole di Enrica Bonaccorti, musica di Domenico Modugno. Ma è la Bonaccorti il motore primo di quel successo clamoroso. E a raccontarlo aprendo per la prima volta, dopo mezzo secolo, per i lettori di Leggo, le pagine di quel suo diario d’adolescente da dove nacque tutto.

 

il testo di la lontananza dai diari di enrica bonaccorti

Leggenda vuole che quelli fossero i versi di una ragazza dopo un amore appena finito.

«Per una volta la leggenda è storia vera, ma l’amore non era finito, sapevo solo che ci saremmo trasferiti e ci avrebbe diviso il mare. Avevo 14 anni e mezzo, ovviamente seguivo la famiglia. Cinque anni dopo, debutto da attrice in una “estiva” e al teatro greco di Tindari c’è l’amministratore della compagnia di Modugno che mi convoca a settembre per un provino per un piccolissimo ruolo nella commedia “Mi è caduta una ragazza nel piatto”. Furono nove mesi di tournée, sempre in viaggio da una città all’altra, 102 esattamente, e in una di queste, a Cuneo, il 20 gennaio del 1970, nacque “La lontananza”».

enrica bonaccorti domenico modugno

 

Modugno si innamorò subito di quei versi?

«Avevo confidato a Mimmo che scrivevo poesie, raccontini, ballate e lui mi faceva ascoltare delle musiche facendomi provare la metrica. Poi una sera, dopo lo spettacolo, su una melodia che aveva già un testo che non lo convinceva, gli faccio leggere quella frase sul mio diario e Mimmo esplode. Ho sentito il racconto di Migliacci quando gli portò le parole di “Volare”, e la reazione fu identica. Mimmo comincia a saltare, a ripetere “questo è un successo!”. Non si fermava più».

 

Scritta, arrangiata, incisa: un trionfo. Ve l’aspettavate?

«Mimmo sì, e dal primo istante. Io non ci pensavo, anzi, da sciocca sentimentale che sono, la prima volta che sentii un ragazzo che la cantava sulla sua “Vespetta” mi sembrò che avesse letto il diario senza il mio permesso…».

il testo di la lontananza dai diari di enrica bonaccorti

 

La collaborazione con Modugno si rinsaldò l’anno dopo per un altro successo, “Amara terra mia” che è diventata una hit che molti interpreti anche delle nuove generazioni fino agli anni recenti hanno ripreso.

«Parte da un canto del ’600 e parla del distacco dalla propria terra, ma sempre di lontananza si tratta... credo che quelle parole siano arrivate così profondamente fino ai ragazzi di oggi perché c’è tanta verità dentro, storie vere, sia quelle degli emigranti che quelle sul mio primissimo amore, e perché poi tutto questo passa attraverso Modugno. Se “la vita è l’arte dell’incontro”, quello con lui è stato un capolavoro. Poeta, artista, attore ancor prima che cantante. Una fonte di energia perenne».

giancarlo magalli enrica bonaccorti alessandra martines gianni boncompagni

 

Attrice di teatro e cinema, giornalista, scrittrice, conduttrice televisiva. Il «ruolo» che Enrica Bonaccorti ha amato di più?

«Credo che quello che so far meglio sia scrivere. Già a 13 anni i primi soldi mi sono arrivati da temi per borse di studio, a 20 con le prime canzoni, a 24 con la sceneggiatura del film “Cagliostro”, poi i programmi alla radio e alla tv dagli anni ’70, tre romanzi di cui l’ultimo, “Il condominio”, è già in ristampa: scrivere per me è un’esigenza, tuttora scrivo tutti i giorni, o meglio, tutte le notti».

 

In tv le… dobbiamo Magalli conduttore dopo quel clamoroso annuncio della sua gravidanza in diretta che le costò tante polemiche.

enrica bonaccorti

«Ormai in tv si dice di tutto, ma allora, nel novembre 1986, fu uno scandalo annunciare la mia gravidanza. Lo dissi in poche parole, semplici, come quando si dice in famiglia prima che si venga a sapere da altri. Allora vivevo con otto paparazzi che mi seguivano, non mi andava che la notizia arrivasse dal gossip. Mi sembrò una cosa da amica del pubblico ma tutta la stampa mi condannò per “uso privato del servizio pubblico!”.

enrica bonaccorti giancarlo magalli

 

Neanche un'ora dopo il mio annuncio, mentre mi cambiavo in camerino, ebbi un’emorragia e un'ambulanza mi portò in clinica. Avrebbe dovuto sostituirmi sul famoso divano del mezzogiorno la redattrice più carina e aggraziata, Livia Azzariti. Intorno al mio letto in clinica si fece una riunione con Boncompagni e Magalli (che filmò anche la mia ecografia) e, visto che la mia assenza si sarebbe prolungata, decidemmo che nel frattempo il mio ruolo l’avrebbe coperto Magalli, che era già un autore rodato e conduceva un gioco all'interno del programma. Ma nonostante l’immobilità a letto e le cure, dopo venti giorni persi il bambino. Come dico sempre per stemperare un ricordo doloroso, ho perso un bambino ed è nato Magalli. Unico caso in cui il figlio è più vecchio della madre».

 

enrica bonaccorti giancarlo magalli

Enrica Bonaccorti rimpiange più “Italia sera” o “Non è la Rai?”. Oppure la sua amatissima radio, il “3131”?

«Il programma di cui sono più orgogliosa è sicuramente “Italia Sera”, uno spartiacque per la televisione italiana, una quotidiana che in diretta toccava tanti argomenti e raccontava l’attualità, condotta da un grande giornalista, Mino Damato, e da una “non-giornalista” che allora ero io. È la trasmissione madre di tutte le quotidiane pomeridiane e mattutine che ora affollano i palinsesti. Ma quanto mi manca la radio! Dal “3131” a “Tornando a casa” che ho condotto ogni giorno per sei anni…».

enrica bonaccorti domenico modugno

 

Qualcosa di nuovo?

«Ben più di qualcosa, le idee non mi mancano, ma se qualcuno non decide di realizzarle...».

 

Gioco di specchi: Enrica, donna matura di oggi, ed Enrica, la diciannovenne del famoso diario, si guardano. Come si vedono?

«Che bella domanda… difficile però. L’Enrica di allora mi fa tenerezza per la fiducia che aveva nel mondo e rabbia per come si considerava, autostima minima, sempre sorpresa dei buoni risultati e dei complimenti. Se quell’Enrica vedesse quella di oggi, sicuramente si stupirebbe, non se la sarebbe mai immaginata così. Non ho mai pensato al futuro, mai avuto mete da raggiungere, quel che si deve fare si fa mentre navighi a vista fra i marosi della vita. Ma a ben pensarci, non sono poi così diverse le due Enrica, a distanza di mezzo secolo. Non so se purtroppo o per fortuna. A volte ho l’impressione di invecchiare senza crescere».

massimiliano parente enrica bonaccorti foto di baccoenrica bonaccorti foto di baccoenrica bonaccorti michele guardi foto di baccoenrica bonaccorti foto di baccopino strabioli con enrica bonaccortiENRICO BONACCORTI E IL CRUCIVERBONE enrica bonaccorti foto di baccopino strabioli domenico de masi enrica bonaccorti foto di bacco

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)