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IL CORONAVIRUS HA DATO IL COLPO DI GRAZIA AI GIORNALI – STRAGE NEI QUOTIDIANI SPORTIVI: A MAGGIO, CON IL BLOCCO DEL CAMPIONATO, LE VENDITE IN EDICOLA SONO SCESE FRA METÀ E UN TERZO DI UN ANNO FA - TRAVAGLIO GODE PERCHÉ HA GUADAGNATO QUALCHE MIGLIAIA DI COPIE, MA "IL FATTO QUOTIDIANO" IN EDICOLA NE VENDE IN TUTTO 31 MILA. 3.700 IN PIÙ, IL 13% DI UN ANNO FA. UN QUARTO DI "REPUBBLICA", UN SESTO DEL "CORRIERE DELLA SERA", MENO DEL "MESSAGGERO VENETO" DI UDINE...

Sergio Carli per www.blitzquotidiano.it

 

quotidiani

La crisi dei giornali continua, inesorabile. Le vendite dei quotidiani nel mese di maggio lo confermano. Se lo Stato non interviene sarà una strage.

Vendite giornali maggio 2020, il coronavirus ha fatto una strage nei giornali sportivi. Col blocco del campionato le loro vendite in edicola sono scese a qualcosa fra metà è un terzo di un anno fa. Non sorprende, visto come va l’audience della tv che si occupa di sport.

 

Pesante effetto covid anche per il giornale dei vescovi italiani che ha perso un terzo delle copie vendute un anno fa. Colpa della chiusura durante il lockdown delle chiese, importante canale di distribuzione per l’Avvenire.

 

I numeri del mercato fanno paura. Si vende il 23%di copie in meno. Erano 1.969 mila, sono state in maggio 1.516 mila.

GAZZETTA

 

Escludendo gli sportivi, il calo si riduce al canonico 8% di quasi tutti i mesi. Un altro passo verso la morte.

 

Un confronto fra aprile e maggio

Il confronto va di norma fatto fra mesi omologhi di anni differenti. Il confronto fra maggio e aprile 2020 diventa interessante alla luce di tutte le chiacchiere che ci sono state dopo il cambio della guardia a Repubblica.

 

Premessa: tra aprile e maggio si sono vendute solo mille copie in più, in una sostanziale stabilità, sportivi inclusi.

 

Repubblica vendeva 132 mila copie in aprile, ne ha vendute 127 mila in maggio. Non proprio il tracollo che certi diffusori di fake news, o balle, denunciavano.

cairo gazzetta

 

Nel frattempo il Corriere è rimasto stabile a quota 180 mila, con un divario di un terzo sulla povera Repubblica. Ma il declino di Repubblica ha origini remote e precise, non certo imputabili al direttore appena arrivato,

 

Quelli del Fatto fanno i fenomeni perché hanno guadagnato qualche migliaia di copie. E ne vendono in edicola in tutto 31 mila. 3.700 in più, il 13% di un anno fa. Un quarto di Repubblica, un sesto del  Corriere della Sera, meno del Messaggero Veneto di Udine.

 

Effetto Boffano

Dovrebbero meditare e chiedersi quanto durerà l’effetto Boffano, quell’infuso di moderazione (ancorché di sinistra dura e pura), equilibrio e buon senso giornalistico che ha invertito il declino da appena pochi mesi.

JOHN ELKANN MAURIZIO MOLINARI

 

Giorno dopo giorno il Fatto torna sempre più grillino. La linea grillina costò al Fatto migliaia di copie. Molte di più di quante ne abbia finora recuperate con una posizione un po’ meno appiattita sul M5s.

 

Dispiace vedere il Fatto salire in cattedra, additando gli ancora inesistenti aiuti pubblici ai giornali come uno scandalo. Senza aiuti pubblici i giornali moriranno. Se ne sono accorti anche in America, patria del liberalismo assoluto.

 

La linea grillina sui giornali è peraltro fallita.

Nonostante le promesse di Vito Crimi, l’Ordine del giornalisti è ancora lì, anzi incombe sempre più minaccioso sulla libertà di stampa e di espressione.

 

Ci sarà la polizia del pensiero ma non ci sarà più pensiero se andiamo avanti così.

 

giorgio covid editoriale di marco travaglio

Nel silenzio generale, procede intanto la tessitura del bavaglio in Parlamento. Con la scusa di abolire il carcere per la diffamazione, vengono fissate norme che bloccheranno le dita di qualsiasi cronista di buon senso. Gli editori fanno finta di niente, il sindacato tace, i direttori si comportano come se la cosa riguardasse i farmacisti, Anzi, riguardasse i farmacisti, farebbero un po’ di polverone.

 

Ma, se si va avanti così, non ci saranno nemmeno più giornali. Per la gioia di politici, potenti e malfattori. (Clicca qui per le vendite del mese precedente).

 

Vendite giornali maggio 2020. I nazionali

Quotidiani

nazionali        

Maggio 2020  Maggio 2019  2020 su 2019

Corriere della Sera     181.830          181.076          1,00

Repubblica                  127.701          141.417          0,90

La Stampa                   78.059             95.524             0,81

Il Giornale                   41.146             42.928             0,95

Il Sole 24 Ore              43.498             39.317             1,10

marco travaglio 20

Il Fatto Quotidiano     31.484             27.784             1,13

Italia Oggi                   11.329             15.604             0,72

Libero                         27.732             23.234             1,19

Avvenire                     14.708 20.819 0,70

Il Manifesto                7.676   7.560   1,01

La Verità                     27.769 22.771 1,21

 

Vendite giornali locali

Quotidiani locali         Maggio 2020   Maggio  2019 2020 su 2019

Resto del Carlino        75.975             82.792             0,91

Il Messaggero             54.118             68.876             0,78

La Nazione                  51.248             60.111             0.85

quotidiani1

Il Gazzettino               34.762            39.861             0,87

Il Secolo XIX                29.064             34.206             0,84

Il Tirreno                     27.807             30.816             0,90

L’Unione Sarda           29.434             31.416             0,93

Dolomiten                   5.645               5.645               1,00

Messaggero Veneto   33.308             32.808             1,01

Il Giorno                      24.452             32.720             0,74

Nuova Sardegna         23.133             25.996             0,88

Il Mattino                    19.124             23.721             0,80

Arena di Verona         20.881             20.382             1,02

Eco di Bergamo          20.012 20.520 0,97

Gazzetta del Sud        10.896 15.876 0,68

Giornale di Vicenza    18.518 18.363 1,00

Il Piccolo         16.504 16.983 0,97

EDICOLA

Provincia (Co-Lc-So)   15.592 16.569 0,94

Il Giornale di Brescia  17.191 17.143 1,00

Gazzetta Mezzogiorno           9.301   15.796 0,58

Libertà 16.128 15.815 1,01

La Gazzetta di Parma 16.487 15.241 1,08

Il Mattino di Padova   13.891 14.275 0,97

Gazzetta di Mantova  14.022 14.423 0,97

Il Giornale di Sicilia     7.464   11.391 0,65

La Sicilia          7.427   12.888 0,57

Provincia Cremona     11.449 11.260 1,01

Il Centro          8.838   10.908 0,81

Il Tempo         8.817   12.341 0,71

La Provincia Pavese    9.571   9.925   0,96

Alto Adige-Trentino   8.949   7.941   1,12

L’Adige            9.229   10.228 0,90

La Nuova Venezia       7.172   6.791   1,05

Tribuna di Treviso      8.792   8.854   0,99

Nuovo Quot. Puglia    6.082   8.473   0,71

Corriere Adriatico      8.473   11.247 0,78

Corriere Umbria         4.946   9.033   0,54

Gazzetta di Reggio     6.675   7.389   0,90

Gazzetta di Modena   6.083   6.728   0,90

La Nuova Ferrara        5.353   5.371   0,99

Quotidiano del Sud    —-       —-       —-

Corriere delle Alpi      4.365   4.154   1.05

Quotidiano di Sicilia   8.720   6.220   1,40

Vendite giornali sportivi

Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

 

Quotidiani

sportivi            Maggio 2020   Maggio 2019  2020 su    2019

Gazzetta dello Sport Lunedì   40.860 148.445          0,27

Gazzetta dello Sport   42.008 132.442          0,31

Corriere dello Sport   28.280 62.545 0,45

Corriere dello Sport Lunedì    26.794 73.665 0,36

Tuttosport      23.661 40.127 0,58

Tuttosport Lunedì      21.699 45.711 0,47

Perché insistiamo sulle vendite in edicola…

…e le teniamo distinte dalle copie digitali?

 

Per una serie di ragioni che è opportuno riassumere.

VINCENZO BOCCIA MAURIZIO MOLINARI JOHN ELKANN

 

1. I dati di diffusione come quelli di lettura hanno uno scopo ben preciso, quello di informare gli inserzionisti pubblicitari di quanta gente vede la loro pubblicità. Non sono finalizzate a molcire l’Io dei direttori, che del resto non ne hanno bisogno.

 

2. Le vendite di copie digitali possono valere o no in termini di conto economico, secondo quanto sono fatte pagare. Alcuni dicono che le fanno pagare come quelle in edicola ma se lo fanno è una cosa ingiusta, perché almeno i costi di carta, stampa e distribuzione, che fanno almeno metà del costo di una copia, li dovreste togliere.

 

MARCO TRAVAGLIO E IL KARAOKE

Infatti il Corriere della Sera fa pagare, per un anno, un pelo meno di 200 euro, rispetto ai 450 euro della copia in edicola; lo stesso fa Repubblica.

 

3. Ai fini della pubblicità, solo le vendite delle copie su carta offrono la resa per cui gli inserzionisti pagano. Provate a vedere un annuncio sulla copia digitale, dove occupa un quarto dello spazio rispetto a quella di carta.

 

Il confronto che è stato fatto fra Ads e Audipress da una parte e Auditel dall’altra non sta in piedi. Auditel si riferisce a un prodotto omogeneo: lo spot, il programma. Le copie digitali offrono un prodotto radicalmente diverso ai fini della pubblicità. Fonte Ads

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