marisa laurito severino nappi

“CHI PLAGIA DE CRESCENZO NON È UN UOMO D’AMORE” – MARISA LAURITO IN CAMPO CONTRO IL CANDIDATO DELLA LEGA ALLA REGIONE CAMPANIA, SEVERINO NAPPI, CHE HA PUBBLICATO UN MANIFESTO DELLO SCRITTORE E IL LOGO SALVINI PREMIER – “PER QUANTI ANNI NOI NAPOLETANI, NOI TERRONI COLEROSI SIAMO STATI ATTACCATI DAI LEGHISTI? ABBIAMO RIMOSSO TUTTO? NON CAPISCO COME UN NAPOLETANO POSSA DIRSI LEGHISTA. QUESTO MANIFESTO, CONSIDERANDO CHE LUCIANO NON È PIÙ TRA NOI E CHE LA FAMIGLIA NON NE SAPEVA NIENTE, È UNA DOPPIA SCHIFEZZA”

Ugo Cundari per www.ilmattino.it

 

marisa laurito

Marisa Laurito, direttrice del teatro Trianon Viviani, ha lavorato a lungo con Luciano De Crescenzo, del quale era personale amica. Ha recitato in tanti suoi film e più di recente è stata in tournée con “Così parlò Bellavista”, tratto dal romanzo di De Crescenzo, «uno spettacolo nato quando Luciano era ancora vivo, lui aveva partecipato anche alle prove.

 

Più che un ricordo, questo spettacolo è nato con lui. Era un genio» dice la Laurito, che oggi scende in campo per difendere il suo Luciano da ogni appropriazione indebita, come quella consumata, secondo lei e tanti altri, dal candidato della Lega Severino Nappi. Il politico ha pubblicato la foto dello scrittore e una citazione di De Crescenzo («Napoli, l’ultima speranza dell’umanità») accompagnate dal logo Lega-Salvini Premier, oltre che dai loghi «Prima gli italiani» e «Campania il nostro posto», quest’ultimo il movimento civico fondato dallo stesso Nappi.

severino nappi

 

Laurito, perché si è indignata di questa operazione politica?

«Perché Nappi si è definito uomo d’amore ma dubito che sappia davvero che cosa significhi. Gli vorrei tanto chiedere se davvero conosce la filosofia di Luciano De Crescenzo, se davvero vuole fare credere ai suoi elettori di aver compreso l’intima essenza dei libri di quello che lui definisce “maestro”».

 

Chi è un uomo d’amore?

«La parola amore ha significati nobili, e vola molto più in alto di bassi interessi che puntano a raccogliere consensi e voti tra i compagni di parrocchietta. Uomo d’amore è uno che prima di tutto abbraccia il mondo e gli altri, senza nutrire il minimo egoismo, uno che pensa al benessere di ogni suo prossimo e della città in cui vive.

 

Chiunque si appropri di questo pensiero per fini personali sbaglia, e di grosso. Come pensa Nappi di ottenere più voti o più consenso o più visibilità con un’azione del genere? Proprio non riesco a capirlo».

arbore e laurito

 

Che in questo caso tra i loghi ci sia quello della Lega la ferisce di più?

«Premetto che qualunque logo politico sotto il volto di Luciano, con l’utilizzo di una sua frase, è sbagliato. Non si usa la creatività di una persona mettendoci un logo, un marchio, comprandola e svendendola, e questo lo avrei detto anche se al posto di un partito ci fosse stata la marca di una saponetta. Che poi sia della Lega, certo, fa male ancora di più».

 

marisa laurito

Perché?

«Per quanti anni noi napoletani, noi meridionali, noi terroni colerosi siamo stati attaccati dai leghisti? Già abbiamo rimosso tutto? Proprio non capisco come un napoletano possa dirsi leghista, uno che è nato in una città d’amore, come ci ha insegnato Luciano, che poi fra l’altro nel lavoro era un tipo molto meticoloso, serio, professionale, non avrebbe mai accettato di lasciar usare le sue idee così a cuor leggero».

 

Qual era la filosofia più vera di de Crescenzo?

«Il nocciolo più autentico sta nella sua convinzione che Napoli sia l’ultimo baluardo dell’umanità, e lo diceva non per fare una battuta ma perché davvero ci credeva. Lui era un uomo straordinario, qualunque cosa ha fatto è sempre risultato il numero uno, anche quando ha disputato gare di off-shore.

severino nappi

 

Aveva questa immensa capacità di amare, di vivere la vita senza paura, di abbracciare con lo sguardo e con il pensiero tutti, vorrei che fosse sempre ricordato così, non per uno slogan che sfrutta il ritorno di popolarità di un filosofo, attore, scrittore, napoletano orgoglioso».

 

Spera che Nappi cambi idea e cancelli quel suo manifesto?

«È assurdo che non l’abbia già fatto, a me la notizia è arrivata tardi perché sono all’estero ma ero sicura che poi la cosa sarebbe finita nel giro di qualche ora, e invece sta ancora là. Spero, anzi ne sono sicura, che la famiglia De Crescenzo si tuteli in ogni modo da questo danno di immagine e da questo sfruttamento non autorizzato. Ma si rende conto questo signore che se i De Crescenzo gli fanno causa lui la causa la perde?».

 

Chi è stato De Crescenzo per lei?

«Luciano era la mia famiglia, spesso mio padre e qualche volta mio figlio, il nostro era un rapporto intenso, molto stretto, mi sento sua parente di spirito».

 

Cosa le ha insegnato?

luciano de crescenzo lina wertmuller

«Luciano non dava lezioni, era una persona speciale e straordinaria che viveva con l’esempio le convinzioni sue più intime, era un uomo che badava molto ai sentimenti e ai valori veri della vita, che alla fine sono amicizia e amore, non i soldi.

 

Spesso mi confidava che se doveva contare i suoi amici poteva usare solo alcune dita di una mano. L’amicizia, e il rispetto per il prossimo, sono valori ai quali nessuno può rinunciare. Ecco, stavolta spero che Nappi metta a frutto questo mio ricordo».

De Crescenzo Arbore e Dago - anni '80

 

Se dovesse consigliare a Nappi un film di de Crescenzo da vedere, o da rivedere, quale sceglierebbe?

«Più che un film la scena di un film, quella dove Bellavista e Cazzaniga rimangono chiusi in ascensore. Entrambi capiscono che si sono fatti un’idea sbagliata l’uno dell’altro, magari Nappi capisce che ha commesso un errore, un grosso errore, e ritirando il suo manifesto dimostrerebbe di aver capito almeno una lezione di Luciano. Questo manifesto, considerando che Luciano non è più tra noi e che la famiglia non ne sapeva niente, è una doppia schifezza».

SOPHIA LOREN E LUCIANO DE CRESCENZO SUL SET DI SABATO, DOMENICA E LUNEDI' DI LINA WERTMULLER

 

 

 

SEVERINO NAPPI

NAPOLI, CANDIDATO DELLA LEGA POSTA MANIFESTO CON DE CRESCENZO

Da ilmattino.it

 

de crescenzo arbore laurito

Bufera sui social per un manifesto pubblicato sulla pagina Facebook di Severino Nappi, l’ex assessore al Lavoro della giunta di centrodestra guidata da Stefano Caldoro tra il 2010 e il 2015, ora candidato con la Lega alle Regionali in Campania.

 

Nappi ha pubblicato la foto dello scrittore e una citazione di De Crescenzo (« Napoli, l'ultima speranza dell'umanità») accompagnate dal logo Lega-Salvini Premier, oltre che dai loghi «Prima gli italiani» e «Campania il nostro posto», quest'ultimo dal nome del movimento civico fondato dallo stesso Nappi.

laurito de crescenzo

 

L'associazione tra Luciano De Crescenzo e il simbolo con Alberto da Giussano non è piaciuta ai tanti che hanno manifestato il loro dissenso nei commenti al post, da chi parla di «orrore e blasfemia» a chi ritiene l'idea «un'offesa al maestro» ricordando come De Crescenzo fosse «lontano anni luce dalle idee della Lega». Il post è stato quindi sommerso dalle critiche di chi ha rimarcato come De Crescenzo, simbolo della napoletanità, non possa essere utilizzato per la propaganda elettorale della Lega.

marisa laurito

 

«Dalla famiglia De Crescenzo, in merito alla comparsa di un manifesto firmato Lega col volto di Luciano: «Non autorizziamo e ci dissociamo da qualsiasi utilizzo a fini politico-elettorali dell'immagine di Luciano De Crescenzo che tuteleremo in tutte le sedi opportune». (chiediamo a tutti gli amici di diffondere questo messaggio)» si legge sulla pagina facebook dedicata alla memoria dello scrittore.

 

Severino Nappi

«Il post del candidato Severino Nappi che ricorda Luciano De Crescenzo con i simboli della Lega a corredo è un'indecenza. Quando si ricorre a questi mezzucci, vuol dire che i propri contenuti e la propria proposta politica sono pari allo zero». Lo dice in una nota il deputato Alessandro Amitrano (M5s), secondo il quale «la Lega per anni ha insultato i napoletani e ora ricorre ad una becera strumentalizzazione politica del Professore. La propaganda e il populismo non dovrebbero mai precipitare a livelli così bassi», ha concluso Amitrano.

 

Non si è fatta attendere la risposta di Nappi. «In questa settimana ho ricordato, ad un anno dalla morte, Luciano De Crescenzo. Maestro di cultura, filosofia ma soprattutto, per noi napoletani maestro di vita. Eppure, pare che io non ne abbia più diritto, mentre fino allo scorso anno i miei post di omaggio al Maestro non suscitavano sdegno. Perché? Forse perché faccio parte della Lega di Matteo Salvini?».

marisa laurito

 

«Tra le cose che non potrei più fare, dunque - aggiunge Nappi - rientra anche difendere e ricordare il nostro patrimonio culturale che, a quanto pare, deve restare prigioniero degli stereotipi a base di pizza e mandolino e a disposizione solo di una certa sinistra ipocrita quanto superata persino da se stessa. Intanto però, nei giorni in cui abbiamo ricordato De Crescenzo, io ero con Matteo Salvini a Giugliano. Cosa c'entra direte voi? Ve lo spiego.

 

LUCIANO DE CRESCENZO

In un mese, il leader della Lega è venuto quattro volte in Campania, e non certo a fare comode passerelle o a sedere in lussuosi salotti. Con lui abbiamo scoperchiato le bugie sui tamponi nascoste tra gli angusti palazzoni dell'ex Cirio di Mondragone, abbiamo incontrato famiglie in difficoltà a Castelvolturno, e poi abbiamo fatto un sopralluogo al campo rom di Giugliano: la réclame dell'ipocrisia dell'accoglienza dei detentori del bene che ritengono io non possa occuparmi più di cultura e di Sud».

 

LUCIANO DE CRESCENZO

A Giugliano, ricorda Nappi, «le donne e gli uomini del posto, nonché i rom stessi, hanno chiesto una mano a noi, a Matteo, alla Lega. Non ci hanno guardato con rabbia ma con speranza. Sono stanchi di promesse e soprattutto stanchi di vivere in condizioni ai limiti della sopravvivenza tra sporcizia, roghi, rifiuti ed ecoballe. Il mix che si trova a Giugliano nella zona del campo rom è pericoloso ma identificativo del fallimento dei guerrieri del mandolino capitanati dal direttore d'orchestra De Luca. La nostra terra, il nostro posto va liberato subito da malgoverno e malafede.

 

marisa laurito

Tutti - prosegue Nappi - devono avere diritto a condizioni di vita normali e soprattutto tutti quanti hanno diritto di esprimersi liberamente senza rischiare per questo di essere linciati. In fondo, solo chi ha letto fino in fondo 'Così parlò Bellavista' può ricordare il significato più autentico del messaggio del maestro De Crescenzo. Cazzaniga era solo un simbolo, Cazzaniga non era diverso dai tanti napoletani onesti e perbene che vivono nella nostra terra, nel nostro posto».

 

Nappi infine si dice dispiaciuto «se la famiglia ha interpretato questo mio omaggio a Luciano come un tentativo di appropriarmi di un simbolo. Non era mia intenzione. Chi mi conosce, del resto - conclude Nappi - sa che non ne ho nè la necessità, nè il bisogno. Sono un uomo d'amore».

il funerale di luciano de crescenzo domenico de masi e marisa lauritoil funerale di luciano de crescenzo marisa laurito Marisa Laurito e Luciano De Crescenzo eduardo de crescenzoBUD SPENCER E LUCIANO DE CRESCENZOMARIANGELA MELATO - LUCIANO DE CRESCENZO - RENZO ARBORELUCIO DALLA - ISABELLA ROSSELLINI - LUCIANO DE CRESCENZOarbore de crescenzoDAGO LUCIANO DE CRESCENZO BY MARCELLINO RADOGNAarbore de crescenzoil funerale di luciano de crescenzo marisa lauritomarisa laurito

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)