anna mazzamauro signorina silvani

“VILLAGGIO ERA UNO STRONZO INFELICE. SI APPROFITTAVA DEL PROPRIO ACUME PER PUNIRE GLI ALTRI” - ANNA MAZZAMAURO SCATENATA CONTRO PAOLO VILLAGGIO CHE LE DIEDE DEL “CESSO” E DELLA “RACCHIA” - "AVEVA UN ATTEGGIAMENTO SNOB: ERAVAMO TUTTI TERRORIZZATI DA LUI. QUANDO MI CHIAMO' "CESSO" GLI RISPOSI: "UN CESSO SUL QUALE AVRESTI APPOGGIATO VOLENTIERI LE TUE CHIAPPE" – "GLI ULTIMI 2 FILM CHE HO FATTO ("POVERI MA RICCHI" E "POVERI MA RICCHISSIMI") SONO STATI TREMENDI" - VIDEO

 

Francesca D'angelo per “Libero quotidiano”

 

 

ANNA MAZZAMAURO 44

Anna Mazzamauro, mi deve levare un dubbio.

«Mi dica, basta che non riguardi la mia età. Anzi, mi fa una promessa prima di questa intervista? Non scriva quanti anni ho. Non amo le categorie. Gay, etero, vecchia, giovane: che vuol dire?».

 

Ma non è mica un'etichetta: è un dato anagrafico. Non sarà invece che ha un problemino con la vecchiaia?

«Ah, questo è sicuro! Io detesto la vecchiaia: fosse per me vivrei per l'eternità, come un Highlander. Cerco di combattere il tempo che passa continuando a lavorare. Ma lei diceva di avere un dubbio. Prego».

anna mazzamauro signorina silvani

 

Al Corriere della sera ha raccontato le cose tremende che Paolo Villaggio le diceva: «racchia», «cesso». Possibile che fosse così stronzo? O era solo un uomo infelice?

«Probabilmente entrambe le cose. Come tutte le persone molte intelligenti Villaggio sapeva essere stronzo: si approfittava del proprio acume per punire gli altri. Ricordo che aveva un atteggiamento snob verso i colleghi alle prime armi: eravamo tutti terrorizzati da lui».

 

ANNA MAZZAMAURO

Mi spiace per quello che ha subito. Dopo le sue dichiarazioni qualche collega, per esempio Milena Vukotic, l'ha chiamata?

«Si dispiace de' che? Nei racconti di Fantozzi ognuno di noi era un cesso: appartenevamo ciascuno a un diverso girone dantesco. Io a quello delle amanti, Milena a quella delle mogli e così via... Nessuno era amico di nessuno. Non voglio però che la gente mi dia della poverina perché Villaggio mi dava del cesso. Tra l'altro posso fare una correzione?».

 

Prego.

«Il Corriere ha scritto che, quando eravamo ospiti da Barbara d'Urso, Villaggio disse di avermi scelta "come si sceglie un cesso" e che io risposi: "Ma tu hai fatto un sacco di soldi". Non andò così. Io replicai: "Un cesso sul quale avresti appoggiato volentieri le tue chiappe". Forse il termine chiappa ha spaventato il giornale!».

 

Tranquilla, noi non ci formalizziamo. Mi dica però la verità: con lo spettacolo teatrale Com' è ancora umano lei, caro Fantozzi di fatto si sta prendendo la sua rivincita?

signorina silvani anna mazzamauro

«Un po' mi vendico un po' mi riconcilio con Villaggio e anche con il mio personaggio. Vuole la prova? Durante lo spettacolo do finalmente un nome alla signorina Silvani: il mio. Lei ora è Anna Silvani».

 

Lei è sempre andata molto fiera della sua bellezza atipica. Da donna a donna, però, le chiedo: non ha mai sofferto, nemmeno da bambina?

«Certo che ho fatto fatica, sia da bambina ma anche dopo. Capita purtroppo di imbattersi in qualche stronzo che sottolinea la tua atipicità (non parlo di bruttezza perché quella parola evoca qualcosa di volgare e di incolto) a maggior ragione nel mondo dello spettacolo dove sembra che non puoi recitare se non hai le gambe attaccate ai lobi delle orecchie e il sedere attaccato alla nuca...».

 

Nonostante i proclami inclusivi, cinema e tv impongono di fatto un modello di bellezza a senso unico?

ANNA MAZZAMAURO

«Eccome. Persino le giornaliste dei Tg sono tutte belle e rifatte! Ma perché? Per non parlare di quante donne ricorrono alla chirurgia diventando tutte un bozzo. C'è poi un'altra cosa che mi stupisce: nelle interviste fingono tutti di essere dei sapientoni e dei saggi. Quanto mi fanno ridere! Non sento mai qualcuno che dica la verità! Ma perché non ammettere di avere dubbi, vizi, limiti?».

 

Ha ragione: iniziamo subito. Un suo vizio?

«Qui è lunga... La verità è che sono una donna inutile».

ANNA MAZZAMAURO SIGNORINA SILVANI

Su, non dica così.

«Davvero: ho solo la virtù di sapere recitare. Il mio unico vanto è che non sono "diventata" un'attrice: lo sono sempre stata. È scritto nel mio dna. Sono utile solo quando sto sul palco. Ho solo questa virtù: il resto è una tragedia».

 

Per molti lei è un'icona gay: ne è orgogliosa?

«Molto. Il 15 giugno porterò Com' è ancora umano lei, caro Fantozzi al Pride di Padova».

 

Pensavo fosse contraria alle etichette...

ANNA MAZZAMAURO SIGNORINA SILVANI FANTOZZI

«Sono riconoscente non tanto di avere quell'appellativo, ma per il fatto che mi venga riconosciuto un atteggiamento di rispetto. Nel mio spettacolo la signorina Silvani si dispera di essersi imbattuta in un uomo gay, in un "diverso", ma lui le risponde: "Non sono io a essere diverso, sono gli altri a essere troppo uguali".

Poi si infila la giacca per metà e aggiunge: "Io sono giacca e tulle, giacca e seta, giacca e piume"».

 

Si sente invece un po' femminista nell'animo?

anna mazzamauro con paolo villaggio

«Ecco, quella sì che è un'etichetta. Preferisco parlare di rispetto dei diritti e delle donne».

 

Ha dichiarato: «Sono anarchica ma non bombarola». Cosa pensa della guerra in Ucraina?

«Rispondo citando il poeta Jacques Prévert: "Che coglionata la guerra!". In questa definizione c'è già tutto. La guerra è solo distruzione e morte. Appunto, una coglionata».

 

C'è chi ha paragonato le restrizioni da Covid alla dittatura di Putin. Anche questa è una coglionata?

«Molto più di una coglionata! Il paragone non sta né in cielo né in terra: noi non siamo morti stando in lockdown, non abbiamo visto le case bombardate, gli edifici crollare, le vite cancellate. Nessuno ha ucciso nessuno».

 

Si è vaccinata?

plinio fernando paolo villaggio anna mazzamauro

«Certo! So' tutta un buco: ho fatto tre vaccini, l'anti influenzale, il vaccino contro la polmonite e sono in attesa del richiamo anti Covid».

 

Finora lei ha fatto molto teatro e poco cinema: è stata una scelta sua o di terzi?

«Di terzi, anche se io non so fare cinema: lo stesso Fantozzi è in fondo un'opera teatrale. Io e Paolo Villaggio ci comportavamo come dei buffoni del 600. La mia vocazione è il teatro: sono nata per quello, per immergermi nei personaggi, confondermi con loro. Detto questo, se ho fatto poco cinema non è dipeso da me».

la signorina silvani anna mazzamauro

 

Le offrivano sempre i soliti ruoli?

«A teatro sono una prima donna, al cinema vengo subito declassata a caratterista: un termine che detesto. Adesso poi che non ho più vent' anni, mi danno ruoli da anziana chiedendomi pure di balbettare: ma le pare? Gli ultimi due film che ho fatto sono stati tremendi (Poveri ma ricchi e Poveri ma ricchissimi, ndr)».

 

anna mazzamauro

Ma allora perché li ha fatti?

«Sa... è comunque lavoro».

Dopo Com' è ancora umano lei, caro Fantozzi, cosa bolle in pentola?

«Porterò in teatro una dark lady. Non sarà un personaggio di fantasia ma un mostro davvero esistito. Sarà una storia molto forte di cui però non posso svelare di più».

 

Un'ultima domanda. Ha paura della morte?

«Sì, per forza: sono atea. Quindi ho paura eccome della morte, perché non penso che ci sia qualcosa dopo».

 

Paolo Villaggio era un uomo infelice. Lei invece?

«Sono felice perché faccio il lavoro che sognavo fin dalle elementari e per cui ho sempre lottato. Già solo questo mi infonde un senso di gratitudine immenso verso la vita. Inoltre, quando sono sul palco, sento tutto l'amore del pubblico. Mi sento viva, bellissima... felice».

ANNA MAZZAMAURO DE SICA 2alberto dandolo e anna mazzamauroANNA MAZZAMAUROANNA MAZZAMAURO DE SICA BRIGNANO

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."