app uconsent

MI CONSENTA… ORA ANCHE PER IL SESSO SERVE UN CONTRATTO SUL TELEFONINO - LA NUOVA APP ATTRAVERSO CUI CI SI ACCORDA PRIMA SU QUALI PRATICHE SONO CONSENTITE E QUALI NO. UN’APPLICAZIONE UTILISSIMA. SI’, NELLO SPEGNERE LA LIBIDO!

app uconsent

AZZURRA NOEMI BARBUTO per Libero Quotidiano

 

A rendere ancora più complicate e sterili come una sala operatoria le relazioni tra i sessi contribuiranno le nuovissime app mediante le quali registrare il consenso prima di infilarsi sotto le lenzuola egodersi un amplesso. Sono nate negli Stati Uniti sulla scia del tornado scatenato dallo scandalo delle molestie e la loro funzione dovrebbe essere proprio quella di evitare eventuali violenze sessuali.

 

Una di queste app si chiama uConsent ed è stata creata dalla società di software Gunner Technology. Il suo funzionamento è semplice: i due partner in camera da letto, o in qualsiasi altro luogo in cui abbiano deciso di fare sesso, devono fare una sorta di elenco di ciò che desiderano fare insieme una volta terminata questa operazione contrattuale, poi devono avvicinare i loro telefonini, prima di congiungere le loro bocche e altre parti più segrete, per registrare l' atto privato che sarà messo in sicurezza in un archivio virtuale.

 

app uconsent

ADDIO FIDUCIA Molti di coloro che l' hanno usata sostengono che uConsent sia utilissima. Sì, nello spegnere la libido. Sarà perché il più potente afrodisiaco per lasciarsi andare tra le braccia dell' altro è la fiducia? Quella che nessuna applicazione potrà mai aiutarci a costruire. Avvertire l' esigenza di negoziare nonché di firmare un accordo prima di fare l' amore significa che non ci fidiamo dell' altro e che questi, a sua volta, non si fida di noi. La consapevolezza di ciò rende impossibile qualsiasi intimità, tanto vale acquistare una bambola gonfiabile o un vibratore.

 

Inoltre, nonostante le intenzioni e la buona volontà degli ideatori di codesti mezzi, non si comprende come tali diavolerie possano costituire un efficace strumento di prevenzione degli abusi, dal momento che ogni patto, pur essendo fatto per essere conservato, può essere violato un attimo dopo, mettendo la vittima in una situazione di ulteriore difficoltà in quanto ha certificato a priori di essere consenziente. In questo caso la registrazione archiviata e conservata da entrambi i partner diventerebbe un elemento idoneo ad acquisire il valore di prova a tutti gli effetti nell' ambito di un procedimento penale, avvantaggiando proprio lo stupratore, il quale è solito pianificare in modo dettagliato il crimine al fine di passarla liscia eludendo il rischio di conseguenze legali.

 

app uconsent

A prescindere dall' inefficacia o meno di queste app per il consenso, deve preoccuparci un incontrovertibile dato di fatto: siamo diventati tanto incapaci di comprendere chi ci sta davanti e di comunicare da avere bisogno di coinvolgere il nostro smartphone, terzo incomodo considerato comodissimo, persino nei momenti più intimi, rendendolo notaio ed arbitro di ciò che ci accingiamo a fare con lui o lei.

 

APPROCCI VIRTUALI Insomma, fare l' amore sarà quasi come comprare una macchina, eseguire un passaggio di proprietà, firmare un contratto di lavoro. La tecnologia fa progredire la società, ci facilita la vita, ci aiuta ad entrare in contatto da un capo all' altro del pianeta, ma ha reso problematiche le relazioni tra i sessi.

 

Oggi ci si conosce sui siti di incontri dopo avere fornito la descrizione del proprio tipo ideale nonché informazioni spesso non veritiere su se stessi, si chatta invece di dialogare guardandosi negli occhi, si fa sesso online attraverso la webcam o un bollente scambio di messaggi e foto sexy, se non addirittura pornografiche, ci si lascia mediante un lapidario messaggio su WhatsApp e si copula dal vivo solo dopo avere spiegato bene all' altro che si è disposti a farlo previa dichiarazione di consenso e di intenti su un' app.

 

SESSO

Tutto questo ci ha fatto perdere, oltre al romanticismo, ormai andato in fumo, persino la dimestichezza nelle faccende di cuore. Insomma, siamo diventati inetti nell' approccio reale, incapaci di costruire una relazione nonché di gestire discussioni e crisi senza rendere partecipi i nostri "amici" di Facebook, e non riusciamo a parlare con l' altro senza uno schermo o un display che funga da parete divisoria, tanto che in giro non si vedono altro che coppie che restano mute con le teste rivolte al proprio smartphone. E adesso sappiamo che abbiamo bisogno del telefonino persino per capire se l' altro ci sta.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…