lolita

NABOKOV IN CATTEDRA – LE "LEZIONI DI LETTERATURA" DEL 1948 DELLO SCRITTORE SONO SAGGI MAGISTRALI: "DICKENS E’ UN BRAVO MORALISTA, IL JOYCE DI 'ULISSE' È RIMASTO VITTIMA, A POSTERIORI, DEL SUO STILE - IL “SEMIDIO” KAFKA, PROUST "AI LIMITI DELL’UMANO" LO STEVENSON "È FRA TUTTI IL PIÙ POP E LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E DI MR HYDE E’ UN CAPOLAVORO MINORE". ECCO PERCHE’

Daniele Abbiati per il Giornale

nabokov srive in auto

 

A bocce ferme, cioè a pagine ferme, a libro chiuso dopo la piacevolissima e molto istruttiva lettura, se ne ha la conferma, messa nero su bianco: non soltanto lo scrittore, ma anche il professore corrisponde all'immagine dell'uomo. Di quell'uomo che abbiamo visto in tante fotografie impegnato a soddisfare la sua passione davvero singolare, elitaria, allo stesso tempo poetica e crudele: l'entomologia, nello specifico, il collezionare farfalle.

 

Armato di retino e di tanta, tantissima pazienza, anche il professor Nabokov, insieme al signor Nabokov e al romanziere Nabokov, correva appresso ai suoi esemplari preferiti. E, una volta catturati, li studiava per ore e giorni e mesi e anni, quindi li spillava (si dirà così? non credo), li metteva in fila negli appositi espositori e li proponeva all'attenzione degli studenti. La differenza, rispetto alle farfalle, sta nel fatto che questi esemplari volano ancora, voleranno sempre, perché sono capolavori immortali della letteratura.

 

nabokov cover

Dice il professore: «il temperamento migliore che un lettore possa avere, o sviluppare, è una combinazione di temperamento artistico e temperamento scientifico». In altri termini, il lettore vero, degno di questo nome, non si limita a vederli svolazzare qua e là, gli scrittori-farfalle, non deve accontentarsi di viverli con il cuore, ma metterci sopra la testa, nel senso di esaminarli, sezionarli, smontarli e rimontarli. Perché la testa è il posto dove finisce (e ricomincia...) il nostro sistema nervoso e «non serve a nulla leggere un libro se non lo si legge con la schiena», cioè usando la spinta dei brividi sensoriali per raggiungere quelli intellettuali.

 

Le Lezioni di letteratura di Nabokov tornano a 24 anni dall'ultima uscita, questa volta da Adelphi (pagg. 526, euro 26, traduzione di Franca Pece). E ci dicono (ci ricordano) due cose. Anzitutto che la letteratura non è molto diversa dalla matematica: anch'essa necessita di bravi insegnanti per entrare nella schiena e nella testa degli allievi, diversamente resta o un piacere effimero o una noia mortale. E poi che la letteratura è affine anche al calcio: per sapere come funziona davvero, sul campo, non devi rivolgerti ai tifosi o ai giornalisti (men che meno ai giornalisti-tifosi), cioè ai critici, ma a quelli che la fanno, ai calciatori, cioè agli scrittori, magari off the record, in via confidenziale...

charles dickens

 

 E il bello di queste lezioni, tenute alla Cornell University nel 1948, consiste proprio nel loro tono confidenziale, oltre che nella perfetta collaborazione fra il cuore e la testa di chi era in cattedra. Il prof Vladimir Nabokov insegna e medita così: «i grandi romanzi non sono che grandi favole... non si legge un libro: un libro lo si può solo rileggere... La letteratura è invenzione...

 

Le opere di fantasia rimangono sempre fantasia, e dire che un'opera di fantasia è una storia vera è un insulto sia all'arte che alla verità... Sono contrario a distinguere il contenuto dalla forma... la bellezza di un libro si gusta di più se ne comprendiamo il meccanismo, se lo possiamo smontare nelle sue parti... Lo stile non è uno strumento, né un metodo, né una mera scelta di parole. È molto più di tutto questo, è una componente o una caratteristica intrinseca della personalità dello scrittore... il mio corso, tra le altre cose, è una specie di indagine poliziesca sul mistero delle strutture letterarie».

 

PROUST

Ecco, a tale proposito, se un allievo posteriore volesse mettere a frutto i risultati di questa «specie di indagine poliziesca», potrebbe disegnare un abbozzo di identikit dello Scrittore Ideale Secondo Nabokov (soltanto un abbozzo perché - a parte i maestri russi che verranno riuniti in un altro volume - al Nostro fu impedito di trattare autori americani, in quanto non faceva parte del dipartimento di Inglese). Tale magnifico e mitico ircocervo dovrebbe somigliare, in ordine di apparizione, ai seguenti sette maestri messi in fila da Nabokov.

 

JAMES JOYCE E NORA BARNACLE

La Jane Austen di Mansfield Park è deliziosa quando le spunta la «fossetta» e «introduce tra le componenti di un semplice brano informativo, un accenno di delicata ironia», oppure quando fa «la mossa del cavallo», cioè introduce «un improvviso scarto obliquo sulla scacchiera delle emozioni alterne di Fanny». Il Charles Dickens di Casa desolata è il numero uno quando si tratta di incantare, uno dei tre fondamentali del grande autore, gli altri due sono moraleggiare e affabulare. Il Flaubert di Madame Bovary è un mago perché usa degli sgradevoli filistei, Emma compresa, e li trasforma, con la sua arte del contrappunto, in monumenti, e sospira: «la parola umana è come un paiolo incrinato sul quale battiamo dei motivetti buoni a far ballare gli orsi, quando invece vorremmo commuovere le stelle».

franz kafka

 

Lo Stevenson di Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr Hyde è fra tutti il più pop in quanto «antenato del giallo moderno» (genere non certo amato da Nabokov) e autore di un «capolavoro minore», «a due dimensioni». Il Proust di Dalla parte di Swann è un autentico mostro dotato di facoltà ai limiti dell'umano, tipo «vedere i suoni a colori», colui di fronte al quale Nabokov quasi perde la favella, limitandosi a leggerlo come un mantra. Il Kafka di La metamorfosi ci appare come un altro semidio in grado di fondere gli opposti: «La limpidezza dello stile fa risaltare la cupa opulenza della sua immaginazione». Infine il Joyce di Ulisse è rimasto vittima, a posteriori, del suo stile. È quello che più di tutti deve maledire il tempo srotolatosi dopo di lui, che ci ha portato fra l'altro i critici entusiasti in quanto «più interessati alle idee, ai concetti generali e agli aspetti umani di un'opera piuttosto che all'opera d'arte in sé». Anche questo, a modo suo, è un complimento.

JOYCE

 

nabokovproust3PROUST COVERJAMES JOYCE E NORA BARNACLE franz kafka 2NABOKOVNabokov e figlio nabokov 1

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT