sabrina ferilli

A NATALE PURE SABRINA FERILLI SI FA DUE PALLE COSÌ E ATTACCA ALL’ALBERO LA PALLINA "STICAZZI" - “SE NON SEI LUCIDO, SE NON SAI TIRARE FUORI QUELLA PALLINA IRRIVERENTE RESTI INCONSOLABILE. LA MIA FAMIGLIA MI HA PREPARATO A TUTTO QUESTO. E IO CI HO MESSO DEL MIO ANCHE PER NON FARMI TRAVOLGERE DA QUESTA ONDATA DI NEGAZIONISMO. METTIAMO TUTTO E SEMPRE IN DISCUSSIONE. COME LE BATTAGLIE ECCESSIVE DEL POLITICALLY CORRECT. LA PACCA ALLA GIORNALISTA? VA CONDANNATA, MA ATTENZIONE A CAPIRE SE SIAMO SULLA STRADA GIUSTA SE ACCUSIAMO DI VIOLENZA SESSUALE…” - E SU SORRENTINO... - VIDEO

 

Alvaro Moretti per "MoltoDonna - il Messaggero"

 

sabrina ferilli 1

Tutto intorno il centro di Roma parla di Natale. Tutto è intermittente a Natale, come i led, e così ci sta benissimo, per cominciare a parlare con Sabrina Ferilli, una delle attrici di riferimento del nostro showbiz, partire dalle sue luci intermittenti. Un post su Instagram e un video: sembra un'immagine patinata, il Natale perfetto, quasi flou. Poi, alla fine, il colpo di stiletto dell'ironia. Il controcanto che a Sabrina tanto piace fare: una palla bella, l'ultima con su scritto stica... Poi, nell'intervista, quasi bruscamente per descrivere il sottofondo di malinconia e amarezza che punteggia la bellezza, la riempie di significati, ecco che Sabrina dice di sé di sentirsi a tratti inconsolabile.

 

Come Ramona, il simbolo di Roma ferita e stupenda della Grande Bellezza da Oscar di Sorrentino. Eppoi la madre coraggio che lotta contro i fumi di Taranto. Ma le luci di Natale si riaccendono. E partiamo da qui.

Torniamo a Instagram, Sabrina?

la pallina di sabrina ferilli

«Quel finale nel video è il mio stile, non potevano restare solo i gufetti e i Babbi Natale. La libertà di fermarci, quando un lungo pranzo con i parenti porterà l'inevitabile mal di testa: allora stop, pennichella. E leggerezza. Quanta potete».

 

La scoperta dei social cos' è per Ferilli?

«Ai social sono arrivata sei mesi fa. Pubblico post sulla mia vita artistica molto spesso, è un esperimento per arrivare anche ai giovani e giovanissimi, spiegando chi sono e cosa ho fatto. Però devo dire che le poche cose mirate da social mi divertono: l'albero è il mio manifesto. Tutto bello, va fatto come si deve, ma c'è sempre quel momento sti...».

 

Cosa rappresenta per lei l'ironia?

sabrina ferilli 3

«Emancipazione. Gli argomenti con cui fai ridere oggi per una donna sono stati per una vita tabù: ironizzare su come sei fatta, su quel che ti succede; da sempre si ride sul difetto. È emancipazione sana. È analisi, preparazione, studio delle cose. E la preparazione è educazione, arriva dalla famiglia. Poi ci sono l'intelligenza e la lucidità: quante cose nascoste in una risata...».

 

Preparazione a cosa?

«Alle svolte della vita: c'è l'età giovanile, quella in cui quando il telefono squilla è sempre qualcosa in più, una conquista. Perfino le delusioni: un posto di lavoro conquistato, un esame superato, un matrimonio, un figlio che nasce. Poi dai 45-50 le telefonate cambiano: ci sono i matrimoni che finiscono, il lavoro che si perde, ci sono le cose che volgono al desìo. E se non sei lucido, se non sai tirare fuori quella pallina di Natale irriverente resti inconsolabile. La mia famiglia mi ha preparato a tutto questo. E io ci ho messo del mio anche per non farmi travolgere da questa ondata».

sabrina ferilli 2

 

Quale ondata, Sabrina?

«Il negazionismo, nato prima del Covid: mettiamo tutto e sempre in discussione. Come le battaglie eccessive del politically correct: le parole sono importanti, ma i comportamenti di più. Chi usa violenza fisica è da condannare più duramente di chi sbaglia, anche per cultura, una parola non corretta. Io voglio stare attenta ai temi reali della vita, quella vera. Lo dico anche ai giovani attori: studiate, preparatevi tanto ma non solo sui libri. State in mezzo alla gente. Lo dovrebbero fare di più anche le persone che informano e soprattutto i politici, così attratti dalla futilità della polemica da distrarsi dalle esigenze reali».

 

Un esempio?

sabrina ferilli forever young

«La vicenda esecrabile della pacca alla giornalista: quello va condannato, ma attenzione a capire se siamo sulla strada giusta se lo accusiamo di violenza sessuale. Le cose per le donne sono cambiate tanto e relativamente in poco tempo: ho rivisto di recente il processo alla ragazza stuprata difesa da Tina Lagostena Bassi, quella corte ostile non giudicava tanto tempo fa. In 40 anni io vedo il bicchiere mezzo pieno. Ma temo faccia più fico non dirlo. Io, però, a chi urla alla luna non credo».

 

Ecco, quello di Empoli è di certo un esempio di cattiva educazione degli uomini.

Tu Sì Que Vales ferilli de filippi

«Giusto, il tema è urgente. Ma anche la comprensione dei fenomeni tragici di storie recenti: 8 volte su 10 sono ex compagni, mariti, fidanzati e spesso dopo aver fatto stragi familiari si suicidano. È un fallimento per la società ed è una catastrofe per la famiglia. Sicuro che non si possa fare nulla per quegli uomini prima che capitino questi drammi?».

 

Negli ultimi anni un successo enorme in tv, ma non per fiction. Grazie alla complicità con Maria De Filippi. E a un'intuizione di Lucio Dalla.

«Io e Lucio, la Bella e la Bestia: genialità al servizio di uno degli ultimi grandi show figli della creatività degli autori Rai... Maria... Mica lo sa la gente quanto è imprevedibile, pronta ad assumersi qualsiasi rischio. Danza sul filo, scommette, fa scherzi. Ha un'immagine algida, ma è un vulcano di vitalità».

 

Come Mara Venier, un'altra amica con cui si trova a suo agio in tv.

«È simpatica, Mara, ama meno l'azzardo, è una donna generosa e spontanea».

 

sabrina ferilli e maria de filippi 7

In tv a Tù sì que vales è un giudice.

«Giudice popolare, giudicare è faticoso, bello, però, vedere quanto talento ci sia in giro: i giovani che vedo in questi reality mi fanno ben sperare per un Paese che a volte mi mette paura».

 

Ricordando gli anni in cui da Fiano prendeva l'autobus per andare al Liceo Orazio a Roma, quartiere Talenti, un suggerimento alle ragazze.

sabrina ferilli ferie d’agosto

«I miei non mi hanno educato con Cenerentola. La famiglia deve preparare alle difficoltà del mondo dove appunto trovi di tutto. Per questo ritengo che l'educazione sia tutto, uno dei tanti fallimenti della politica è non riuscire a controllare questi ragazzi sull'obbligo scolastico. Cosa ne sarà di questi ragazzi? E il Sud? Non frequentando nemmeno la scuola, a cosa saranno destinati? Cosa ne sarà di questo Paese tra 30-40 anni tra ignoranza e disoccupazione, dove non si nasce più e dove parlare di flussi di ingresso è ancora un argomento tabù, propagandistico? Vedo un'Italia senza sorriso».

 

Il sorriso l'ha strappato anche con un film per il quale è stata molto premiata ed elogiata: Io e Lei, in cui lei è la sua compagna Margherita Buy. Un amore omosessuale raccontato con grande naturalezza.

FERILLI CIRCO MASSIMO 7

«La parola è normalità: con la normalità passano messaggi rivoluzionari. Successe con Raffaella Carrà. E io, normalmente, da qualche anno sto scegliendo ruoli con cui portare alla luce problemi concreti, più che la frivolezza. Capitò quando ho scelto di interpretare la madre di un bambino ammalatosi per le fabbriche di polveri sottili, capitò quando ho interpretato L'amore strappato sugli affidi illeciti e in Io e Lei».

 

Prossimamente il film di Pieraccioni, Il Sesso degli Angeli. Con Leonardo che fa il prete. E il Papa che quasi assolve i peccati della carne.

sabrina ferilli forever young

«Non mi ha sorpreso la frase del Papa. Ma penso che la Chiesa non deve rinunciare alle sue regole, se vuole sopravvivere. Così come lo Stato, che è laico, ma che troppo spesso se ne dimentica. La confusione è un corto circuito».

 

Un viaggio tra i ruoli di una vita di cinema e sulle persone determinanti.

«Virzì e Sorrentino, certo, ma anche i 16 anni al Sistina. E Garinei: mi ha aperto un mondo. Con Baudo per Sanremo si è speso lui. Ci sono dei ruoli che segnano una svolta, quelli per me fondamentali: Rosetta in Rugantino, Mirella ne La Bella vita di Virzì e ovviamente Ramona ne La Grande Bellezza. Anche se un capitolo a parte lo merita Commesse in tv».

 

Cosa mi dice di Ramona de La Grande Bellezza?

bacio lesbo margherita buy sabrina ferilli in io e te

«Sorrentino venne da me e mi ha stanato: ero sempre stata una donna di guerra o commedia. Lui mi dice: vedo in te la malinconia. Quell'inconsolabilità lui l'aveva scoperta. E mi dice che io sono Roma laica in un film che è proprio Roma, la mia Roma: sacro e profano, decadenza e rinascita, sentimento e cinismo. Nessuna città è così. Noi nasciamo sui resti, su ossa e tombe che escono. Li avverti sotto i piedi che ci sono. E Roma è così in bilico tra morte e vita».

 

All'Oscar però non c'era...

«Mi è stato detto che potevano entrare solo due persone. Comunque sia, il dispiacere è andato in prescrizione».

sabrina ferilli

 

Le donne sono pagate meno degli uomini...

«Non credo, non lo so. Alle donne dico che spesso le conquiste sociali sono conquiste di carattere. Puoi dire no, se una cosa non è giusta, alzare i tacchi e andartene. Non è una perdita, ma una conquista».

 

Commesse, perché è così importante quel capitolo della vita di Ferilli?

«Mi dicevano tutti: no, la tv no. Le attrici avevano la puzza sotto il naso. Oggi la tv si regge sulle donne, personaggi veri che fanno la fiction e gli ascolti al massimo. Ricordo che Commesse faceva 12-14 milioni di telespettatori a serata».

 

A breve eleggeremo il nuovo presidente della Repubblica.

«Donne pronte ce ne sono da anni».

 

FERILLI CIRCO MASSIMO

Torniamo a Roma, anzi alla Roma: del 2001 ricorda di più lo scudetto o lo spogliarello al Circo Massimo?

«Lo scudetto e quella gioia enorme, merito del presidente Sensi: l'ultimo grande presidente della Roma. Per quello spogliarello ricevetti diffide e lettere di minacce di morte. Con i social e il politically correct oggi non sarei arrivata sul palco del Circo Massimo con la bandiera».

 

L'oggi è Mourinho.

sabrina ferilli

«Ma come mai? Dico, come mai ha accettato: la squadra non è piena di campioni. Lui lo adoro, uomo di intelletto che sa sempre quando urlare e quando tacere. Come fa a non piacerti uno così?».

 

Di recente ci ha lasciato una grande donna e romana: Lina Wertmüller.

«Un soldato, la testa cristallina. Era l'Emancipazione: mica sentiva di fare qualcosa di straordinario. Non si nascondeva dietro il linguaggio radical chic e del politicamente corretto. Oggi sono diventati soffocanti per il libero pensiero e per un'analisi e salvifica delle cose».

 

In un libro fotografico raccontava la sua città.

sabrina ferilli

«Gli anni più belli della mia vita, oltre all'infanzia a Fiano, sono quelli del miniappartamento a vicolo della Palomba: il Pantheon, Piazza Navona, Sant' Apollinare. Trenta metri dove tenevo comunque due poltroncine nell'ingresso per farlo sembrare un salottino. In chiesa ci vado: chiedo solo la salute, la cosa che meno dipende da noi. Il resto lo determiniamo noi con le nostre scelte e con la capacità di tirare fuori al momento giusto quella pallina di Natale con scritto...». Buon Natale, Sabrina.

sabrina ferilliferillisabrina ferilli8sabrina ferilli 19sabrina ferilli sabrina ferilli 4 mara venier sabrina ferilli sabrina ferilli 5sabrina ferilli 7sabrina ferilli scudetto romaSABRINA FERILLI L AMORE STRAPPATOcalendari ferillisabrina ferilli -ph alessandro dobiciTOTTI FERILLI Foto Mezzelani GMT.JPGsabrina ferilli nel camerino di tu si que vales

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)