ONORE A RINGO, PRIMO EROE ITALIANO DEI NOSTRI SPAGHETTI WESTERN - GIULIANO GEMMA È STATA L’UNICA VERA STAR DEL WESTERN CHE È RIUSCITO POI A RECITARE ANCHE NEL CINEMA D’AUTORE

Marco Giusti per Dagospia

Onore a Ringo, primo eroe italiano dei nostri spaghetti western. Giuliano Gemma se ne va per sempre in un incidente mortale d'auto alle porte della citta' dove era nato settantacinque anni fa e praticamente sempre vissuto. Incredibile sapere della sua morte mentre ero appena arrivato per un Festival Western a Tabernas, nell'Almeria che fu patria di tanti spaghetti western che videro protagonista proprio Giuliano quando ancora si faceva chiamare Montgomery Wood.

Se Clint Eastwood era un eroe cinico e disincantato, Gemma aveva la faccia da bravo ragazzo, e infatti Angel Face era il soprannome del suo primo western, "Una pistola per Ringo" di Duccio Tessari, ma aveva un fisico da piccolo Maciste dei peplum. E infatti nel mitologico dei primi anni 60 era cresciuto.

Non solo "Arrivano I Titani" di Duccio Tessari, che fu il suo primo film da protaginista, ma lo si puo' addirittura vedere comparsa a torso nudo in "Ben Hur" di William Wyler, poi Ercole doppiato in romanesco all'inizio dell'episodio di Federico Fellini in "Boccaccio 70", bel ragazzo che perde letteralmente la testa in "Messalina venere imperatrice".

Anche se aveva esordito in piccoli ruoli in "Venezia la luna e tu" di Dino Risi, dove fa il gondoliere o in "Arrangiatevi" di Mauro Bolognini, dove fa il pugile, e prosegue nel cinema "alto" con il ruolo di ufficiale garibaldino in "Il Gattopardo" di Luchino Visconti, e' nel peplum e nell'avventuroso popolare che si fa maggiormente notare. Lo vediamo in "Maciste, l'eroe piu' grande del mondo", "I due gladiatori", "Ercole contro i figli del sole", "La rivolta dei pretoriani", quasi alla fine del genere.

Malgrado avesse buoni ruoli anche in film di altro genere, "La ragazzola" e, soprattutto "Angelica" e "La meravigliosa Angelica", e' nel western che diventa una star. I suoi primi tre spaghetti western, "Una pistola per Ringo", "Un dollaro bucato" di Giorgio Ferroni e "Il ritorno di Ringo", che Tessari diresse traducendo nel West l'Odissea con la complicita' di Fernando Di Leo, lo lanciano per sempre nel firmamento dei grandi eroi del West. Per noi bambini del tempo fu uno shock scoprire che Montgomery Wood fosse italiano, anzi romano, e si chiamasse Giuliano Gemma.

E grande e' la sua apparizione nel mondo dei cappelloni ancora coi capelli biondi dei suoi "Titani" al ritmo della canzone dei titoli di "Una pistola per Ringo" cantata dal milanese Maurizio Graf. Dopo tre soli film Tessari, che fu il vero artefice della sua carriera, convinse Gemma a cambiar genere per non ripetersi troppo nel western. Ma il suoi spy demenziale "Kiss Kiss... Bang Bang" non venne affatto capito. Il pubblico voleva Ringo.

Cosi' lo rivedemmo presto in film molto attesi dai ragazzini del tempo, come "Arizona Colt" di Michele Lupo, "Adios Gringo" di Giorgio Stegani, "Per pochi dollari ancora" di Ferroni. Di Leo gli cuci' addosso una storia da Conte di Montecristo nel curioso "I lunghi giorni della vendetta" diretto da Florestano Vancini, col quale rimase legato anche nel cinema d'autore, Ennio Flaiano gli scrisse un soggetto per "Vivi o, preferibilmente, morti" di Tessari dove recita con il campione del mondo Nino Benevenuti, ma i suoi titoli western migliori sono "... E per tetto un cielo di stelle" di Giulio Petroni, bellissimo film di coppia che lo vede accanto a Mario Adorf, "I giorni dell'ira" di Tonino Valerii dove affronta un padre cattivo, Lee Van Cleef, e "I giorni del potere' versione alla Valerii dell'omicidio di Kennedy.

Gemma e' tra i pochi attori western in grado di riciclarsi nel cinema d'autore. Grazie alla sua amicizia con Vancini lo vediamo in film adulti, come "Violenza al sole", dove recita con due attori di Ingmar Bergman, Bibi Andersson e Gunnar Bjorstrand, o in "Corbari". Grazie a questa duttilita' e alla popolarita' internazionale dovuta a Ringo, Gemma si puo' muovere da protagonista perfino nel cinema francese e costruirsi una carriera piu' ricca in Italia.

Lo vediamo cosi' in "Il prefetto di ferro", "Commando d'assalto", "L'avvertimento" di Damiano Damiani, "Tenebre" di Dario Argento, "Il deserto dei tartari" di Valerio Zurlini, anche se il suo ritorno al west come in "Tex" di Tessari e' comunque molto gradito, malgrado il film non fosse piaciuto ai fan del fumetto.

Fino alla fine della sua carriera, lo vediamo perfino in "To Rome with Love" di Woody Allen, Gemma riesce a mantenere la sua popolarita' e a ottenere buoni ruoli, soprattutto in tv.

Gentile, sempre disponibile, Gemma ha saputo muoversi nel mondo del cinema senza perdere la sua freschezza degli inizi, la sua faccia d'angelo e la sua prestanza fisica. Una star, ma anche un attore col quale siamo cresciuti dagli anni 60. Ora aspettiamo solo di vedere il bel documentario che sua figlia Vera gli ha dedicato con tanto materiale raro proveniente da tutto il mondo. Adios, Ringo!

 

Giuliano Gemma e moglie Giuliano Gemma Giuliano Gemma Vera Gemma Giuliano Gemma giuliano gemma giuliano gemma giuliano gemma giuliano gemma

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)