renzi lettere unita

POVERO GRAMSCI - SCANZI: "L’UNITA’ E’ UNA PRAVDA INVOLONTARIAMENTE COMICA. SEMBRA UN COVO DI BIMBOMINKIA RENZIANI FUORI TEMPO MASSIMO - LA PAGINA DELLE LETTERE DI RENZI E' IMBARAZZANTE

Lettera di Andrea Scanzi a “Dagospia”

 

 

Caro Dago,

 

RENZI LETTERE UNITARENZI LETTERE UNITA

nel mio romanzo "La vita è un ballo fuori tempo" mi sono divertito a inventare un quotidiano ("La Patria") eccessivamente e insopportabilmente filogovernativo, che straparla di ottimismo e speranza, bene e positività, e che si riduce a pubblicare tutto quello che desiderano il Premier Bacarozzi e la Ministra delle Riforme del Bene Elena Pia Bozzo. Credevo di avere esagerato, ma ho subito cambiato idea quando ho visto l'attuale Unità. La realtà, del resto, supera quasi sempre la fantasia (e la farsa). Soprattutto in Italia.

 

Mario Giordano sul Giornale e Daniela Ranieri sul Fatto hanno ampiamente crivellato l'imbarazzante pagina delle lettere curata da Renzi su L'Unità, una roba al cui confronto Zdanov era illuminato e il Minculpop era sin troppo tollerante. C'era persino un lettore (come no) che rimpiangeva la chiusura di Europa, perversione che verosimilmente prova soltanto Stefano Menichini (che magari era pure l'autore della lettera sotto pseudonimo).

 

RENZI RISPONDE AI LETTI SU L UNITARENZI RISPONDE AI LETTI SU L UNITA

Renzi, al cui confronto il mio Bacarozzi - per quanto tronfio e ridicolo - assurge a statista, risponde ai fans con la nota pochezza di cui è goffamente intriso: cita Califano ("Tutto il resto è noia"), difende la riforma della scuola ed esorta a mangiare gnocco fritto perché lui lo fa sempre e neanche è ingrassato (deve avere degli specchi molto misericordiosi). Il contenuto politico di Renzi è quello di un fan ripetente dei Righeira, che per darsi un tono ha imparato a memoria qualche testo a caso di Eros Ramazzotti. Poveraccio.

 

Appartengo ai tanti che, negli anni Novanta, compravano L'Unità anche solo per non perdersi nemmeno un numero della rubrica in prima pagina di Michele Serra. Ho ancora la raccolta vhs dei film scelti da Walter Veltroni (e persino gli album Panini, ebbene sì lo confesso). In tanti hanno scoperto Marco Travaglio con la sua rubrica sull'Unità. Era un giornale molto bello, almeno fino alla direzione di Antonio Padellaro. Poi, inesorabile, la slavina. Il crollo. Ecco: L'Unità attuale riesce nel risultato apparentemente impossibile di peggiorare il livello già miserrimo degli ultimi anni.

 

UNITAUNITA

E' una Pravda involontariamente comica, che sembra scritta e ancor peggio concepita dal ghostwriter di Pina Picierno. In una pagina si parla di "ripresa", in quell'altra di "ottimismo". Pare un raggelante mix tra una frase-Smemoranda di Farinetti, una strofa minore di Jovanotti e i baci Perugina. Però peggio. Molto peggio. Non stona, in tal contesto, qualche articolessa dei pretoriani debole del già debolissimo Renzi, tipo l'hooligan del niente Francesco Nicodemo, che prima della vittoria del "no" al referendum greco maramaldeggiava contro Tsipras sicuro che avrebbero vinto i "sì": certa gente ha un talento accecante per non beccarne una, neanche per disgrazia.

UNITA 2UNITA 2

 

Il buon Massimo Gramellini, non senza affetto, mi ha rivelato giorni fa di avere provocatoriamente proposto il mio nome ai nuovi capi de L'Unità come direttore. Sarei stato, secondo lui, un buon agitatore e provocatore, in grado di trasformare quel giornale in una sorta di "Foglio di sinistra". Ovviamente nessuno me l'ha proposto (sarebbe stato come chiedere a Zeman di allenare la Juve) e, in ogni caso, non ne sarei stato minimamente in grado. Non ho né la voglia né il talento per farlo E - soprattutto - neanche ci penso a lasciare Il Fatto, l'unico giornale in cui posso e potrei scrivere (in assoluta libertà). Devo però anche dire che, visto il risultato finale, fare peggio sarebbe stato impossibile. Persino Rondolino avrebbe volato più alto (forse).

ANTONIO GRAMSCIANTONIO GRAMSCI

 

Il mio - e non solo mio - dolore autentico nel vedere com'è ridotta L'Unità attuale è acuito dal fatto che, in quel giornale, scrivono qua e là giornalisti dotati e meritevoli di ogni fortuna, solo che vengono travolti pure loro dalla smisurata pochezza del contesto generale. PIù che un quotidiano dalla nobile tradizione, L'Unità sembra oggi un covo di bimbominkia renziani fuori massimo. E non lo scrivo certo con gioia. La direzione attuale pare quasi bearsi di non essere mai stata intaccata da qualsivoglia desiderio di onestà intellettuale: povera Unità, povera "sinistra". E più che altro povero Antonio Gramsci.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...