macbeth

PRIMA DELLA SCALA CON UN MACBETH DA INCUBO – PANZA: PER IL SETTANTESIMO DEL TEATRO MILANESE TORNA L’OPERA DI VERDI, STAVOLTA DIRETTA DA CHAILLY CON LA REGIA DI LIVERMORE E I CANTANTI ANNA NETREBKO E LUCA SALSI. VARIABILE "IMPAZZITA" IL COREOGRAFO DANIEL EZRALOW, STRAPPATO ALLE COREOGRAFIE DI X FACTOR E AI VIDEO DI DAVID BOWIE E DEGLI U2… - LA NETREBKO SOTTOLINEA “LA COMPLESSITÀ DI CANTARE ANDANDO SU E GIÙ PER LA SCENA ANCHE IN ASCENSORE”

Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera”

 

MACBETH

Per il settantesimo 7 dicembre della Scala torna, come ogni vent' anni, il Macbeth di Verdi (De Sabata nel 1951, Abbado nel 1974, Muti nel 1987). «È già un miracolo essere aperti», afferma il sovrintendente Dominique Meyer, visto che i maggiori teatri di Austria e Germania hanno sbarrato le porte.

 

A mettere in scena questa terza opera del trittico giovanile di Verdi ( Giovanna d'Arco e Attila i precedenti) sono i protagonisti di quella definita ormai da tutti la «famiglia della Scala», che in questo caso corrisponde all'inquietante famiglia Macbeth: quindi Riccardo Chailly, il regista Davide Livermore (quarta «prima» di fila) e i cantanti Anna Netrebko, Luca Salsi, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov, quasi sempre presenti nelle ultime aperture di stagione. Variabile «impazzita» il coreografo Daniel Ezralow, al debutto, al quale Livermore ha chiesto di realizzare pantomime sulla musica dei balletti.

chailly

 

Strappato alle coreografie di X Factor e ai video di David Bowie e degli U2, il ballerino americano dovrebbe far muovere qualche passo coreografico a Netrebko su un pavimento cosparso di petrolio, simbolo per eccellenza del bieco potere. «Il potere è la malattia del nostro mondo - afferma Ezralow -; oggi siamo inquinati e siamo al turning point . Oggi Patria oppressa sono l'Afghanistan e il Messico» e, da buon liberal americano, fa nome e cognome dell'uom fatale: «Oppressa da tipi come Donald Trump».

 

livermore chailly

Così sappiamo chi è il cattivo. Il tutto avviene in una città distopica, di grattacieli futuribili che sono il simbolo del potere economico, una città che potrebbe essere «New York, Singapore o Milano, ma in una prospettiva che si moltiplica come nel film Inception di Christopher Nolan», racconta Livermore, che ha sempre un occhio per la televisione. Un po' Milano lo è davvero poiché l'interno labirintico del palazzo dei Macbeth è esemplato sul progetto, non realizzato, Tre case nuove strambe del 1926 di Piero Portaluppi, l'architetto della borghesia ambrosiana (proprio quella andava alla Scala).

SCALA RIAPERTURA CHAILLY

 

Dentro ci vivono i coniugi con la loro ossessione collezionistica e la loro pantera nera che è, forse, il corrispettivo della trottola di Inception : anche loro, come nel film di Nolan, sono alle prese con deliri onirici e sete di potere nel perimetro di una città irreale. Luca Salsi ringrazia Chailly di farlo morire in scena, avendo il maestro reintrodotto la parte della morte di Macbeth. «Per un baritono - dice - inaugurare la Scala nel ruolo del titolo è un sogno che si avvera. Il problema sarà cosa fare dopo».

 

Daniel Ezralow

Anna Netrebko (che sfoggiava ieri un vestito nero con tante $ in perline, simbolo del dollaro) sottolinea «la complessità di cantare andando su e giù per la scena anche in ascensore». Con lei, dice Chailly «abbiamo lavorato su continua ricerca timbrica anche per piegare la sua bellezza vocale agli aspetti persino sgradevoli e omicidi della Lady».

 

Inutile chiederle a quale Lady del passato si ispiri perché le elenca un po' tutte: Maria Callas, Shirley Verrett, Ghena Dimitrova e Maria Guleghina: «È una produzione speciale, con tanta energia, bisogna fare tante cose, alcune impossibili. Molte succedono con il computer e la realtà virtuale. È una produzione complicata, ma eccitante e nuova». Anche Abrazakov è contento di essere «in famiglia» per la quinta volta: lui c'era già al Macbeth di Muti. Solo è dispiaciuto che, in quanto Banco, lo facciano fuori quasi subito. Macduff sarà Francesco Meli, al quale piace sentire che qui anche «tecnici e macchinisti fischiettano i motivi che cantiamo».

 

ANNA NETREBKO 3

L'opera sarà trasmessa in diretta il 7 dicembre alle 18 da Raicultura su Raiuno e Rai Radiotre, in 30 cinema in Italia e su diverse tv europee. Causa Covid invece non ci sarà il maxischermo in Galleria e nemmeno la tradizionale cena del Doposcala. Sul palco Reale è atteso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dal sei dicembre potrebbe scattare il Supergreenpass, ma per gli spettatori non cambierà nulla: la modifica riguarda l'application della Scala.

ANNE NETREBKOANNA NETREBKO

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