pasotti meloni

"A MOLTI ARTISTI FA GIOCO ESSERE DI SINISTRA: E’ UN PO’ SQUALLIDO…". J’ACCUSE DI GIORGIO PASOTTI CHE SCENDE IN CAMPO A DIFESA DELLA MELONI E DEMOLISCE IL PARTITO DEGLI ARTISTI SINISTRATI (DA ELODIE ALLA BERTE’) - "CONTRO DI LEI C'È UN ACCANIMENTO BARBARO E POCO GALANTE. POI CI LAMENTIAMO PERCHÉ LE DONNE NON VENGONO RISPETTATE..."

Luca Sablone per ilgiornale.it

giorgio pasotti ignazio la russa ricky tognazzi foto di bacco

 

"A molti artisti fa gioco essere di sinistra". Giorgio Pasotti difende la Meloni

 

Sembrava un evento impossibile, ma ecco che Giorgio Pasotti smentisce l'imprevedibilità e si schiera a difesa di Giorgia Meloni. Dopo i continui attacchi rivolti dal mondo dello spettacolo nei confronti della presidente di Fratelli d'Italia, l'attore ha preso posizione e ha confermato quanto sostenuto dall'aspirante presidente del Consiglio: tra gli artisti c'è la tendenza a dichiararsi di sinistra, magari anche per tentare di avere la strada spianata nel proprio lavoro.

 

Nei giorni scorsi la Meloni ha fatto notare che tra i volti noti della televisione non spiccano figure che si professano di centrodestra, mentre c'è un esercito di personaggi influenti che non perde occasione per inveire contro il centrodestra e usare un linguaggio anche duro. La numero uno di FdI sospetta che più di qualcuno non si esponga a suo favore per timore di ricevere uno sgarbo nella sua carriera professionale.

 

GIORGIA MELONI PALERMO

Pasotti all'Adnkronos ha confermato che la tesi della Meloni contiene un fondo di verità: "La maggior parte dei miei colleghi si dichiara di sinistra ma onestamente non so se questo sia vero o no". Allora per quale motivo in molti si affrettano a far sapere di aver sposato la causa rossa? "Forse dire di essere di sinistra gli fa gioco. Spero non sia così perché sarebbe un po' squallido", ha dichiarato l'attore. L'auspicio è che ovviamente nessuno si pieghi a un meccanismo del genere: in effetti "se circoscriviamo l'arte in un recinto perde la sua funzione, cioè quella di creare libertà di pensiero".

 

"Accanimento barbaro contro Meloni"

La campagna elettorale sta per arrivare al capolinea: domenica 25 settembre gli italiani saranno chiamati a esprimere il proprio voto e tra pochi giorni verrà posta la parola fine sui continui dissidi e sulle costanti risse a distanza. Queste settimane sono state contrassegnate da uno scarsissimo livello di civiltà sul piano personale e dalla demonizzazione dell'avversario. Scaraventarsi contro i leader di centrodestra ormai è un esercizio diffuso tra i vip.

 

michelle hunziker giorgio pasotti voglio stare sotto al letto

Pasotti ha osservato che nei confronti di Giorgia Meloni è in atto "un accanimento non solo poco galante ma addirittura barbaro". L'attore ha inoltre denunciato un doppiopesismo e una certa incoerenza che puntualmente si manifesta (a sinistra) quando si trattano le tematiche relative alla questione femminile: "Spesso ci lamentiamo perché le donne non vengono rispettate se non addirittura peggio. Questo deve valere anche per la Meloni che è innanzitutto un essere umano, a prescindere dalle proprie idee politiche".

 

Quella di Pasotti è una bella lezione di buonsenso al folto schieramento contro la Meloni. Palesare il proprio dissenso è ovviamente lecito e fa parte della democrazia; sfoderare insulti e falsi miti è invece la dimostrazione di pregiudizi e terrore politico.

giorgio pasotti premiato foto di baccogiorgio pasotti foto di baccomeloni a oggi è un altro giornogiorgio pasotti michelle hunziker voglio stare sotto al letto giorgio pasotti foto di bacco (2)giorgio pasotti ignazio la russa foto di baccogiorgio pasotti foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?