raffaella carra'

"SEI MOLTO PIU' DEL TUO OMBELICO", "NESSUNO HA LE CAVIGLIE TROPPO PICCOLE", "FAI L'AMORE CON CHI HAI VOGLIA TU" - UN LIBRO RIPERCORRE LA VITA E LE OPERE DI RAFFAELLA CARRA' - PER IL "GUARDIAN" HA INSEGNATO ALL'EUROPA LE GIOIE DEL SESSO. IL MITOLOGICO DG RAI BERNABEI DICEVA: "LEI E' COME LA FERRARI. LA ESPORTEREMO IN TUTTO IL MONDO...". SI', MA MENTRE A MADRID LE HANNO DEDICATO UNA PIAZZA, NOI NON SIAMO RIUSCITI NEANCHE A INTESTARLE DEGLI STUDI TV - VIDEO

Ilaria Ravarino per “il Messaggero”

RAFFAELLA CARRA

 
Prima regola: «Nessuno ha le caviglie troppo piccole». Che poi sarebbe il classico «Sii ciò che vuoi essere», già declinato dalle filosofie di Confucio, Paolo Coelho e Lady Gaga. Ma se a dirlo è una come Raffaella Carrà, quella regola delle caviglie piccole non è solo una massima di vita: è un comandamento. 
 
A metterne in fila dieci, come fossero tavole della legge, ci ha pensato lo scrittore veneto Paolo Armelli, 34 anni, che dal primo giugno porterà in libreria "L'arte di essere Raffaella Carrà" (Blackie Edizioni): un volume che ripercorre in dieci capitoli, ciascuno dedicato a un preciso principio, la vita, le opere e il pensiero della star italiana definita, dal prestigioso The Guardian, l'icona che insegnò all'Europa le gioie del sesso.
 

raffaella carra' 6

IL VUOTO 
«È passato quasi un anno dalla sua morte e Raffaella ha lasciato un vuoto nell'immaginario e nel cuore di tutti i suo fan», spiega Armelli, «questo libro nasce dall'idea di raccontarla a chi non l'ha vissuta, ai più giovani che non hanno incrociato la sua carriera. Un esperimento transgenerazionale per portare il suo verbo dove non è ancora arrivato».
 
Dei dieci comandamenti intervallati, nel libro, da interviste a persone che hanno conosciuto o amato Carrà, da Vanessa Incontrada a Vladimir Luxuria, dal deputato Alessandro Zan alla sua fotografa Marinetta Saglio Zaccaria - tre in particolare, secondo Armelli, parlano direttamente alla generazione Tik Tok. 
 
Uno è proprio il primo, quello delle caviglie, «un messaggio di body positivity ante litteram» che risale agli esordi della sua carriera, quando, a quattordici anni, Carrà ricevette dalla scuola di danza un giudizio apparentemente inappellabile: aveva le caviglie «troppo piccole» per ballare, e non sarebbe mai potuta diventare una danzatrice classica professionista. 
 

raffaella carra' 5

Sarebbe diventata molto altro, naturalmente: coreografa e ballerina, attrice e soubrette del sabato sera (Canzonissima, Milleluci, Fantastico), pop star da milioni di dischi, conduttrice in Italia e in Spagna, in Fininvest e in Rai. Sempre sulla cresta dell'onda e sempre capace di proteggere la propria privacy.
 
«L'altro comandamento molto adatto a quest'epoca è il decimo, Il rumore va bene finché lo decidi tu. Lei era una figura pubblica, ma su certe cose non faceva penetrare nessuno. Insegna molto ai ragazzi che oggi sui social dicono qualsiasi cosa, esponendosi».
 
GLI AMORI 
Amata dai bambini ma mai diventata madre, due amori indimenticabili (Gianni Boncompagni e Sergio Japino), un grande dolore nel privato (la morte del fratello Renzo, a 56 anni, per tumore) e una vita spesa davanti alle telecamere, a dieci mesi dalla sua scomparsa Raffaella Carrà continua a fornire materiale narrativo all'immaginario pop: oltre al libro di Armelli anche uno spettacolo teatrale (Fiesta di Fabio Canino), un film (Ballo Ballo di Nacho Alvarez) e un musical in preparazione, oltre a due progetti una fiction prodotta dal Gruppo Lucisano, una docuserie di Wildisde entrambi in dirittura di arrivo. 
 

sordi carrà

«Forse avremmo dovuto parlarne di più quando era ancora con noi. Le commemorazioni ufficiali in Italia sono mancate, non le abbiamo reso veramente omaggio, come invece è successo in Spagna. A Madrid le hanno dedicato una piazza, da noi ancora non sono riusciti a intestarle degli studi».
 
Per Carrà, come ricorda Armelli nel libro, l'estero non fu mai un piano B ed Ettore Bernabei, direttore generale Rai negli anni in cui la sua carriera prendeva il volo, lo aveva capito benissimo. «Lei è come la Ferrari», disse, «la esporteremo in tutto il mondo».
 
Amata in Italia, in Spagna e nel mondo latino americano, Carrà fu l'unica diva «apprezzata compiutamente a livello internazionale prima di Laura Pausini», dice Armelli. Pausini che non a caso adesso, prima di salire sul palo dell'Eurovision di Torino, «ricorda commossa a tutti quanto Carrà sarebbe stata perfetta in quel ruolo. Nel 2011, quando la Rai si decise tornare all'Eurovision con Raphael Gualazzi, chiamò a condurre la telecronaca proprio lei».
 
IL PUBBLICO 

raffaella carra e gianni boncompagni

Amata dalla comunità LGBTQ «suo malgrado», diceva, non avendo fatto nulla per meritarsi tanta adorazione («Sulla tomba lascerò scritto: Perché sono piaciuta tanto ai gay?»), Carrà disse di aver cominciato a capire quel mondo dalla prima Canzonissima, «quando ricevevo lettere di ragazzi disperati disse in un'intervista - per le incomprensioni con la famiglia, pronti a uccidersi». 
 

carramba! che sorpresa 6

Per questo, spiega ancora Armelli, alla generazione fluida dei millennials ben si adatta il sesto comandamento, Fai l'amore con chi hai voglia tu, «perché lei fu la liberazione sessuale incarnata». Pioniera dell'approccio positivo al sesso, la cosiddetta Sex positivity (Terzo: Un nuovo taglio di capelli risolve tutto) e della autodeterminazione femminile (Quarto: Sei molto più del tuo ombelico) Carrà ha sempre promosso nei suoi brani, dal Tuca Tuca a A far l'amore comincia tu, da Rumore a Tanti auguri, l'idea della donna come promotrice dell'approccio erotico, dalla forte carica sessuale, che prende l'iniziativa e vivifica un rapporto altrimenti sterile. 
 

raffaella carra e gianni boncompagni

«Oggi è facile fare l'agiografia di Carrà, parlandone soltanto in positivo. È ovvio che aveva anche dei difetti, che negli anni ha affrontato difficoltà, critiche e polemiche. Ma resta un personaggio che non conosce tempo. Tra i suoi talenti c'era quello di parlare a chiunque, dal pubblico familiare di Rai 1 a quello dei talent come The Voice. Le sue hit hanno scalato le vette delle classifiche, ma sono ballate in discoteca ancora oggi. Arrivava ovunque, era una star ma era capace di lottare per le cause sociali». Umana, insomma. Anzi no: divina. 

Arte di essere Raffaella Carra di Paolo Armellimina raffaella carra Raffaella Carra by Oliviero Toscanitechetechete' speciale raffaella carraraffaella carra'mina e raffaella carra'piazza raffaella carràraffaella carrà 4raffaella carra chiara samugheoraffaella carra chiara samugheo 1SERGIO JAPINO RAFFAELLA CARRA raffaella carra chiara samugheo 2raffaella carra chiara samugheo 3raffaella carra chiara samugheo 4raffaella carra' 7raffaella carra' 18raffaella carra' 17raffaella carra' 10raffaella carra' 11raffaella carra' 12raffaella carra' 13raffaella carra' 15raffaella carra' 14raffaella carra' 2raffaella carra' 19raffaella carra' 20raffaella carra' 3raffaella carra' 4raffaella carra' 5raffaella carra' 6raffaella carra' 7raffaella carra' 8raffaella carra' 9raffaella carra' 1raffaella carra' 2raffaella carra' 3raffaella carra' 4raffaella carra' 5raffaella carra' 6raffaella carra

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...