fulvio benelli

ROM “FINTO”, SOLDI VERI. MEDIASET CONCILIA E RISARCISCE FULVIO BENELLI IL GIORNALISTA DI ‘’QUINTA COLONNA’’ LICENZIATO DOPO UN SERVIZIO DI ‘’STRISCIA LA NOTIZIA’’. COME L'AVRÀ PRESA ANTONIO RICCI?

Nicola Imberti per Il Tempo

 

fulvio benellifulvio benelli

Vi ricordate Fulvio Benelli? Probabilmente no. Eppure un anno fa, il 13 maggio 2015, il suo nome e la sua storia aprivano addirittura l’edizione di un telegiornale nazionale. Ma se ve lo siete dimenticato non preoccupatevi. Fulvio Benelli è vittima di un vizio molto diffuso. Sbattere il «mostro» in prima pagina per poi lasciare che tutto passi.

 

Nel caso specifico Fulvio è un giornalista, un curriculum di tutto rispetto che, lo scorso anno, lo aveva portato a lavorare per la redazione di Quinta Colonna . E proprio per la trasmissione di Del Debbio, ad aprile, aveva realizzato un servizio con un ragazzo di origine rom che spiegava i suoi segreti per rubare auto senza venir scoperti.

moreno morello di striscia smaschera il rom attore intervistato da fulvio benelli per quinta colonnamoreno morello di striscia smaschera il rom attore intervistato da fulvio benelli per quinta colonna

 

Il 12 maggio, però, quello stesso ragazzo veniva intervistato da Striscia la Notizia . Al tg satirico raccontava di essere stato pagato per «recitare» in due servizi: quello sui furti e uno, girato sempre da Benelli qualche giorno prima, sull’islam radicale. Insomma secondo il rom (che Striscia ribattezza «polivalente») il giornalista gli aveva dato dei soldi per costruire dei «tarocchi».

 

Un’accusa pesante. Mediaset-RTI lo licenziò in tronco minacciando addirittura una causa per danni. Né Striscia , né l’azienda, sembravano interessati alla versione del giornalista. Così Fulvio, il 20 maggio, raccontò a Il Tempo la sua verità. Molto differente da ciò che era stato detto. Fu l’inizio dell’ennesima vicenda «giudiziaria» all’italiana. Denunce per diffamazione, cause di lavoro, tribunali, avvocati. Qualche giorno fa la svolta: nei corridoi di Mediaset comincia a circolare la voce che il giornalista sia stato risarcito. Sarà vero? Decidiamo di contattarlo telefonicamente.

fulvio benelli striscia rom polivalentefulvio benelli striscia rom polivalente

 

Pronto, Fulvio Benelli?

«Sì, chi è?»

 

Il quotidiano Il Tempo , sta festeggiando?

«Perché dovrei?»

 

Non ha vinto la sua battaglia «contro» Mediaset e Striscia la Notizia ?

«Mi scusi ma non posso parlare di questa vicenda».

 

Perché?

«Non vorrei sembrare scortese ma la prego, non insista».

 

Mi dica solo se è vero che ha vinto?

Fulvio Benelli Fulvio Benelli

«Non posso dire niente. Sono vincolato alla riservatezza».

 

Riservatezza che tutela un’intesa. Sbaglio?

«Senta, l’unica cosa che mi è consentito dirle è che la vicenda si è conclusa in maniera soddisfacente. Sia per me che per Mediaset».

 

Quindi l’hanno risarcita. Posso sapere la cifra?

«La vicenda si è conclusa in maniera soddisfacente. E comunque la cosa che più mi interessa è che Mediaset abbia rivisto la sua posizione iniziale. Dopo avermi licenziato avevano minacciato addirittura una causa per danni. E invece...»

 

La verità, alla fine, ha trionfato.

«Io ribadisco quello che ho sempre detto, di aver agito correttamente»

 

Beh, se non avesse agito correttamente perché Mediaset avrebbe dovuto risarcirla?

«No comment».

Fulvio Benelli e il finto servizio sui romFulvio Benelli e il finto servizio sui rom

 

Ho capito, non può entrare nei dettagli dell’accordo, allora parliamo di lei. Cosa ha fatto in questo anno?

«Ho trascorso moltissimo tempo con la mia famiglia».?

 

E poi?

«Ho studiato».

 

Cosa?

«Mi sono concentrato sul tema della diffamazione in Italia. Perché ho toccato con mano che il sistema non funziona. A me, ad esempio, non è stata data alcuna possibilità di rettificare. Senza contare che, a differenza di ciò che succede negli Usa, i risarcimenti vengono calcolati sul patrimonio del diffamato, che magari è il precario che lavora per poco, e non su quello del diffamante, spesso i colossi della tv. Quello di cui non ci si rende conto è che in alcuni casi c’è chi è arrivato a togliersi la vita».

 

Addirittura.

«Sì, persone fatte oggetto di continui servizi che non hanno retto lo stress di vedersi sbattute in prima pagina. Il problema è l’informazione-spettacolo che getta fango e spesso non verifica a sufficienza. Un po’ come la mia storia: era bella da raccontare a patto che io non dicessi la mia. Forse andrebbe fatta una riflessione».

Fulvio Benelli e il servizio taroccato Fulvio Benelli e il servizio taroccato

 

Ormai parla da ex giornalista.

 «In realtà no, il giornalismo ha molte facce. In questo anno ho scritto con il collega Cristiano Barbarossa un romanzo, e una sceneggiatura, sulla ‘ndrangheta. Siamo alla revisione finale».

 

Vorrebbe tornare in tv?

«A me piaceva molto il lavoro che facevo».

 

Senta, ma il suo “grande accusatore”, il rom Lolo Levak?

antonio ricciantonio ricci

«Questa è un’altra vicenda interessante. Io l’ho citato per diffamazione. Doveva venire a dimostrare la sua accusa in tribunale. Non si è mai presentato. Cioè, io ho subito un processo mediatico senza che ci fosse nei miei confronti alcuna inchiesta da parte della magistratura, né successivi interventi da parte dell’ordine dei giornalisti (che peraltro io stesso avevo esplicitamente richiesto). L’unica accusa era e rimarrà quella di un pluripregiudicato raccolta da un attore, non giornalista, che lavora per una trasmissione satirica. E il pluripregiudicato, dopo aver “tirato il sasso”, è scomparso».

 

Per fortuna è finita.

Già, per fortuna, anche grazie ai miei avvocati Maurizio Calò e Luigi e Luca Corrias. Ora guardo al futuro. La vicenda è alle spalle, spero solo che più nessuno debba passare una cosa così. Sarebbe una conquista di civiltà».

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)