maurizio battista

L’INSUCCESSO GLI HA DATO ALLA TESTA - MAURIZIO BATTISTA, DOPO IL DISASTRO DELLA SUA TRASMISSIONE “POCO DI TANTO” SU RAIDUE (ARRIVATA AL 3,1% IN PRIMA SERATA), SCAPOCCIA CON “LEGGO” CHE HA CERTIFICATO IL FLOP CITANDO I DATI DI ASCOLTO - E IL COMICO CHE FA? INVECE DI INCASSARE, ROSICA IN DIRETTA FACEBOOK  PRENDENDOSELA CON IL SITO E SCREDITANDO I GIORNALISTI: "IO SO UN'ECCELLENZA MENTRE MARCO CASTORO È UN FREELANCE. E LA PROSSIMA VOLTA NON FAREMO PUBBLICITÀ SU ‘LEGGO’…” - L'ATTACCO DI ANZALDI: "INACCETTABILE IL COMPORTAMENTO DI BATTISTA. IL DIRETTORE DI RAIDUE, DI MEO, PRENDA LE DISTANZE..."

RAI: ANZALDI (IV), "INACCETTABILE BATTISTA CONTRO STAMPA, DI MEO PRENDA DISTANZE"

"ANCHE ORDINE GIORNALISTI SI FACCIA SENTIRE"

Comunicato stampa

 

anzaldi

"Le parole del comico Maurizio Battista, protagonista di un programma in onda su Rai2, contro la stampa e in particolare contro il quotidiano 'Leggo' e il giornalista Marco Castoro sono assolutamente irricevibili e inaccettabili. E’ doveroso che il direttore di Rai2 Ludovico Di Meo prenda immediatamente le distanze e mi auguro che anche l'Ordine dei giornalisti si faccia sentire". Lo scrive su facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai.

 

"Rispondere ad una libera critica della stampa - peosegue Anzaldi - con un video minaccioso e insultante non è accettabile in alcun caso, a maggior ragione per chi risponde di un programma del servizio pubblico. 'Leggo', come ogni altra testata, deve essere libero di poter parlare di flop, alla luce dei dati di ascolto, senza che questo le provochi addirittura minacce di tipo pubblicitario. Da Battista, la cui professionalità artistica nessuno mette in discussione, una brutta caduta di stile, la Rai intervenga".

 

Davide Desario per www.leggo.it

 

I pessimi risultati d'ascolto fanno perdere le staffe a Maurizio Battista. Di cosa stiamo parlando? Allora qualcuno lo conosce ma per tutti gli altri spieghiamo che Maurizio Battista è un attore, comico e cabarettista romano. Non proprio giovanissimo, a giugno compirà 63 anni. E in tutti questi anni ha fatto tanto gavetta e si è fatto apprezzare per monologhi divertenti sulla quotidianità, sketch a tratti irresistibili, battute diventate anche famose.

 

MAURIZIO BATTISTA E MARCO CASTORO

Quest'anno è approdato in prima serata su Rai2 con un suo spettacolo sugli anni Ottanta. Ma le cose non sono andate benissimo. All'esordio il 14 maggio ha fatto registrare appena il 3,6% di share, la settimana successiva è andata leggermente peggio 3,5%. Il 27 maggio ancora più giù: 3,1% di share. Peggio di tutti i canali generalisti: con lui Rai2 è arrivata ultima dopo Canale5, Rai1, Rai3, Rete4, Italia1 e La7.

 

Così Leggo, che come tutti i giorni alle 11 pubblica l'analisi degli ascolti tv, ha registrato il "mancato successo". Il collega Marco Castoro nel suo pezzo ha osato scrivere "flop". Ma come lo volete definire un programma su Rai2 che ha fatto peggio di tutti?

 

Eppure Maurizio Battista invece di riflettere sulla sua performance, invece di fare autocritica cercando di capire come mai il pubblico questa volta non lo abbia seguito, ha pensato bene giovedì sera di aprire il suo profilo Facebook e fare una diretta contro il giornalista Marco Castoro e contro Leggo (che ne ha pubblicato il pezzo). Ma non solo, come un bambino che sta perdendo a calcio e prende il pallone e se ne va a casa interrompendo il divertimento di tutti gli altri, ha annunciato ai sui fan (davvero affettuosi) che li avrebbe abbandonati e non si sarebbe più fatto vivo sui social.

MAURIZIO BATTISTA E MARCO CASTORO

 

Ma cosa ha detto in questi 11 minuti di diretta a ruota libera? Battista se la prende con Castoro perché, secondo lui, non avrebbe il "titolo" di criticare il suo programma. Che le critiche, secondo Battista, non devono arrivare da giornalisti esperti che da anni vedono e scrivono di un tema, ma eventualmente solo da altri artisti. Quindi lui potrebbe essere criticato solo Enrico Brignano, Enzo Salvi, Gigi Proietti (gli piacerebbe...). Un po' come se gli articoli sulle gesta di Cristiano Ronaldo o Immobile potessero scriverli solo Buffon e Messi.

 

Peccato che Battista non conosca la differenza tra la recensione di un programma e un articolo di analisi dell'audience. Castoro non ha fatto la critica dello show del comico, ma ha soltanto analizzato i dati. E i suoi  dati, anche se Battista arriva addirittura a mettere in dubbio la valenza dell'Auditel, sono un flop senza se e senza ma.

 

MAURIZIO BATTISTA E MARCO CASTORO

Ma il flop vero il cabarettista romano lo fa scadendo in una serie di affermazioni di bassissimo livello: "Castoro scrive per alcuni giornali, non certo sul New York Times o il Corriere della Sera" di fatto screditando tutti i giornali e giornalisti che scrivono per altre testate, come se un cittadino di periferia non potesse dire la sua perché non vive in centro. "Io so un'eccellenza -  si dice da solo Battista - mentre Castoro è un freelance". Ma perché il valore di un giornalista lo fa il contratto? Ma soprattutto il problema di Battista non è il giornale ma qualsiasi critica visto che se l'è presa anche con il critico Davide Maggio e in passato ha già aggredito verbalmente proprio il critico teatrale del Corriere della Sera Franco Cordelli.

 

Il flop più grande di tutti è quando minaccia Leggo: "Siamo grandi inserzionisti di Leggo - dice -, la prossima volta quando dovremmo fare pubblicità lo terremo molto presente. Magari su Leggo non faremo pubblicità". Ma davvero Battista crede che siccome lui o chi per lui acquista degli spazi pubblicitari su un giornale quel giornale deve per forza scriverne bene? Ma dove vive? Ma con chi pensa di avere a che fare?

Sarebbe bello se almeno Rai2, il suo direttore Ludovico Di Meo in primis, prendesse le distanze da certi personaggi e dalle loro affermazioni che offendono l'intera categoria di chi fa informazione Rai compresa.

enrico minozzi e maurizio battista

 

Comunque la cosa che rincuora è che oltre al flop in tv Battista e i suoi modi hanno fatto flop anche su Facebook: degli oltre suoi 200mila follower appena 13mila (dato di sabato sera)  hanno seguito la sua diretta e udite udite solo 14 l'hanno condivisa. In compenso in tanti hanno lasciato commenti negativi.

 

Come  Antonella: "ma per voi è normale che un artista replichi contro le critiche negative? reagendo come un bambino di 5 anni dicendo a voi che lo seguite che non farà più video perché il suo programma non ha avuto il successo che si aspettava? ma quale artista fa queste scenate? un artista accetta anche le critiche negative non solo le lusinghe".  Rudolf Foggia domanda: "Ma perché deve piacere per forza...sei un po permaloso".

 

MAURIZIO BATTISTA

E  Andrea Maselli: risponde: "Permaloso? Fosse per lui sopprimerebbe il diritto di critica. Addirittura arriva a minacciare di non fare pubblicità su Leggo per fare pressione sul giornalista. Robe che neanche Trump". E aggiunge: "Stacce Maurì, hai fatto flop, stavolta ti hanno guardato in quattro gatti. Andrà meglio la prossima volta. Ma se non cambi carattere, se non ci metti un pizzico di umiltà, se non ritrovi un pelo di sportività, se non ritrovi il rispetto degli altri non vai lontano. E mi dispiace anche dovertelo dire, perché ci dovresti arrivare da solo".

 

uno anzi due con maurizio battista 7

Nunzia Maddaloni  prova a spiegargli: "Da che mondo è mondo, il giornalismo ha sempre fatto il suo mestiere. Grandi artisti (Totò, Sordi, Vasco) sono sempre stati criticati anche pesantemente e sono comunque andati avanti per la loro strada e sono stati amatissimi dal pubblico. Fa parte del gioco. Capisco l'impegno, la passione e l'intento del programma, ma il gradimento è un parametro che è stato eliminato (purtroppo!) da tempo dalla tv. Flop può sembrare offensivo ma si riferisce solo al numero di persone non alla qualità del programma che sicuramente non era spazzatura. Ci vuole più serenità nella vita.."

 

Ecco non resta che augurarsi due cose: che Marco Castoro continui sempre così a fare il suo lavoro con professionalità e che Maurizio Battista ritrovi un po' di serenità. Buona fortuna.

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?