carlo verdelli

VERDELLI D’ITALIA – DOPO LE NUOVE MINACCE DI MORTE, LE ISTITUZIONI E I PARTITI SI STRINGONO ATTORNO AL DIRETTORE DI REPUBBLICA (SOTTO SCORTA) – LA TELEFONATA DI MATTARELLA, I MESSAGGI DI CASELLATI, FICO, CONTE E DEI VARI LEADER POLITICI – SALVINI: “MASSIMA SOLIDARIETÀ UMANA E PROFESSIONALE. RICORDO, PURTROPPO, ANCHE QUELLE CHE HO RICEVUTO IO E SO QUEL CHE SIGNIFICA…”

Concetto Vecchio e Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

Carlo Verdelli

L' ultima minaccia è, se possibile, ancora più inquietante delle precedenti. Mostra lo screenshot della pagina Wikipedia relativa a Carlo Verdelli, manipolata da una mano ignota. Accanto alla data di nascita, è stata inserita quella di morte: 23 aprile 2020. E la sintesi della bio recita: «È stato un giornalista italiano, direttore del quotidiano la Repubblica ». Declinata al passato. E rilanciata su Twitter da un profilo anonimo che, nonostante le segnalazioni, risulta tuttora attivo e vomitante insulti.

 

Istituzioni e partiti si sono subito stretti subito intorno Verdelli. A cominciare dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: tra i primi, una ventina di giorni fa, a telefonare al direttore quando il Viminale decise di assegnargli la scorta. Scandisce il premier Giuseppe Conte: «Rinnovo la più profonda solidarietà, la mia personale vicinanza e il mio sostegno al direttore Verdelli, costretto a temere per la propria vita per il solo fatto di svolgere il proprio mestiere con professionalità e dedizione».

carlo verdelli saluta eugenio scalfari foto di bacco

 

In linea la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati: «Le gravi minacce che Repubblica e il suo direttore continuano a ricevere, perfino in una fase drammatica come quella che l' Italia sta attraversando, sono inaccettabili e indegne di un Paese civile. Vanno isolate e condannate senza appello. Mi auguro che i responsabili vengano individuati e perseguiti dalla giustizia ». Preoccupato il presidente della Camera Roberto Fico: «L' informazione è un bene essenziale. Un pilastro della nostra democrazia. E le minacce ai giornalisti - come quelle rivolte a Verdelli - sono ferite per tutta la comunità. Sono minacce alla libertà di stampa, che vanno condannate con forza, così come tutte le limitazioni al diritto di cronaca e di critica».

michele ainis carlo verdelli foto di bacco

 

Compatta la risposta del centrosinistra. «Siamo e saremo sempre al fianco di Verdelli, di Repubblica e di tutta l' informazione libera», dichiara il segretario del Pd Nicola Zingaretti: «Di fronte a queste minacce vigliacche siamo tutti chiamati a essere ancora più uniti e a vigilare per difendere la libertà di stampa, pilastro della Costituzione e della nostra democrazia. Contro l' odio e la violenza non ci tireremo mai indietro. E non l' avranno vinta. Mai».

 

Anche Matteo Renzi, fra i primi a esprimere vicinanza al direttore, invita a combattere a viso aperto: «Insulti e minacce alla libertà di stampa sono sempre più frequenti perché chi si espone, chi con il suo lavoro e la sua passione fa o dice cose sgradite, è oggetto di attacchi gravissimi. La migliore risposta per tutti è continuare a mettere la faccia e la firma su ciò che si fa». Annota invece Nicola Fratoianni, capo di Sinistra Italiana: «Trovarsi quasi ogni settimana a rinnovare la nostra solidarietà a Verdelli la dice lunga su cosa accade in questo Paese, anche, e forse soprattutto, in un momento come questo. L' odio vigliacco di chi minaccia un uomo e con lui il suo giornale è inaccettabile e pericoloso».

carlo verdelli foto di bacco

 

Un coro di sdegno unanime. Espresso anche da di chi, nel recente passato, ha ingaggiato più di un duello a distanza con il direttore di Repubblica. «Massima solidarietà umana e professionale, violenza e minacce di morte sono sempre da condannare chiunque colpiscano», precisa Matteo Salvini, senza tuttavia risparmiarsi la frecciata: «Ricordo, purtroppo, anche quelle che ho ricevuto io e so quel che significa.

 

carlo verdelli foto di bacco (1)

Gli sono vicino anche nella distanza delle idee politiche (un titolo a tutta pagina "cancellare Salvini" non l' avrei fatto e purtroppo lo ricordo ancora oggi)» conclude il segretario della Lega. Da destra è Giorgia Meloni la prima a twittare contro «il vile atto intimidatorio» e a chiedere che «si faccia subito chiarezza sull' autore di un gesto così ignobile». Mentre il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, avverte: «Le minacce a un giornalista sono un pericolo per tutti perché la libera stampa, il pluralismo di opinioni, il confronto di posizioni anche aspro, è l' essenza di uno stato liberale.

 

Siamo sempre dalla parte della libertà, quindi oggi siamo con Verdelli». Netto Vito Crimi, reggente del M5S: «Gli atti intimidatori sono sempre inaccettabili, a maggior ragione quando colpiscono i giornalisti perché chiamano in causa il valore della libertà di stampa. La divergenza di opinioni e il confronto anche acceso, fanno parte della dialettica democratica e vanno sempre garantiti, ma devono avvenire all' interno di un perimetro fatto di educazione, correttezza e veridicità».

CARLO VERDELLI ROMA NON PERDONAcarlo verdelli foto di bacco (2)carlo verdellicarlo verdelli eugenio scalfari foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)