frank underwood house of cards

VOLETE ENTRARE IN CLIMA ELETTORALE AMERICANO? SE NON STATE PIÙ NELLA PELLE E NON RIUSCITE AD ASPETTARE LE MARATONE NOTTURNE, PRENDETE I POP CORN E GODETEVI QUALCHE CAPOLAVORO DEL CINEMA: SE VI PIACCIONO GLI SCANDALI POTETE RIVEDERE “TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE”, SE PREFERITE UN DOCU-FILM POTETE OPTARE PER “THE WAR ROOM” CHE RACCONTA LA CAMPAGNA DI BILL CLINTON E AL GORE - SE POI NON VOLETE ABBANDONARE IL CLIMA ELETTORALE A STELLE E STRISCE NEMMENO DOPO IL RISULTATO, POTETE INIZIARE “HOUSE OF CARDS E…” - VIDEO

 

Da www.adnkronos.it

 

HOUSE OF CARDS

Oggi, 5 novembre, il popolo americano voterà il suo 47esimo presidente Usa tra la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump: in attesa di scoprire il nome del vincitore, sette film e due serie che esplorano le elezioni Usa spaziando tra generi diversi, dal dramma alla commedia.

 

Si parte da 'Tutti gli uomini del presidente', è uscito al cinema nel 1976, con Dustin Hoffman e Robert Redford nei panni dei giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, autori dell'inchiesta del Washington Post che nel 1974 ha portato allo scandalo Watergate e alle dimissioni di Richard Nixon da presidente degli Stati Uniti. Al suo posto è subentrato l'allora vicepresidente Gerald Ford.

 

tutti gli uomini del presidente

È del 1993 'The War Room', docu-film che racconta la campagna presidenziale statunitense dei democratici Bill Clinton e Al Gore, dalle primarie in New Hampshire alla celebrazione della vittoria a Little Rock, puntando la macchina da presa sul lavoro degli spin doctor James Carville, soprannominato 'The Ragin' Cajun', e George Stephanopoulos. Un altro film su Clinton è 'I colori della vittoria' con John Travolta, Emma Thompson e Kathy Bates. Il film ripercorre il dietro le quinte della sua vittoriosa campagna elettorale del 1992.

 

HOUSE OF CARDS

Quando ancora la presidenza di Barack Obama non era nemmeno nei pensieri degli americani, nel 2003 è uscita al cinema la satira 'Head of State', con cui il comico Chris Rock (sì, proprio lui che ha ricevuto un pugno da Will Smith agli Oscar 2022) ha debuttato alla regia. Non solo regista ma anche protagonista nei panni di Mays Gilliam: un politico sconosciuto e attivista di colore di un quartiere degradato di Washington scelto dal partito dei democratici come candidato alla Casa Bianca con lo scopo di attirare l'interesse delle minoranze etniche.

 

Swing Vote - Un uomo da 300 milioni di voti

È stato il professor John Keating ne 'L'attimo fuggente', Mrs. Doubtfire e Patch Adams ma anche 'l'uomo dell'anno' nell'omonimo film del 2006. Robin Williams qui interpreta il ruolo di Tom Dobbs, un conduttore di un talk show che, in seguito a un'inaspettata richiesta del pubblico, decide di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti. E per farlo fonda un movimento popolare con cui si presenta alle elezioni.

 

Tra i film da (ri)guardare ci sono anche 'Swing Vote - Un uomo da 300 milioni di voti' e 'Le idi di marzo'. Il primo è del 2008 e vede come protagonista Kevin Costner. Interpreta Bud Johnson, un barista apatico, padre single ed eterno perdente. Si trova di colpo sotto i riflettori dell'intera nazione: una serie di eventi fanno sì che il suo solo voto diventi determinante per l'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti. I politici invadono la piccola cittadina di Texico, nel New Mexico, per accaparrarsi il suo voto.

house of cards 12

 

Il secondo, invece, è del 2011 diretto da George Clooney, che lo interpreta al fianco di Ryan Gosling. È ambientato in Ohio durante delle primarie dei democratici per la presidenza degli Stati Uniti. Il film segue un segretario dell'ufficio stampa dei democratici (Gosling) che inizia a lavorare con rigore e devozione per il promettente candidato alle primarie del partito (Clooney). Durante la campagna, però, scopre il lato oscuro della politica tra inganni e corruzione.

 

ryan gosling le idi di marzo

Dal cinema alle serie. Prima fra tutte 'House of Cards'. Sei stagioni, 73 episodi ambientati nell'odierna Washington D.C. Segue le vicende di Frank Underwood, interpretato da Kevin Spacey, un democratico eletto nel quinto distretto congressuale della Carolina del Sud e capogruppo di maggioranza della Camera dei rappresentanti. Dopo essersi visto sottratto il posto di segretario di Stato che il neopresidente gli aveva promesso, Frank dà inizio ad un giro di intrighi per giungere ai vertici del potere americano, aiutato da sua moglie Claire (interpretata da Robin Wright) e dal fidato Doug Stamper (interpretato da Michael Kelly). A caratterizzare questo show è la scelta di rompere la quarta parete: il personaggio di Spacey racconta dei suoi piani oscuri direttamente alla macchina da presa. A seguito delle accuse di molestie sessuali nel 2017, Spacey non ha preso parte all'ultima stagione.

Swing Vote - Un uomo da 300 milioni di voti

 

Intrighi, bugie e personaggi diabolici anche nella serie 'Scandal' con protagonista Kerry Washington. Sette stagione e 124 episodi che seguono Olivia Pope (Washington). Una donna forte, determinata e icona di stile che dedica la sua vita a proteggere l'immagine pubblica e i segreti dell'élite della nazione, dopo aver rinunciato al suo ruolo da direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca. Al centro della storia c'è la tormentata e travolgente relazione amorosa tra Olivia e il presidente Usa (Tony Goldwyn) in cui si intrecciano intrighi, cospirazioni, crisi mondiali, oscure campagne elettorali e scandali (tantissimi).

house of cards 11

marisa tomei ryan gosling le idi di marzo le idi di marzo le idi di marzo 1

house of cards 1house of cards 10

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...