teatro covid

ARRIVANO LE NUOVE REGOLE (MA NON E' UN LIBERI TUTTI) - SI PUO' TORNARE A FARE SHOPPING E ANDARE AL CINEMA, DAL 24 MAGGIO RIAPRIRANNO PALESTRE E PISCINE, MA SONO ANCORA MOLTE LE REGOLE DA RISPETTARE - LE VISITE AI PARENTI E AGLI AMICI E I VIAGGI IN AUTO RESTANO LIMITATI, ANCHE PER CHI HA RICEVUTO LA SECONDA DOSE DEL VACCINO - RESTA L'OBBLIGO DI MASCHERINA, AL CHIUSO COME ALL'APERTO...

Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

 

Shopping Covid

Si può fare shopping e andare al cinema, tornare in palestra e nuotare nelle piscine all'aperto, poi anche al chiuso. Si può andare a cena sotto le stelle e tra una decina di giorni mangiare e bere all'interno dei locali. Si può stare in giro la sera e andare allo stadio. Si può assistere a uno spettacolo teatrale, giocare a calcetto e fare shopping nei centri commerciali. Ma sono ancora molti gli obblighi e i divieti imposti dal nuovo decreto in vigore da ieri anche nelle regioni che si trovano in fascia gialla. Per incontrare parenti e amici, viaggiare in auto, e sbrigare le pratiche non è ancora il tempo di piena libertà.

 

Cinema Covid

E anche per le attività riaperte rimangono numerose regole da rispettare. L'obbligo di mascherina all'aperto e al chiuso rimane anche per chi ha ricevuto la seconda dose del vaccino. Indispensabile per tutti anche mantenere il distanziamento di almeno un metro.

 

Fino al 15 giugno rimane limitato il numero di persone che si possono incontrare nelle case e anche il numero delle visite. È infatti in vigore la norma che consente «lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, nel rispetto dei limiti orari e nel limite di quattro persone oltre a quelle che vi abitano» con la possibilità di farsi accompagnare «dai minorenni e dalle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi».

 

Palestre Covid

Se si va in macchina con persone non conviventi la regola è chiara: «Presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina».

 

L'obbligo di indossare la mascherina «può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina», ma in questo caso «è ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore».

 

Piscina Covid

Chi deve muoversi ma non guida o non ha la macchina può farsi accompagnare soltanto da una persona. Nelle Faq (risposte a domande frequenti) pubblicate dal governo è specificato che «nel caso in cui non si disponga di un mezzo privato ovvero non si abbia la patente di guida o non si sia autosufficienti o si abbia un altro impedimento, è consentito farsi accompagnare da un familiare (preferibilmente convivente) o una persona incaricata di tale trasporto da e verso la propria abitazione, anche tenuto conto dell'esigenza di limitare quanto più possibile l'utilizzo di mezzi pubblici e comunque nel rispetto di quanto previsto per l'utilizzo dei mezzi privati». Se non si è conviventi «entrambi devono indossare un idoneo dispositivo di protezione individuale».

 

Teatro Covid

L'obbligo di smart working previsto fino a quando sarà in vigore lo stato di emergenza limita la presenza negli uffici dei dipendenti pubblici. E dunque «per la pubblica amministrazione le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico, sono prioritariamente garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici con appuntamento telefonico o assistenza virtuale».

 

Auto Covid

Altrimenti «si devono scaglionare gli accessi, anche con la prenotazione degli appuntamenti». Le feste rimangono vietate. Dal 15 giugno si potranno celebrare banchetti dopo le cerimonie civili e religiose, quindi festeggiamenti per matrimoni, cresime, comunioni, ma gli invitati dovranno avere il «green pass», cioè la certificazione per dimostrare di essere stati vaccinati con doppia dose, oppure essere guariti dal Covid-19, oppure aver effettuato un tampone antigenico, molecolare o salivare nelle 48 ore precedenti con esito negativo.

 

Ristorante Covid

Per ora non è previsto di poter tornare in discoteca. Tutti i locali da ballo sono chiusi e nel decreto in vigore fino al 31 luglio non è stata prevista una data di riapertura. Dal 1° giugno si potrà mangiare e cenare all'aperto e al chiuso, ma al tavolo sarà consentito stare massimo in quattro persone, a meno che non si tratti di un nucleo familiare. E quando ci si alza la mascherina va sempre indossata.

 

Si potrà stare a pranzo e a cena fuori, circolare liberamente, ma gli assembramenti rimangono vietati. Non si potrà stare in gruppo, nemmeno all'aperto né fermarsi all'esterno dei locali per consumare cibi o bevande o semplicemente per stare insieme.

 

Dal 24 maggio si torna in palestra, ma bisognerà arrivare già vestiti per l'attività sportiva e potrebbe essere limitato l'uso delle docce.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”