coronavirus - ospedale – terapia intensiva italia

BOLLETTINIAMOCI – OGGI I NUOVI CONTAGI SONO 21.052, MA CON 17MILA TAMPONI IN MENO DI IERI. I MORTI SONO 662 – IL TASSO DI POSITIVITÀ È AL 10,8%, MA L’INCIDENZA DEI CASI RIMANE ALTA, E IL CONTACT TRACING ANCORA È IMPOSSIBILE DA RIATTIVARE..

 

 

Paola Caruso per www.corriere.it

 

CORONAVIRUS - IL BOLLETTINO DEL 5 DICEMBRE 2020

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.709.991 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono +21.052, +1,2% rispetto al giorno prima (ieri erano +24.099), mentre i decessi odierni sono +662, +1,1% (ieri erano +814), per un totale di 59.514 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 896.308: +23.923 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +2,7% (ieri erano +25.576). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 754.169, pari a -3.533 rispetto a ieri, -0,5% (ieri erano -2.280). Diminuiscono ancora gli attuali positivi, perché i guariti odierni, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi. Si tratta di un trend cominciato a fine novembre.

coronavirus ospedale di varese

 

I tamponi sono stati 194.984, ovvero 17.757 in meno rispetto a ieri quando erano stati 212.741. Mentre il tasso di positività è del 10,8%: (l’approssimazione di 10,79%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 10 sono risultati positivi; ieri era dell’11,3%%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.

 

CORONAVIRUS - OSPEDALE

Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di tamponi: sono comunque sopra quota 20 mila per il quarto giorno di fila. Abbiamo lasciato alle spalle le impennate (40 mila casi il 13 novembre con il tasso di positività del 16%) e il rapporto di casi su test scende di poco, passando dall’11,3% al 10,8%. Ma l’incidenza dei casi rimane alta — ha spiegato ieri il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro — e con questi numeri quotidiani è impossibile riattivare il contact tracing. Senza dimenticare i tanti decessi. Massima attenzione fino alle feste: bisogna evitare una terza ondata a gennaio. «Non possiamo permetterci una recrudescenza ulteriore — ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza a SkyTg24 —, non vogliamo vedere i nostri presidi sanitari in una difficoltà assoluta, non vogliamo vedere questo numero purtroppo molto alto di decessi crescere ancora». «La strada per uscire dalla pandemia è lunga», come ha detto il premier Giuseppe Conte.

CORONAVIRUS - OSPEDALE

 

I ricoverati nei reparti Covid ordinari sono 30.158 in totale: i posti letto occupati sono -1.043 rispetto al giorno prima (ieri -572). La variazione negativa (meno posti letto occupati nei reparti ordinari) non indica quante persone nelle ultime 24 ore sono uscite perché guarite o decedute e quante sono entrate in ospedale: sappiamo che ne sono uscite di più di quanti sono stati i possibili nuovi ingressi. È probabile che parte dei decessi si sia verificata nei reparti Covid, causando la decrescita delle degenze. Si tratta di supposizioni perché non abbiamo dati in merito.

 

I malati più gravi in terapia intensiva (TI) sono 3.517: i posti letto occupati in rianimazione sono -50 rispetto al giorno prima (ieri -30), ma sono entrate +192 persone in questo reparto (ieri +201): vuol dire che nelle ultime 24 ore sono usciti dalle TI 242 malati (192 + 50) in quanto migliorati o deceduti.

 

ITALIA Coronavirus

Diminuiscono i decessi, ma sono comunque tanti. Questo dato sarà l’ultimo ad abbassarsi e in modo più lento rispetto agli altri. Nessuna regione ha zero decessi, mentre il maggior numero di morti sono in Lombardia (+111), Veneto (+108), Piemonte (+62), Campania (+55) ed Emilia-Romagna (+52).

 

Qui tutti i bollettini dal 29 febbraio. Qui le ultime notizie della giornata.

 

Il Corriere ha creato una newsletter sul coronavirus. È gratis: ci si iscrive qui.

 

I casi Regione per Regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, mentre la percentuale rappresenta l’incremento rispetto al giorno precedente, calcolata sul totale regionale.

 

Lombardia 426.696 (+3.148, +0,7%; ieri +4.533)

Piemonte 176.519 (+1.456, +0,8%; ieri +2.132)

Campania 163.741 (+1.521, +0,9%; ieri +1.651)

Italia coronavirus

Veneto 161.805 (+3.607, +2,3%; ieri +3.708)

Emilia-Romagna 131.973 (+1.964, +1,5%; ieri +2.143)

Lazio 128.623 (+1.783, +1,4%; ieri +1.831)

Toscana 107.644 (+769, +0,7%; ieri +1.071)

Sicilia 70.467 (+1.240, +1,8%; ieri +1.365)

Puglia 62.552 (+1.884, +3,1%; ieri +1.419)

Liguria 53.475 (+314, +0,6%; ieri +367)

Friuli-Venezia Giulia 34.765 (+755, +2,2%; ieri +1.040)

Marche 31.950 (+418, +1,3%; ieri +492)

Abruzzo 29.980 (+376, +1,3%; ieri +408)

P. A. Bolzano 25.113 (+266, +1,1%; ieri +285)

Umbria 24.910 (+226, +0,9%; ieri +168)

Sardegna 23.893 (+464, +2%; ieri +551)

Calabria 18.197 (+306, +1,7%; ieri +335)

P. A. Trento 16.887 (+226, +1,4%; ieri +255)

Basilicata 8.859 (+131, +1,5%; ieri +142)

Italia, seriate - coronavirus

Valle d’Aosta 6.692 (+46, +0,7%; ieri +27)

Molise 5.250 (+152, +3%; ieri +176)

 

I decessi Regione per Regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei morti totali dall’inizio della pandemia. La variazione indica il numero dei nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

 

Lombardia 22.884 (+111; ieri +147)

Piemonte 6.568 (+62; ieri +54)

Campania 1.958 (+55; ieri +85)

Veneto 4.173 (+108; ieri +83)

Emilia-Romagna 6.074 (+52; ieri +63)

Lazio 2.608 (+32; ieri +62)

Toscana 2.839 (+41; ieri +42)

Sicilia 1.723 (+34; ieri +39)

Puglia 1.688 (+28; ieri +72)

Liguria 2.501 (+27; ieri +25)

Friuli-Venezia Giulia 1.008 (+31; ieri +36)

Marche 1.314 (+9; ieri +7)

Abruzzo 969 (+14; ieri +15)

P. A. Bolzano 572 (+3; ieri +11)

Umbria 451 (+7; ieri +4)

Sardegna 524 (+13; ieri +49)

Calabria 339 (+10; ieri +7)

P. A. Trento 689 (+9; ieri +6)

Basilicata 169 (+8; ieri +3)

Valle d’Aosta 330 (+4; ieri +2)

Molise 133 (+4; ieri +2)

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO