bollettino covid coronavirus

BOLLETTINIAMOCI! - PER ORA I CONTAGI RIMANGONO STABILI: OGGI 81.811 NUOVI CASI (IERI SONO STATI 76.260) E 182 MORTI (IERI 153), CON 545.302 TAMPONI EFFETTUATI E IL TASSO DI POSITIVITÀ AL 15%  - I POSTI LETTO OCCUPATI NEI REPARTI COVID ORDINARI AUMENTANO DI 90 UNITÀ, MENTRE QUELLI IN TERAPIA INTENSIVA SONO 19 IN MENO DI IERI…

Paola Caruso per www.corriere.it

 

bollettino 24 marzo 2022

Sono 81.811 i nuovi casi di Covid in Italia (ieri sono stati 76.260, qui il bollettino). Sale così ad almeno 14.153.098 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 182 (ieri 153), per un totale di 158.436 vittime da febbraio 2020.

 

Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 12.748.859 e 63.553 quelle che sono diventate negative nelle ultime 24 ore (ieri 51.922). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 1.245.803, pari a +18.913rispetto a ieri (+26.283 il giorno prima).

tamponi 2

 

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 545.302, ovvero 31.558 in più rispetto a ieri quando erano stati 513.744. Il tasso di positività è pressoché stabile al 15% (l’approssimazione di 15,00%); ieri era 14,8%, martedì 15% e lunedì 14,9%.

 

Il comportamento della curva è simile a quello dello scorso giovedì: più positivi in 24 ore rispetto al mercoledì ma con un delta piccolo. Il confronto con lo scorso giovedì (17 marzo), quando sono stati registrati +79.895 casi con un tasso del 15,1% mostra che dovremmo essere al plateau o comunque vicini allo stallo del «punto massimo»: perché è vero che oggi ci sono più nuove infezioni di quel giorno, ma con una percentuale simile (15% contro 15,1%). Inoltre, c’è da considerare la stabilità del rapporto di casi su test per il quarto giorno di fila che potrebbe essere un indice di situazione ferma. Significa che la velocità della crescita tende a zero e questo rappresenta il primo passo verso l’inizio della discesa. Ma si capirà meglio più avanti. Si tratta di ipotesi probabilistiche, non di certezze.

curva contagi 24 marzo 2022

 

Ricordiamo che anche un anno fa, nel marzo del 2021, c’è stato un incremento dei positivi dopo la seconda ondata (0ttobre 2020-gennaio 2021) che si è esaurito nell’arco di un mese: già ai primi di aprile del 2021 la curva stava scendendo.

 

Ad avere oltre 9 mila nuovi contagiati sono Lombardia (+9.300 casi) e Lazio (+9.235). Seguono superando quota 8 mila: Campania, Puglia e Veneto.

 

ospedali covid 10

Il sistema sanitario

I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +90(ieri -30), per un totale di 9.029 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono -19 (ieri +11) — si tratta del saldo tra le persone uscite e quelle entrate in TI —, portando il totale dei malati più gravi a 447, con 41 ingressi in rianimazione (ieri 55).

 

Le vittime

Sono 182 le vittime nel bollettino contro le 153 di ieri. La Basilicata e la provincia di Trento hanno zero lutti, mentre il maggior numero di morti è in Lombardia (34).

 

I casi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, suddiviso per regione, riguarda il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore.

Lombardia: +9.300 casi (ieri +9.206)

Veneto: +8.337 casi (ieri +6.287)

Campania: +8.828 casi (ieri +8.093)

Emilia-Romagna: +4.367 casi (ieri +4.295)

Lazio: +9.235 casi (ieri +8.340)

Piemonte: +3.086 casi (ieri +2.820)

Toscana: +5.446 casi (ieri +5.280)

Sicilia: +6.748 casi (ieri +6.481)

Puglia: +8.420 casi (ieri +7.270)

Liguria: +1.564 casi (ieri +1.539)

Marche: +2.821 casi (ieri +2.616)

Friuli Venezia Giulia: +1.240 casi (ieri +1.278)

Abruzzo: +2.352 casi (ieri +2.248)

Calabria: +3.452 casi (ieri +3.322)

Umbria: +1.807 casi (ieri +2.150)

Sardegna: +2.107 casi (ieri +2.225)

P. A. Bolzano: +742 casi (ieri +686)

P. A. Trento: +465 casi (ieri +451)

Basilicata: +1.018 casi (ieri +1.079)

Molise: +414 casi (ieri +524)

Valle d’Aosta: +62 casi (ieri +70)

 

I decessi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per regione, è quello dei morti totali dall’inizio della pandemia. La variazione indica il numero dei nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

 

Lombardia 39.141: +34 decessi (ieri +15)

Veneto 14.087: +13 decessi (ieri +12)

Campania 9.967: +2 decessi (ieri +9)

Emilia-Romagna 16.195: +16 decessi (ieri +8)

Lazio 10.701: +20 decessi (ieri +10)

Piemonte 13.172: +3 decessi (ieri +3)

Toscana 9.405: +19 decessi (ieri +21)

Sicilia 9.936: +18 decessi (ieri +20)

Puglia 7.896: +14 decessi (ieri +7)

Liguria 5.184: +2 decessi (ieri +2)

Marche 3.677: +4 decessi (ieri +1)

Friuli Venezia Giulia 4.893: +9 decessi (ieri +13)

Abruzzo 3.058: +4 decessi (ieri +5)

Calabria 2.257: +11 decessi (ieri +12)

Umbria 1.782: +2 decessi (ieri +2)

Sardegna 2.182: +8 decessi (ieri +7)

P. A. Bolzano 1.439: +1 decesso (ieri +2)

P. A. Trento 1.538: nessun nuovo decesso (ieri +2)

Basilicata 816: nessun nuovo decesso (ieri +2)

Molise 586: +1 decesso (ieri nessun nuovo decesso)

Valle d’Aosta 524: +1 decesso (ieri nessun nuovo decesso)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…