donald trump george floyd derek chauvin

CHI HA CONVINTO TRUMP A SGOMBERARE LA FOLLA DAVANTI ALLA CASA BIANCA PER LA PHOTO-OPPORTUNITY CON LA BIBBIA? PARE SIA STATA UN’IDEA DI IVANKA… – INTANTO SONO STATI ARRESTATI TUTTI I POLIZIOTTI COINVOLTI NELLA MORTE DI GEORGE FLOYD. L’AGENTE DEREK CHAUVIN DOVRÀ RISPONDERE DI OMICIDIO VOLONTARIO NON PREMEDITATO E I TRE COLLEGHI CHE ERANO CON LUI SONO CONSIDERATI COMPLICI – VIDEO

 

 

Flavio Pompetti per “il Messaggero”

 

donald trump alla st. john's church

«Non sono d'accordo sull'uso dell'esercito contro chi protesta, né sull'utilizzo della legge per casi di insurrezione per motivarlo». Il ministro per la Difesa Mark Esper ha annunciato una netta e inaspettata presa di distanza dalla posizione di Donald Trump riguardo alle dimostrazioni in corso.

 

mark esper parla con un militare

Una critica dura, che mal si concilia con la carica di massima fiducia che il presidente gli ha affidato meno di un anno fa, e che ha immediatamente sollevato voci di una sua prossima rimozione dall'incarico, o di sue dimissioni in arrivo. Si parla ora del limitato potere che gli è stato affidato fin dall'inizio, con Mike Pompeo vero arbitro delle decisioni del suo dicastero, e l'insoddisfazione strisciante che lo stesso Trump nutrirebbe da tempo per il suo operato.

 

LA PASSEGGIATA

scontro a lafayette park, washington

La frattura fa seguito al pasticcio consumato lunedì sera, con la passeggiata che ha portato Trump, seguito dal suo stato maggiore avvertito di quello che stava per accadere, ad uscire dalla Casa Bianca, attraversare il parco Lafayette, e sostare per una foto di fronte alla chiesa episcopale di Saint John vandalizzata la notte prima da alcuni dimostranti.

 

manifestazioni in usaJim Mattis

La decisione è stata presa all'ultimo minuto, pare su iniziativa dalla figlia del presidente Ivanka, per riscattare l'onta della temporanea fuga domenica notte nel bunker alla quale Trump ha dovuto sottoporsi in un momento di tensione. Il presidente ha negato che la visita sotterranea fosse legata a motivi di sicurezza, e ha anche tenuto a precisare che l'arma usata dalla polizia per aprirgli la strada verso la chiesa di St. John non era gas lacrimogeno, ma cartucce fumogene e spray urticante.

il discorso di trump contro le proteste

 

Ma l'attacco ai dimostranti pacifici che non ha precedenti per un presidente degli Usa ha finito per vanificare lo stesso pugno di ferro che Trump aveva voluto dimostrare nella gestione della protesta. Anche l'ex capo del Pentagono, James Mattis, ha condannato l'uso dell'esercito contro i manifestanti, definendo «abuso di potere esecutivo» lo sgombero della folla davanti alla Casa Bianca per una «bizzarra photo-op» del commander in chief. E ha invitato a «respingere e a richiamare alle loro responsabilità chi ha cariche e deride la nostra costituzione».

proteste a washington 1

 

La portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany ha ripetuto che Trump farà uso della legge anti insurrezionale del 1807 se necessario, ma l'ipotesi sembra stemperarsi alla luce degli sviluppi più recenti. McEnany rivendica all'intervento deciso del presidente l'improvviso calo della tensione e degli scontri tra polizia e dimostranti che si è registrato la notte tra martedì e mercoledì, quando i sindaci e i governatori di molti stati hanno anticipato l'orario d'inizio del coprifuoco. A New York la polizia ha bloccato l'accesso alle automobili nella parte alta di Manhattan, e la misura ha contribuito sia a ridurre il flusso dei manifestanti, che la possibilità dei male intenzionati a nascondersi tra di loro.

 

LA SCELTA DEL PROCURATORE

mark meadows, bill barr, kared kushner, mark esper e kayleigh meenanyagente di polizia preme il ginocchio sul collo di george floyd minneapolis

Ieri da Minneapolis è poi arrivata la conferma che potrebbe finalmente soddisfare la sete di giustizia della famiglia Floyd e di chi è sceso in piazza a manifestare al suo fianco. Il procuratore generale dello stato del Minnesota Keith Ellison, al quale il governatore Tim Walz aveva appena assegnato il caso, ha elevato l'accusa contro il poliziotto che ha ucciso Floyd bloccandogli la carotide con il ginocchio per quasi nove minuti: Derek Chauvin dovrà ora rispondere di omicidio volontario non premeditato, e i tre agenti che lo accompagnavano saranno arrestati come complici del delitto. La commemorazione di George Floyd in programma oggi partirà con questo viatico.

donald trumpagente di polizia preme il ginocchio sul collo di george floyd minneapolis 2agente di polizia preme il ginocchio sul collo di george floyd minneapolis 1agente di polizia preme il ginocchio sul collo di george floyd minneapolis 5agente di polizia preme il ginocchio sul collo di george floyd minneapolis 4manifestanti a washingtonle proteste e le rivolte dopo la morte di george floydpolizia di houstonarrestato un manifestante vicino alla casa biancaproteste a washingtonil pugno chiuso di donald trumpproteste a washington 3

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)