monsignor perlasca francesca chaouqui alessandro diddi cardinale becciu

COLPO DI SCENA AL PROCESSO CONTRO IL CARDINALE BECCIU - GENEVIEVE CIFERRI, UN’AMICA DEL SUPERTESTIMONE ALBERTO PERLASCA GRANDE ACCUSATORE DEL CARDINALE SARDO, SCRIVE AI PM VATICANI SOSTENENDO CHE E’ STATA FRANCESCA CHAOUQUI A SPINGERE PERLASCA A COLLABORARE CON LA GIUSTIZIA INCHIODANDO BECCIU (ANCHE CON LA REGISTRAZIONE DI UNA CENA AL RISTORANTE “LO SCARPONE”) – SECONDO LA CIFERRI, CHAOUQUI MILLANTAVA UNA STRETTA COLLABORAZIONE CON I PM VATICANI SULLE INDAGINI, COL IL PROMOTORE GIAN PIERO MILANO, CON LA GENDARMERIA E IL PAPA STESSO – “DOMANI”: “O CHAOQUI HA MACCHINATO CONTRO BECCIU ALL’INSAPUTA DI TUTTI GLI INQUIRENTI, OPPURE È INGRANAGGIO DI UNA PARTITA PIÙ GRANDE”

Emiliano Fittipaldi per https://www.editorialedomani.it

 

ALBERTO PERLASCA

«Professor Diddi, sono la dottoressa Genevieve Ciferri. La sodale della famiglia Perlasca e di monsignor Alberto Perlasca. Mi inginocchio davanti a lei e la imploro di aiutare il monsignore, che oggi sotto l’incalzare delle difese ha fatto suo malgrado, la figura del testimone (nel processo contro il cardinale Angelo Becciu, ndr) non credibile...i suggerimenti di quel memoriale a cui oggi Perlasca non ha saputo rispondere in merito a chi li avesse forniti, sono stati suggeriti dalla signora Francesca Immacolata Chaouqui a me, come provenienti da lei professor Diddi».

 

ALESSANDRO DIDDI

Inizia così il messaggio WhatsApp che potrebbe cambiare il corso del processo contro Angelo Becciu e altri imputati che si sta tenendo in Vaticano da qualche mese. Lo manda al promotore di giustizia Alessandro Diddi la misteriosa Ciferri, amica di quello che molti considerano il supertestimone che con le sue confessioni ha dato il la alle accuse formali dei pm del papa contro il cardinale di Pattada.

 

Si tratta come è noto di Alberto Perlasca, per anni braccio destro dell’ex sostituto in segreteria di Stato, che – dopo essere stato anche lui indagato – a fine agosto 2020 scrive un memoriale che contiene accuse gravissime contro il cardinale sardo.

 

FRANCESCA CHAOUQUI E PAPA FRANCESCO

RISTORANTI

Denunce su denari girati alla diocesi di Ozieri che dovevano andare alla cooperativa Spes dei fratelli, sul business della birra di famiglia, sui rapporti con Cecilia Marogna e la società in Slovenia dell’esperta in intelligence accusata di peculato che hanno convinto papa Francesco, prima ancora dell’inizio del processo, a levare a Becciu tutti i diritti cardinalizi.

 

Ora secondo Ciferri i tanti “non so” e “non ricordo” che Perlasca qualche giorno fa ha ripetuto in una difficile udienza agli avvocati del cardinale che domandavano alcune stranezze del memoriale sono dovuti a un fatto specifico: la decisione di Perlasca di cominciare a collaborare con la giustizia vaticana inchiodando Becciu sarebbe stata indotta da terzi.

 

ALBERTO PERLASCA

Cioè dalla Chaouqui, l’ex consigliera della Cosea finita sulle cronache di mezzo mondo per la fuga di notizie di Vatileaks II (anche chi scrive finì a processo) e condannata nel 2017 a un anno, con sospensione della pena. Sarebbe stata lei, dice la Ciferri, a convincere Perlasca a confessare i presunti peccati di Becciu.

E a organizzare una cena tra lo stesso Becciu e Perlasca al ristorante Lo Scarpone nel quale lo stesso Perlasca – su richiesta della Chaouqui che sembra dunque partecipare alle indagini non si capisce bene con quale ruolo – ha registrato il cardinale.

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

 

IL DEPRESSO

Ciferri scrive: «Pur non conoscendola personalmente, per lunghi mesi (nel 2020, ndr) ho intrattenuto con lei un’intensa messaggistica via telefono. Perché lei millantava una stretta collaborazione con lei riguardo alle indagini, col il promotore Gian Piero Milano, la gendarmeria e il Santo Padre stesso. I riscontri che forniva e le informazioni su di lei e gli altri erano così puntuali e dettagliati che non facevo fatica a crederle....mi faceva puntuali domande che credevo venissero da lei, Diddi, e che giravo a Perlasca.

francesca chaouqui foto di bacco

 

Mi diceva pure che lei mi ringraziava per la collaborazione e perfino il papa avrebbe detto: «Per fortuna abbiamo questa cara signora che ci aiuta nelle indagini», Ciferri dice che Perlasca non sapeva che dietro i suggerimenti su come scrivere il memoriale ci fosse la Chaouqui, perché le due donne si erano accordate sul fatto che il misterioso consigliere era un fantomatico «magistrato in pensione».

 

Cecilia Marogna e Becciu

Scrive ancora la donna al pm: «L’incontro tra Becciu e Perlasca il 6 settembre 2020 al ristornate Lo Scarpone fu completamente organizzato e pilotato dalla stessa, passo dopo passo...subito dopo l’incontro lei ne chiede immediatamente una relazione scritta, ed un’audio, mettendo a pretesto che così il professor Milano ne avrebbe potuta avere conoscenza immediata. Monsignor Perlasca diligentemente lo fa, convinto di aver reso un servizio d’informazione a voi inquirenti. Sotto potrà ascoltare gli audio in questione».

 

FRANCESCA CHAOUQUI

Caferri in effetti gira a Diddi messaggi della Chaoqui e alcuni audio di Perlasca, presumibilmente le registrazioni dell’incontro tra lui e il cardinale. Mentre alcuni scambi tra Genoveffa detta Genevieve e la comunicatrice vicina a Matteo Salvini, in cui si discute di come Perlasca dovrà portare con Becciu la conversazione su specifici argomenti, e di come «Perlasca farà “il depresso” da consolare».

 

SCENARI

Non è tutto. Leggendo le carte depositate ieri si scopre che nel marzo di quest’anno anche Perlasca ha deciso di denunciare la Chaouqui, con una lettera ai magistrati in cui si segnala come «la signora all’inizio delle attività di indagine sul mio conto mi inviava via telefono messaggi minatori, sottolineando che ero nelle sue mani, e solo lei poteva salvarmi da carcere certo, facendo chiaramente intendere di poter esercitare influenze sugli inquirenti».

 

ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO

Ora, Caferri decide probabilmente di dare a Diddi nuove informazioni sul memoriale per levarsi un peso che portava da tempo, e per aiutare l’amico in difficoltà con il contro-esame delle difese.

 

Ma è certo che le dichiarazioni sono rilevantissime. I promotori (che sottolineano come il memoriale abbia dato informazioni poi confermate da bonifici e prove documentali) hanno già aperto un fascicolo contro ignoti immaginando manipolazioni e complotti, ma saranno in molti a dovere chiarire se la Chaoqui si è mossa in autonomia nell’operazione Perlasca organizzata per colpire le presunte colpe di Becciu, oppure se è stata consigliata da altri.

Giovanni Angelo Becciu

 

Se davvero avesse rapporti nelle altissime gerarchie o fossero solo, come crede Ciferri, millanterie. Perché delle due l’una: o Chaoqui per motivi ignoti ha macchinato contro Becciu all’insaputa di tutti gli inquirenti, oppure è ingranaggio di una partita più grande. Tutta ancora da raccontare.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?