lady gaga rapimento cani

FERMI TUTTI: I CANI DI LADY GAGA SONO STATI RITROVATI! SONO STATI CONSEGNATI DA UNA DONNA AL COMMISSARIATO DI LOS ANGELES E LA POPSTAR NON HA NEMMENO DOVUTO PAGARE IL RISCATTO DA 500 MILA DOLLARI – NESSUNO PENSA AL POVERO DOG-SITTER RYAN FISCHER TRANNE I SUOI COLLEGHI. I BADANTI DEI CANI DEI VIP DI HOLLYWOOD SONO NEL PANICO DOPO L’AGGUATO – VIDEO

1 – LADY GAGA, RITROVATI I CANI RAPITI: LA CANTANTE AVEVA OFFERTO 500 MILA DOLLARI DI RICOMPENSA

Da www.leggo.it

 

I due bulldog di Lady Gaga sono tornati a casa. Lo riporta Tmz, secondo cui i cani stanno bene e gli autori del rapimento sono ancora latitanti. Koji e Gustav erano stati rapiti dopo che il loro dog walker era stato aggredito e raggiunto da dei colpi di pistola.

 

agguato al dog sitter di lady gaga

Gaga, a Roma per le riprese di un film, aveva offerto 500 mila dollari a chi li avesse ritrovati. I cani sono stati consegnati da una donna a un commissariato di polizia a Los Angeles e stanno bene. La star alla notizia sarebbe esplosa in lacrime di gioia.

 

2 – I CANI RAPITI DI LADY GAGA. UN'AFFAIRE PER L'FBI

Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”

 

Mentre Lady Gaga è a Roma, cercando una sistemazione adeguata per il nuovo film «italiano» di Ridley Scott in cui interpreta la «Vedova Nera» Patrizia Gucci, a Hollywood hanno rapito due dei suoi amatissimi bulldog francesi, ferendo al petto il dog-sitter , Ryan Fischer, che li stava portando a spasso in un'area isolata, lungo Sierra Bonita, non lontano da Sunset Boulevard.

lady gaga con il suo cane

 

L'Fbi sta indagando per escludere che i delinquenti che si sono impadroniti dei due cani avessero un movente politico, per il fatto che aveva cantato all'insediamento del presidente Usa Joe Biden.

 

 La diva idolatrata dalle minoranze discriminate, che ha trasformato le violenze subíte e le cicatrici del passato in applausi, ha offerto una ricompensa di mezzo milione di dollari per poter riabbracciare Gustavo e Koji, così si chiamano.

 

C'era un terzo cane, Miss Asia, che era rimasto con il dog-sitter ed è stato restituito dalla polizia a una guardia del corpo di Lady Gaga, la quale da Roma ha fornito una mail a cui rivolgersi. I malviventi (due, come i maldestri Gaspare e Orazio nel cartoon di Walt Disney La carica dei 101 ) sono scappati a bordo di una berlina bianca.

 

Carla Rocchi, presidente dell'Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa) mette in guardia sul rischio di eventuali emulatori italiani: «Purtroppo, potrebbe avere delle conseguenze, mi auguro di no ma il rischio è che, fiutando un business, potrebbe aprirsi una stagione di rapimenti di animali».

lady gaga a roma

 

Un cucciolo di buon pedigree potrebbe fruttare al venditore circa 10 mila dollari. Ma la polizia di Los Angeles sta lavorando sull'ipotesi probabilmente più realistica di una rapina a mano armata su commissione. Dopo l'incidente, secondo siti americani, si è diffuso il panico tra i dog-sitter dei divi di Hollywood si sarebbero già premuniti dotandosi di spray al pepe ed eliminando le passeggiate dopo il tramonto.

 

Per Lady Gaga, a Roma, era già finita la pace, finendo nel mirino di paparazzi inglesi. La diva sta cercando una residenza in vista delle riprese del film di Ridley Scott. Poco dopo il primo scatto finito in rete, è saltata la sua privacy affidata alla fragile linea di difesa di mascherina e distanziamento.

 

Davanti all'ingresso dell'hotel di via Veneto che la ospita c'è stato un assembramento di fan e fotografi. E in un clic tutti hanno notato che la cantante da bionda platino è diventata castana. Esigenze di copione. Il suo ruolo, come si diceva, è quello di Patrizia Reggiani, mandante dell'omicidio del marito, Maurizio Gucci (nipote del fondatore della storica azienda di moda), rilasciata nel 2017 per buona condotta dopo la condanna a 26 anni di carcere.

lady gaga con i cani koji e gustav

 

Il film ha il titolo fluviale dell'omonimo libro di Gay Forden, sembra preso in prestito da quelli di Lina Wertmuller, un cocktail con tutti gli ingredienti delle sfrenatezze mondane, delle avidità sociali e dei tappeti rosso sangue: The House of Gucci. A sensational story of murder, madness, glamour and greed. Il cast è con tutti pezzi da novanta: Adam Driver (che ha preso il posto di De Niro come erede della dinastia), Al Pacino, Jared Leto.

 

Lady Gaga la ricordiamo fiera del suo nasone («tutti mi hanno chiesto di rifarlo, no signori, mi piace uscire dagli schemi», ci disse), composta nei modi, umile, quasi intimidita per il suo ingresso trionfale nel salotto buono del cinema, tre anni fa alla Mostra di Venezia per il remake di A star is born , nella vita di prima quando ci si poteva parlare e abbracciare.

spari il dog sitter di ryan fischer miss asia il cane di lady gaga lady gaga con i suoi cani koji, miss asia e gustav ryan fischer ryan fischer gustav lady gaga a romalady gaga con i suoi cani koji, miss asia e gustav lady gaga con miss asia lady gaga con i suoi cani lady gaga con i suoi cani nel 2017 i tre cani di lady gaga lady gaga con il padre joe germanotta lady gaga a roma 1la guardia del corpo di lady gaga con il cane miss asiamiss asia lady gaga con il suo cane miss asia rapimento dei cani di lady gagaagguato al dog sitter di lady gaga 2ryan fischer con i cani di lady gaga agguato al dog sitter di lady gaga 3lady gaga per il compleanno del suo cane koji agguato al dog sitter di lady gaga 2koji rapimento dei cani di lady gaga

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)