villa certosa berlusconi

GALEOTTA FU LA FESTA DI FERRAGOSTO A VILLA CERTOSA – SAREBBE STATO UN MEGA PARTY LA CAUSA DEL CONTAGIO DI BERLUSCONI, DELLA NUOVA COMPAGNA E DEI FIGLI - "A VILLA CERTOSA C'ERANO TANTI INVITATI, DIVERSE RAGAZZE E NESSUNA PRECAUZIONE" – MA I PIÙ VICINI ALL’EX PREMIER SMENTISCONO: “NON NE SAPPIAMO NULLA, AL MASSIMO SARÀ STATA UNA CENA” – MARINA FURIBONDA CON BARBARA: "CON ME STAVA BENE. AVREI DOVUTO TRATTENERLO IN PROVENZA"

Da affaritaliani.it

 

villa certosa berlusconi

Sarebbe stata una cena di Ferragosto con tanti invitati a Villa Certosa, la causa del contagio prima dei figli Barbara e Luigi, poi dell’ex premier Silvio Berlusconi con la nuova compagna e deputata forzista Marta Fascina e alla fine pure della sua guardia del corpo. Casa Berlusconi - si legge sul Fatto Quotidiano - si è trasformata in una sorta di focolaio. All’interno del cerchio magico è partita la caccia al responsabile, con tanto di tensioni familiari.

tweet su silvio berlusconi positivo 1

 

C’è chi punta il dito contro Silvio Berlusconi: “Ma se a Ferragosto c’è stata una festa a Villa Certosa con molti invitati ”. E se diverse fonti lo confermano, i più vicini all’ex premier smentiscono: “Non ne sappiamo nulla, al massimo sarà stata una cena”. È la saga di villa Berlusconi, con tanti che ora passano al setaccio tutti gli incontri dell’ex premier nel mese di agosto.

 

Nei giorni successivi Silvio Berlusconi trascorse una giornata ad Angera, sul Lago Maggiore. Non mancarono i selfie . “Si è prestato ad alcune foto con i passanti nei pressi della fontana sul lungolago”, scrive Varesenews.

 

berlusconi villa certosa

Intanto emerge che, come aveva già anticipato Affaritaliani.it lo scorso 23 agosto, il virus dilagato al Billionaire, è stato "portato" la sera dopo all'Anema e Core di Capri dove tutti i super vip molto "free", in termini di precauzioni, si sono diretti allegramente viaggiando sulla stessa barca. A quella serata hanno partecipato anche i figli dell'ex premier, Barbara e Luigi Berlusconi.

villa certosa berlusconi

 

 

LO SFOGO DI MARINA

Valentino Di Giacomo per il Messaggero

 

«Finché è stato con me è stato al riparo da tutto e da tutti, stava bene, avrei dovuto impormi per farlo restare in Provenza con me». Marina Berlusconi primogenita del Cavaliere ha affidato il suo sfogo ad un' amica in una lunga telefonata ieri mattina. Chi è riuscito a parlare con la presidente di Fininvest ha colto l' amarezza, ma pure tanta rabbia nelle sue parole.

 

«Tutti vedono Silvio come l' uomo invincibile, il presidente, il leader di partito si è sfogata Marina ma per me è semplicemente papà come Barbara e Luigi sono miei fratelli». Parole di una figlia che ieri sono risuonate anche nel padiglione Diamante del San Raffaele, dove Berlusconi è ricoverato, e dalla clinica si sono diffuse di voce in voce nel partito.

 

barbara berlusconi a capri

Marina da quattro anni a questa parte ha creato attorno al papà un vero e proprio cordone di sicurezza. È dal 2016 che la primogenita di Berlusconi ha deciso di fare da vero e proprio scudo al papà, da quando l' ex premier nel corso di un comizio accusò un malore che rese poi necessario un intervento chirurgico. Da allora è Marina che da vicino o da lontano sorveglia attentamente sulla salute di Berlusconi affinché il papà non si affatichi e non tenga troppi incontri in agenda come è abituato da sempre a fare.

 

LA FAMIGLIA Marina aveva accompagnato lei stessa il padre in Sardegna proprio per assicurarsi che tutto procedesse per il meglio. La decisione di muoversi dalla Provenza dove da marzo, salvo un breve salto a Milano, sempre per ragioni cliniche, Berlusconi si era ritirato nella villa di Chateauneuf-de-Grasse, ad una trentina di chilometri da Nizza era giunta a ridosso del compleanno di Marina.

 

Una ricorrenza festeggiata a bordo della yacht di famiglia il 10 agosto tra le coste settentrionali della Sardegna e la Corsica. L' idea era di passare le vacanze tra la villa galleggiante e la mega residenza di Villa Certosa: ingressi contingentati e, per incontrare Berlusconi, era necessario presentare l' esito del tampone con esito negativo.

silvio barbara berlusconi

 

L' ex premier aveva acquistato anni fa il suo yacht, il Morning Glory, dal magnate Rupert Murdoch. A bordo erano ammessi, oltre a Berlusconi, la nuova fidanzata, la deputata eletta in Campania, Marta Antonia Fascina, la figlia Marina con il consorte Maurizio Vanadia e i figli, Gabriele e Silvio. È con il passare dei giorni che quel cordone di sicurezza ha forse cominciato ad allentarsi.

 

barbara berlusconi a capri

IL CERCHIO Affari di famiglia, di azienda e affari di partito si concentrano in quell' uomo che ora è di umore nero in un letto d' ospedale. Non vuole il leader di Forza Italia, al pari di Marina, che ora si apra un processo nei confronti dei suoi figli, Barbara e Luigi, anche loro risultati positivi al Covid. Così come non vuole che si getti la croce addosso alla sua nuova fidanzata, Marta Fascina.

silvio berlusconi

 

Anzi viene riferito che ora il Cavaliere è in apprensione più per gli altri che per se stesso. «Attaccavano le persone del suo entourage spiegano ora alcuni parlamentari perché avevano tenuto Berlusconi al riparo da tutti e con l' agenda contingentata anche per ricevere le telefonate.

 

silvio e marina berlusconi

Ora magari qualcuno ne comprenderà i motivi». Poche le persone ammesse ad Arcore, nella storica residenza del Cavaliere: Marta Fascina, Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni, Niccolò Ghedini, Adriano Galliani, Fedele Confalonieri e poi le lunghe telefonate, da Roma, di Gianni Letta. Così aveva chiesto Marina per non mettere sotto stress il fisico del papà. Un cerchio di persone all' interno del quale Berlusconi era protetto e coccolato, ma che è saltato con le vacanze estive e gli appuntamenti dei parlamentari azzurri per la campagna elettorale nelle varie Regioni.

 

suite berlusconisuite berlusconiBARBARA BERLUSCONI A CAPRIberlusconi marta fascina marina 11flavio briatore con silvio berlusconi il 12 agostoberlusconi marta fascina marina 5marina berlusconi 1berlusconi marta fascina marina 6IL MORNING GLORY DI BERLUSCONI

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…