maddalena g8

ITALIA SPRECONA – GIAN ANTONIO STELLA SULLE OPERE COSTRUITE PER IL G8 DEL 2009 A LA MADDALENA E MAI USATE – "STRUTTURE PORTUALI, IL CENTRO CONGRESSI DI BOERI, LA DARSENA TURISTICA, LE PROVVEDITORIE MARINE. TUTTO RUGGINE - PEGGIO ANCORA È QUANTO STA SOTTO, SUI FONDALI: LIQUAMI ABBANDONATI DAI MILITARI AMERICANI E ITALIANI, DEL TUTTO INDIFFERENTI PER DECENNI AL TEMA DEI VELENI TOSSICI - I LAVORI SONO COSTATI PIÙ DI 400 MILIONI, E TUTTA L'AREA INTERESSATA È TUTTORA INUTILIZZABILE.."

Gian Antonio Stella per il Corriere della Sera

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 10

«La Maddalena (A Madalena in gallurese, Sa Madalena in sardo) è un comune italiano di 10.635 abitanti della provincia di Sassari costituito dall'arcipelago di La Maddalena facente parte dell'omonimo parco...». Ma come, chiederete, ci vuoi leggere Wikipedia? No, ma siccome Christian Solinas, da quando è governatore e Commissario Straordinario non ha trovato un minuto in tre anni e mezzo per andare a vedere in quali condizioni disastrose versano le opere millenaristiche costruite per il G8 del 2009 e mai (mai!) usate vale la pena di partire dall'inizio.

strutture costruite per il g8 a la maddalena 11

 

Meglio: dalla fine. L'indecoroso cadavere del grande hotel di lusso ricavato dall'ex ospedale militare sulla strada litoranea più trafficata, un cinque stelle senza una spiaggia, senza un giardino, senza un albero, senza una piscina, senza una spa, costato oltre 91 milioni di euro attuali (902.970 euro per ognuna delle 101 camere: mai arredate!), giace abbandonato dietro un'alta palizzata carceraria.

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 9

Pavimentazione sgretolata, erbacce, piante e alberelli che sbucano ovunque. Unico segno di vita il militare di turno addetto a fermare eventuali curiosi che, non sia mai!, potrebbero fare foto imbarazzanti. Per capirci: se anche esistessero aspiranti ospiti e occupassero mediamente 70 camere al giorno pagando 200 euro a notte per 100 giorni l'anno (magari!) le spese rientrerebbero in 65 anni. Ammesso che chef, camerieri, sommelier e così via lavorassero gratuitamente. E il cibo e i vini arrivassero da Babbo Natale... Un investimento demenziale. Tant' è che non c'è un solo albergatore, in tanti anni, che si sia sognato di fare un'offerta. Marameo!

strutture costruite per il g8 a la maddalena 8

 

Per non dire del resto. A partire dall'avveniristico centro congressi progettato da Stefano Boeri e proiettato come un immenso sperone luccicante sull'acqua, bellissimo il giorno dell'apertura-risarcimento ai visitatori, a metà settembre 2009 (dopo il G8 spostato all'Aquila), per la presentazione delle Louis Vuitton series ma oggi irriconoscibile per la facciata «ventilata con esagoni di vetro» via via sbrindellata e spazzata via dal vento e dalla sciatteria d'una manutenzione vergognosamente mai fatta. 

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 7

Così come da anni, dopo una stagione di apertura ai tempi in cui tutto l'insieme era stato affidato a Emma Marcegaglia (poi rimborsata con 21 milioni di euro per «mancato guadagno» visto che le acque non erano state bonificate) non c'è la minima cura per l'hotel Porto Arsenale (detto ironicamente «Hotel Obama» perché lì doveva andare) oggi abbandonato a se stesso senza che un'anima pia abbia un po' di pietà e butti un po' di acqua alle piante maestose annientate da siccità e menefreghismo. 

 

E lo stesso vale per tutte le altre strutture portuali, ricettive, formative e convegnistiche che dovevano «trasformare l'Arsenale della Maddalena in uno dei principali poli marittimi del Mediterraneo occidentale». La darsena turistica, le Provveditorie Marine, lo «Stecco» di alloggi per gli ospiti... Tutto ruggine.

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 6

Scalcinato. Corroso. Assediato dalle sterpaglie... E questo è quello che si vede! Peggio ancora è quanto sta sotto, sui fondali. Lo spiegava anni fa, in un servizio di Fabrizio Gatti e Lirio Abbate, un tecnico che lavorava agli scavi: «Più scavavi nel fondale, più trovavi fanghi contaminati. La benna tirava su melma densa come cioccolata e nera come pece. Erano sicuramente idrocarburi pesanti. Hanno deciso di lasciarli lì perché senza la costruzione di una diga ermetica, avrebbero inquinato l'arcipelago». Liquami abbandonati dai militari americani e italiani, del tutto indifferenti per decenni al tema dei veleni tossici. 

 

E così melmosi che «là sotto» gli stessi sommozzatori addetti alla sicurezza non avrebbero mai potuto offrire certezze. Al punto che Silvio Berlusconi, fino ad allora duro con i giornalisti che «scrivevano notizie non vere» sui ritardi e così ottimista da invitare al G8 Gheddafi «a parlare dell'Africa al mondo intero», decise alla fine di aprile del 2009 di usare la faccenda come scusa per spiegare come mai, di colpo, aveva spostato il summit all'Aquila: «C'erano preoccupazioni per il sistema di sicurezza». 

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 5

Dopo di che spiegò che certo, forse quella della Maddalena «sarebbe stata una sede eccessivamente lussuosa, non in sintonia col momento che attraversiamo globalmente», ma «i lavori continueranno e arriveranno al completamento assoluto e totale» e questo «più importante centro di attrazione del Mediterraneo» accoglierà «almeno otto grandi manifestazioni all'anno». Sì, ciao...

 

Sia chiaro: addossare il fallimento del progetto al solo Cavaliere o ai suoi collaboratori non sarebbe giusto. Forse fu un errore la stessa scelta iniziale di Romano Prodi e dell'allora governatore sardo Renato Soru, attaccati un po' da tutti, dai forzisti agli indipendentisti fino ai no global, convinti che la decisione fosse stata presa non per amore dell'isola ma per isolare i black block dopo il G8 di Genova.

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 2

Certo non sono stati all'altezza della sfida i diversi premier e i vari governatori di destra e di sinistra e così i sindaci e i partiti e le burocrazie alternatisi negli anni. Fatto è che dal momento dell'annuncio dell'opzione Maddalena, 14 giugno 2007, sono passati oltre quindici anni. E i lavori già costati più o meno ufficialmente 328 milioni, pari a 402 milioni di euro di oggi (ammesso che dai e dai i costi veri non siano addirittura più alti, come temono molti dei più combattivi avversari dell'enorme spreco di risorse, come Pierfranco Zanchetta, già assessore provinciale all'ambiente e deputato regionale) non sono ancora finiti. 

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 4

E dopo tanti scandali, processi, silenzi, condanne, assoluzioni, promesse, inchieste della Corte dei Conti, reportage e polemiche d'ogni genere, tira un'aria sempre meno ottimista. Tanto più che le bonifiche, già spacciate per eseguite da Berlusconi («è stata fatta la più grande bonifica ambientale mai fatta in Italia», Ansa 4/12/08) devono ancora essere effettuate sul serio e tutta l'area interessata è di fatto tuttora inutilizzabile. Peggio: dopo essere sbarcato per un tour elettorale poco prima di diventare governatore, il sardo-leghista Christian Solinas non risulta essere più tornato alla Maddalena. 

 

Di più: nonostante sia stato scelto e confermato come Commissario Straordinario per le Bonifiche da quattro governi (Gentiloni, Conte giallo-verde, Conte giallo-rosso e Draghi), nello stesso archivio regionale Ansa dove spicca per oltre tremila citazioni, si trovano solo suoi sparuti accenni. Tra i quali, più di due anni fa, questo: «Come Commissario ma ancor più come presidente della Regione ho ritenuto doveroso, dopo anni di ritardi, imprimere un'accelerazione decisiva...».

 

strutture costruite per il g8 a la maddalena 1

 Sinceramente: chi l'ha vista? Fatto sta che a un certo punto, informato sul degrado delle opere destinate al G8, lo stesso governo Draghi è intervenuto con un decreto che dava a Solinas tre milioni e mezzo l'anno per il 2022, 2023 e 2024 «per la manutenzione straordinaria» del patrimonio sempre più degradato e assegnava alla sua struttura commissariale una pattuglia composta da un dirigente e tre funzionari che si dedicassero espressamente al problema. Troppo poco? Forse. Era comunque un segnale di attenzione. Sono passati più di sei mesi. Silenzio. Totale. E non sono stati fatti neppure i bandi...

GIAN ANTONIO STELLA

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...