mario draghi luciana lamorgese corteo cortei manifestazioni green pass no

“NON PUÒ PASSARE L’IDEA CHE QUATTRO FACINOROSI TENGANO IN SCACCO LE ISTITUZIONI” - MARIO DRAGHI È INFURIATO PER LE VIOLENZE DI SABATO: IL DISPOSITIVO DI SICUREZZA MESSO A PUNTO SABATO PREVEDEVA CHE I PARTECIPANTI POTESSERO ESSERE AL MASSIMO TREMILA E INVECE ERANO PIÙ DEL TRIPLO - PERCHÉ MOLTI OBIETTIVI SENSIBILI, COME LA SEDE DELLA CGIL, SONO RIMASTI SCOPERTI NONOSTANTE LE INTENZIONI DEI LEADER DI FORZA NUOVA FOSSERO CHIARISSIME? - VERIFICHE E RISPETTO DELLE REGOLE: IL GOVERNO VALUTA LA STRETTA SUI CORTEI

 

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 3

 

Le immagini ritenute intollerabili sono quelle dei manifestanti che sabato sera a Roma assaltano il portone della Cgil, entrano negli uffici e poi si mostrano nei video trasmessi via social. Si vantano per la conquista, rivendicano di aver portato a termine l'attacco. Istantanee di una giornata nera che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto stigmatizzare in maniera netta. Perché «non può passare l'idea che quattro facinorosi tengano in scacco le istituzioni».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 1

La linea è tracciata: adesso la strategia deve cambiare, il sistema di prevenzione - questa la posizione di Palazzo Chigi - deve essere più incisivo e attento. Il via libera alle manifestazioni dovrà arrivare dopo una valutazione rigorosa dei rischi, limitando al massimo i cortei. Nessuna limitazione a chi vuole esprimere dissenso, ma le regole dovranno impedire che la situazione degeneri, «dimostrare che lo Stato c'è e interviene per contrastare i violenti, per stroncare gli estremismi e le iniziative di chi mira a creare tensione e instabilità».

luciana lamorgese foto di bacco (2)

 

Il presidente del Consiglio ha parlato in queste ore con la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, con il sottosegretario delegato Franco Gabrielli, con i collaboratori più stretti. Nessuno ha potuto negare gli errori e le sottovalutazioni. Perché il dispositivo di sicurezza messo a punto in vista della manifestazione di sabato in piazza del Popolo a Roma prevedeva che i partecipanti potessero essere al massimo tremila e invece le forze dell'ordine si sono trovate a fronteggiare oltre diecimila persone, e centinaia di loro sono sfuggite al controllo.

mario draghi.

 

Ma anche perché molti «obiettivi sensibili» sono rimasti scoperti, nessuno ha evidentemente ritenuto indispensabile proteggere le sedi sindacali con i mezzi blindati nonostante il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino avesse detto di voler arrivare proprio alla Cgil e minacciato dal palco: «Stasera ci prendiamo Roma».

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 4

 

Come è possibile - ci si chiede a Palazzo Chigi - che non siano state intercettate le intenzioni dei leader di Forza Nuova, degli estremisti di CasaPound che partecipavano alla manifestazione, quelle dei cittadini no vax e no green pass che, richiamati attraverso i social network, hanno voluto esprimere la propria rabbia partecipando all'incursione squadrista alla Cgil e al tentativo di arrivare fino alla sede del governo oppure a Montecitorio. I prossimi giorni si annunciano difficili per la gestione dell'ordine pubblico.

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 12

Oggi i sindacati di base saranno in piazza per uno sciopero generale, altre mobilitazioni di no vax sono state programmate e annunciate attraverso i social network e i messaggi spediti con Telegram. Venerdì 15 ottobre scatta l'obbligo di green pass per tutti i lavoratori, la protesta potrebbe coinvolgere numerose città. Ecco perché il capo della polizia Lamberto Giannini ha già sensibilizzato - come ormai accade quasi quotidianamente - le questure «alla massima attenzione di tutte quelle aree di malcontento» che potrebbero pianificare azioni eclat anti, ma anche aggregare personaggi che mirano a fomentare le paure e le contestazioni dei cittadini.

 

GIULIANO CASTELLINO

E la ministra Lamorgese ha convocato per mercoledì un comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza che servirà ad analizzare che cosa non ha funzionato sabato, ma soprattutto a fornire indicazioni per evitare che si ripetano situazioni analoghe alle forze dell'ordine e agli apparati di intelligence che hanno tra i compiti primari il monitoraggio degli ambienti più pericolosi per la sicurezza nazionale e la possibilità di portarli a termine con strumenti adeguati.

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 5

Durante la fase acuta della pandemia erano stati vietati i cortei e consentiti soltanto i sit-in all'aperto con mascherine e distanziamento, comunque in casi davvero particolari. Adesso che la situazione sanitaria sembra uscita dalla crisi grave si era deciso di accogliere alcune richieste di svolgimento dei cortei. Un «allentamento» che si è deciso di rivedere drasticamente.

 

E anche le autorizzazioni alle manifestazioni statiche potranno essere rilasciate soltanto con garanzie reali di rispetto delle regole da parte degli organizzatori. Si dovrà valutare se il luogo richiesto sia adeguato, se ci siano possibili vie di fuga in caso di scontri e possibilità di presidiare le vie limitrofe in modo da impedire a chi protesta in maniera violenta di andare altrove.

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 13

 

E, sempre, dovrà essere stilata la lista dei luoghi che potrebbero essere presi di mira da chi protesta, predisponendo un cordone di protezione. Se si riterrà che non ci siano le condizioni per garantire la sicurezza, la manifestazione dovrà essere vietata impedendo in ogni modo a chi ha presentato richiesta di riuscire comunque a scendere in piazza .

ROBERTO FIORE E GIULIANO CASTELLINOroma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 8roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 15roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 11assalto no green pass e no vax al pronto soccorso policlinico umberto Iroma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 9roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 14roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 10roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 6roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 7

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO