mattarella csm

“UN’ALTA CORTE ESTERNA AL CSM PER GIUDICARE I PM? IL CSM E IL COLLE SI OPPORRANNO…” – FRANK CIMINI SULLA PROPOSTA VIOLANTE-PECORELLA: "LA MIA IMPRESSIONE È CHE ANCHE QUESTA VOLTA NON SUCCEDERÀ NIENTE. IL CSM È CONVINTO CHE FATTO FUORI PALAMARA SI È RISOLTO TUTTO, INVECE NON È COSÌ, E MATTARELLA CONTINUA A STARE ZITTO, FAVORITO DAL FATTO CHE IL SUO MANDATO STA PER FINIRE…"

mattarella csm

Ogni tanto fa capolino l’idea di un’Alta Corte di giustizia esterna al Csm che possa esercitare la giurisdizione disciplinare su tutti i magistrati. Una proposta che finalmente interromperebbe quel nucleo di potere che la magistratura si è auto-attribuita dai tempi di Mani Pulite, che l’ha resa intoccabile, nascondendo e censurando scandali gravissimi, come abbiamo visto negli ultimi tempi.

 

FRANK CIMINI

La proposta è stata rilanciata durante il recente Forum Ambrosetti da chi già ne aveva parlato in passato, Luciano Violante, ex magistrato ed ex politico, e raccolta da un altro personaggio che l’aveva anche lui sostenuta e ancora la sostiene, l’avvocato ed ex parlamentare Gaetano Pecorella. “Il problema” ci ha detto in questa intervista Frank Ciminigiornalista già al ManifestoMattinoAgcom, Tmnews e attualmente autore del blog giustiziami.it, “è che anche questa volta come nelle precedenti cadrà nel nulla. La magistratura farà subito il solito muro di gomma, e difficilmente si troveranno i numeri come anche la volontà del Parlamento di fare riforme che incidano sui poteri che la magistratura si è ricavata con la complicità della politica stessa”.

mattarella

 

Si torna a parlare di un’Alta Corte di giustizia che eserciti la giurisdizione disciplinare sui magistrati. Che ne pensi?

Non è una cosa nuova, è già stata proposta altre volte. Ritengo, come le altre volte, che sia una buona proposta, un’idea necessaria, però si continua a far finta di non capire.

 

Che cosa?

Che prima di tutto, prima di ogni riforma, c’è un problema di mentalità, di cultura giuridica e politica. Purtroppo non mi sembra ci siano le condizioni perché l’idea vada in porto, perché la magistratura ogni volta che si parla di cambiare qualcosa diventa subito un muro di gomma.

 

II pg di Palermo, Scarpinato, ha già parlato di “un assalto finale della politica per riavere le mani libere”.

Scarpinato e Gratteri dicono cose preoccupanti.

 

C’è la paura di una certa magistratura, che dai tempi di Mani Pulite si è attribuita un potere indefinito, che questo potere possa venir messo in discussione?

frank cimini -foto di Giovanni Tagliavini

Sì, hanno paura, ma il problema è che difficilmente si trovano i numeri, ma anche la volontà del Parlamento di fare riforme che incidano sui poteri che la magistratura si è ricavata con la complicità della politica. Questo non lo dobbiamo mai dimenticare: la politica ha fatto una serie di autogol, uno dietro l’altro. Sono quarant’anni che la politica fa autogol.

 

Quindi? Non se ne farà niente?

Ogni tanto si avanza qualche proposta per rimediare, ma il problema è che non si riesce a concludere un cambiamento reale, perché la situazione ormai si è incancrenita. Ci sarebbe bisogno di una nuova mentalità da parte della magistratura, che sì non è completamente unita e omogenea al suo interno, ma è anche vero che chi dà le carte per conto della magistratura è quella parte di magistratura associata che ha sempre fatto politica. C’è una incapacità del resto della magistratura di ribellarsi a questa leadership e anche i politici sono ricattabili.

SERGIO MATTARELLA A VENTOTENE

 

Ma non c’è una nuova generazione di magistrati cresciuta al di fuori di Mani Pulite che possa prendere il posto di questa magistratura incancrenita?

È qualcosa di cui bisognerebbe parlare più avanti, fra un po’ di tempo. Adesso personalmente non vedo una nuova generazione. Anche la ribellione a Milano che ha impedito il trasferimento di Storari ritengo vada letta come un documento contro il procuratore Greco per lo scontento con cui aveva gestito l’ufficio, più che qualcosa in difesa di Storari. C’è sempre dietro qualcosa fatto di ripicche e vendette, anche se in questo caso si può dire che erano giustificate, perché Greco si è rivelato un flop. Più che mostrare solidarietà hanno colto la palla al balzo per dare un colpo finale all’immagine di Greco alla vigilia del suo pensionamento.

 

Tornando all’idea di un’Alta Corte di giustizia indipendente, si parla di escludere i magistrati e affidarla a personaggi esterni, più tecnici. Che ne dici?

luca palamara al csm 1

Teniamo presente che nessuno viene da un altro pianeta, sia giuristi che docenti universitari, nessuno è super partes. Ripeto, la proposta è buona, ma di difficile realizzazione. Trovare le persone è un problema, perché sarebbe un muro contro muro anche lì.  La mia impressione è che anche questa volta non succederà niente. Il Csm è convinto che fatto fuori Palamara si è risolto tutto, invece non è così, con un Presidente che continua a stare zitto, favorito dal fatto che il suo mandato sta per finire.

 

Ma di cosa ha paura Mattarella per giustificare il suo silenzio assordante?

Non ha paura di qualcosa per sé, lui non vuole metterci le mani, il suo comportamento è sempre stato questo. È vero che non ha il potere di sciogliere il Csm, ma poteva indurre la maggior parte dei componenti a dimettersi, eppure non l’ha fatto. Non ha usato poteri che non ha, però ci sono poteri non reali che poteva utilizzare per cercare di voltare pagina. In fondo Mattarella pensa di passare la palla al suo successore quando crede che ci saranno nuovi equilibri. Ma se fanno tutti così, rimandando le decisioni ai posteri, non se ne esce. Non ha fatto neanche quel poco che poteva fare e si va avanti così.

 

luca palamara al csmluciano violante

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...