dairo antonio usuga

“SUCCESSO PARAGONABILE SOLO ALLA CADUTA DI ESCOBAR” - È STATO CATTURATO IL TRAFFICANTE DI DROGA PIÙ RICERCATO DELLA COLOMBIA, DAIRO ANTONIO USUGA, NOTO COME “OTONIEL”, LEADER DEL CLAN DEL GOLFO – RICERCATO DA ALMENO SEI ANNI, IL 49ENNE DEVE RISPONDERE IN 120 PROCESSI DI DIVERSI REATI CHE VANNO DALL’OMICIDIO PLURIMO ALL’ESPORTAZIONE DI TONNELLATE DI COCAINA VERSO USA ED EUROPA - IL PRESIDENTE IVAN DUQUE ESULTA: “IL COLPO PIÙ DURO INFERTO AL TRAFFICO DI DROGA IN QUESTO SECOLO…” - VIDEO

Da "www.leggo.it"

 

dairo antonio usuga 1

Giorno storico per la lotta al narcotraffico in Colombia. Il trafficante di droga più ricercato del Paese, Dairo Antonio Usuga, noto come «Otoniel», è stato catturato, ha reso noto il governo colombiano: Usuga è il leader del Clan del Golfo, la banda di narcos più potente della Colombia. «Un ringraziamento speciale alle forze di sicurezza (...) per la cattura (...) di Dairo Antonio Usuga, alias 'Otoniel', alto leader del Clan del Golfo», ha dichiarato su Twitter Emilio Archila, consigliere del presidente Ivan Duque.

dairo antonio usuga 3

 

Ricercato da almeno sei anni, il boss, che ha 49 anni, deve rispondere in 120 processi dei più diversi reati, fra cui omicidi plurimi e l'esportazione verso il Centro America, gli Stati Uniti e l'Europa di molte tonnellate di cocaina proveniente dalla regione di Uraba del dipartimento di Antioquia. L'emittente colombiana W Radiò di Bogotà ricorda che sulla testa di Usuga pendeva una taglia fino a cinque milioni di dollari posta dal governo degli Stati Uniti. 

 

«Colpo del secolo, come Escobar»

L'arresto di Dario Antonio Usuga «è il colpo più duro che è stato inferto al traffico di droga in questo secolo nel nostro Paese, un successo paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar», afferma il presidente colombiano Ivan Duque su twitter, rivelando anche alcuni dettagli sulla sua cattura. Il narcotrafficante è stato catturato a Necocli, nel nord-ovest del Paese, vicino al confine con Panama. È stata «la più grande spedizione nella giungla mai realizzata nella storia militare del nostro Paese», ha affermato Duque, con l'aiuto di mezzi e intelligence Usa e britanniche.

dairo antonio usuga 4

 

La polizia colombiana ha effettuato «un'importante operazione satellitare con agenzie degli Stati Uniti e del Regno Unito», ha spiegato in una conferenza stampa il direttore delle forze di polizia, il generale Jorge Vargas. L'operazione, durante la quale è stato ucciso un agente di polizia, ha mobilitato circa 500 membri delle forze di sicurezza, supportati da 22 elicotteri, ha detto.

 

dairo antonio usuga 2

'Otoniel' è stato poi trasferito, ieri sera, a Bogotà in aereo, dove è stato condotto a una stazione di polizia sotto una stretta scorta. Incriminato dalla giustizia americana nel 2009, Usuga è al centro di una procedura di estradizione presso il tribunale del distretto meridionale di New York. «Ci sono ordini di estradizione per questo criminale e lavoreremo con le autorità per raggiungere anche questo obiettivo», ha commentato il presidente Duque a questo proposito.

Cos'è il Clan del Golfo e chi è Usuga

 

Il Clan del Golfo, capeggiato dal narcotrafficante, era formato da ex membri di gruppi paramilitari che fino agli anni 2010 hanno condotto una feroce lotta contro la guerriglia di sinistra. Il governo colombiano accusa il Clan del Golfo di essere uno dei responsabili della peggiore ondata di violenza che scuote il Paese dalla firma dell'accordo di pace nel 2016 con i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC).

dairo antonio usuga 5

 

Nel 2017, Otoniel ha annunciato la sua intenzione di raggiungere un accordo per andare davanti alla giustizia. Il governo ha risposto schierando 1.000 soldati per dargli la caccia. Secondo la polizia, il narcotrafficante si nascondeva nella giungla, nella regione di Uraba, dove è nato, e non usava il telefono, affidandosi ai corrieri per comunicare.

dairo antonio usuga 6

 

Era diventato il leader del Clan del Golfo dopo la morte del fratello Juan de Dios, detto 'Giovanni', durante gli scontri con la polizia nel 2012. Imbracciate le armi all'età di 18 anni come guerrigliero nell'Esercito Popolare di Liberazione (EPL), gruppo marxista smobilitato nel 1991, aveva deposto le armi, per poi tornare a combattere nei gruppi paramilitari di estrema destra. 

ivan duqueIVAN DUQUE

dairo antonio usuga 8dairo antonio usuga 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...