MA CI PRENDETE PER CULO? - AUTOSTRADE VUOLE RICOSTRUIRE IL PONTE E AD AIUTARE GENOVA COME SE IL CROLLO FOSSE SUA RESPONSABILITÀ, MA POI DEVE NEGARE OGNI RESPONSABILITÀ PER OPPORSI ALLA REVOCA DELLA CONCESSIONE - L’AD CASTELLUCCI DICE DI VOLER COLLABORARE CON LA MAGISTRATURA MA INTANTO HA ASSOLDATO LA PIÙ AUTOREVOLE PENALISTA ITALIANA, PAOLA SEVERINO, PER DIFENDERSI IN OGNI MODO DALL'INEVITABILE PROCESSO - IL GRUPPO INIZIA A COSTRUIRE UNA VERSIONE DELLA TRAGEDIA CHE LA ESENTI DA OGNI RESPONSABILITÀ. ECCO COME

Condividi questo articolo


Stefano Feltri per il “Fatto quotidiano”

 

L'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Gianni Castellucci , parla per la prima volta dopo il crollo del ponte Morandi di Genova della cui gestione era responsabile e offre un numero: 500 milioni di euro.

 

GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI

Soldi che Autostrade promette di attingere dal proprio bilancio senza farseli rimborsare in nuovi pedaggi (chissà se il 2018 si chiuderà davvero senza chiedere l' abituale rincaro di Natale al ministero dei Trasporti) e che serviranno per varie cose: sgomberare l' area, abbattere il troncone rimasto del Morandi, ricostruire in otto mesi un nuovo ponte in acciaio, risarcire le famiglie delle vittime, trovare una nuova casa agli sfollati, fare sconti già da lunedì sui tratti autostradali intorno a Genova ancora aperti, costruire una serie di opere accessorie per facilitare l' accesso al porto. "Soffriamo insieme alle vittime, possiamo e dobbiamo dare di più alla città di Genova", dice Castellucci ai giornalisti convocati all' Nh Hotel.

 

I RISARCIMENTI

GIOVANNI CASTELLUCCI GIOVANNI CASTELLUCCI

Sono tanti o pochi 500 milioni? È la metà dell'utile da un miliardo che Autostrade ha realizzato nel solo 2017. Ma è un terzo di quel miliardo e mezzo di investimenti che, come ha rivelato Fabio Pavesi sul Fatto, Autostrade si è fatta rimborsare con i pedaggi ma non ha fatto negli ultimi otto anni.

 

E le vittime fanno bene a non aspettarsi grandi cifre: Castellucci e altri dirigenti di Autostrade sono sotto processo ad Avellino per omicidio colposo nel più grave incidente della storia d' Italia (40 persone nel 2013), un bus è uscito di strada e il guard rail di Autostrade non ha tenuto come avrebbe dovuto. Giuseppe Bruno , presidente dell' associazione dei familiari delle vittime, ha raccontato al Mattino che "gli avvocati di Autostrade mi proposero un risarcimento da 30mila euro" perché non si costituisse parte civile. Lui ha rifiutato. Il vicepremier Luigi Di Maio ( M5S ) risponde subito a Castellucci: "Lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto".

BENETTON E IL CROLLO DEL PONTE - LO STAFF DI DIFESA BENETTON E IL CROLLO DEL PONTE - LO STAFF DI DIFESA

 

LE CAUSE

"I ponti della nostra rete sono sicuri, ciò premesso ho chiesto a tutti i nostri tecnici di fare una analisi critica di tutto quello che abbiamo, è il momento di spendere un eccesso di cautela". Il messaggio di Castellucci vorrebbe essere rassicurante, ma l'effetto viene neutralizzato dalla diagnosi ancora aperta su quanto accaduto a Genova. Perché il ponte è crollato?

 

"Non ho molto a aggiungere a quello che è stato detto, tutte le relazioni di cui sono a conoscenza davano uno stato di salute buono del ponte, sapere cos' è successo è la nostra priorità". E ancora: "La responsabilità del crollo deve essere accertata".

 

Autostrade si impegna a ricostruire il ponte e ad aiutare Genova come se il crollo fosse sua responsabilità, ma poi deve negare ogni responsabilità per opporsi al governo Conte che vuole revocarle la concessione a gestire 3000 chilometri di corsie a pedaggio.

 

GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI

Castellucci dice di voler collaborare con la magistratura, ma intanto ha assoldato la più autorevole penalista italiana, Paola Severino , ex ministro della Giustizia specializzata in grandi aziende (tipo Eni), per difendersi in ogni modo dall' inevitabile processo che prima o poi si aprirà. Per affrontare il governo Conte, invece, Castellucci ha coinvolto lo studio Orrigoni & Partners e dovrebbe affidarsi anche a Luisa Torchia , giurista amministrativa di peso, a lungo collaboratrice dei governi Prodi.

 

LA LORO VERSIONE

Castellucci è molto misurato, ma si capisce che Austostrade sta inziando a costruire una versione della tragedia che la esenti da ogni responsabilità:

paola severino paola severino

 

1) Il ponte non l' hanno costruito loro, se lo sono trovati, e "c' è molta letteratura sugli effetti delle vibrazioni". Tradotto: c' erano difetti di progettazione che sono emersi nel tempo, la struttura non ha retto all' aumento del traffico. Si può obiettare che in realtà il ponte fu costruito proprio da quelle Autostrade che Castellucci oggi dirige, solo che negli anni Sessanta erano pubbliche e non dei Benetton

 

2) C' era il temporale, "l' eccezionalità della pioggia" ha messo fuori uso la telecamera che riprendeva il ponte, poi c' è il fulmine che ha colpito il pilone 9 che già aveva segni di usura. Una disgrazia, insomma 3) Autostrade stava facendo manutenzione non perché temesse il crollo, ma perché era previdente, come dimostra il fatto che ad aprile aveva fatto un bando per una manutenzione da 20 milioni di euro (bando, ma non appalto, perché grazie a una delle tante leggi su misura le Autostrade possono affidare ad aziende da loro controllate fino al40 per cento degli investimenti).

GIOVANNI CASTELLUCCI GIOVANNI CASTELLUCCI

 

LA COMUNICAZIONE

Dopo giorni di silenzi imbarazzati, la strategia di comunicazione di Autostrade e della controllante Atlantia cambia. Forse anche perché hanno arruolato le grandi società su piazza: Luca Barabino , storico pr della finanza, si occuperà dei rapporti con Genova, in quanto genovese, tra stampa e istituzioni. Gianluca Comin con la sua società seguirà il livello nazionale. A coordinare il tutto Francesco Delzio , direttore della comunicazione di Autostrade e uomo dalle mille relazioni, soprattutto nel centrosinistra (ma è anche editorialista di Avvenire).

 

FABIO CERCHIAI E GIOVANNI CASTELLUCCI FABIO CERCHIAI E GIOVANNI CASTELLUCCI

La nuova linea prevede di esternare dolore e negare ogni responsabilità. Ci prova Castellucci, che però sembra più interessato a dimostrarsi saldamente al comando, con il presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai , che a nome dei Benetton deve ribadire che non c' è alcuna intenzione di cacciare il top manager. Anche perché ormai, dopo dodici anni al vertice, le Autostrade sono più di Castellucci che dei Benetton.

 

Anche la famiglia di Ponzano Veneto, che pure si è concessa l' abituale pranzo di Ferragosto a Cortina mentre a Genova si scavavano i morti tra le macerie (vedi articolo qui a fianco), ora divulga una nota per esprimere "il nostro profondo dolore e manifestare la nostra concreta vicinanza a chiunque sia stato colpito dai terribili eventi del 14 agosto".

GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI

 

Non ci sono nomi, la famiglia Benetton resta un monolite, non si registrano dichiarazioni individuali di Gilberto , il fratello che più si è dedicato alle autostrade, o di Luciano , noto per il ramo abbigliamento dell' impero famigliare. Il messaggio era già stato anticipato da un apposito articolo del Corriere della Sera. Chissà se questo fa stare meglio i famigliari delle vittime del ponte Morandi.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

BACCHETTA NERA, LA VINCERA’! STASERA, IN DIRETTA SU RETE4, QUELL’IMPERTINENTE DI MARIA ROSARIA BOCCIA TORNERÀ A BATTERE IL CHIODO DEL PRESUNTO CONFLITTO D’INTERESSI DI BEATRICE VENEZI (“E’ CONSIGLIERA RETRIBUITA DAL MINISTERO MA DIRIGERÀ L’ORCHESTRA, PAGATA, AL G7”)? – CHE LADY BIOSCALIN SIA UN’ARTISTA SENSIBILISSIMA AD OGNI MINIMA OSSERVAZIONE CRITICA E' A TUTTI CHIARO DAL GENNAIO 2024 QUANDO, VIRGINIA RAFFAELE AVEVA OSATO FARE LA SUA IMITAZIONE NEL PROGRAMMA DI RAI1 "COLPO DI LUNA" - ’’REPUBBLICA’’ SCRISSE DI PRESSIONI DA SANGIULIANO E MINISTERO SUL VERTICE RAI CON RICHIESTA DI UN INTERVENTO SUL VICEDIRETTORE GIOVANNI ANVERSA. LA RAI FU COSTRETTA A SMENTIRE: ‘'NESSUNA PRESSIONE DA SANGIULIANO SUL PROGRAMMA DI VIRGINIA RAFFAELE'’ - VIDEO

DAGOREPORT - LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA COMMISSIONE  VON DER LEYEN, PREVISTA PER DOMATTINA, SLITTA ALLA PROSSIMA SETTIMANA E IL PROBLEMA E' L’ITALIA - LA VENTILATA ASSEGNAZIONE DI UNA VICE-PRESIDENZA ESECUTIVA A RAFFAELE FITTO, STA FACENDO INCAZZARE MOLTI, A PARTIRE DAI VERDI - MA ANCHE IL PREMIER GRECO MITSOTAKIS, CHE INSIEME AL POLACCO TUSK HA CONDOTTO LE LUNGHE TRATTATIVE PER LA RICONFERMA DI URSULA, NON SI CAPACITANO PERCHÉ L’ITALIA DELLA MELONI, CHE HA VOTATO SIA IN CONSIGLIO CHE IN PARLAMENTO CONTRO LA RICONFERMA DI VON DER LEYEN, OTTENGA UN VICE PRESIDENTE ESECUTIVO E A LUI NIENTE…

CHE COSA SI PROVA A DIVENTARE UNA GALLINA LESSA, UNA LINGUA IN SALMÌ, UNO ZAMPETTO CON MOSTARDA, E FINIRE SBATTUTO IN UN "CARRELLO DI BOLLITI MISTI", A UN PASSO DALL’IRRILEVANZA POLITICA? MALA TEMPORA CURRUNT PER MATTEO RENZI. ASSISTERE, UNICO NON INVITATO, ALLA RECENTE PASSERELLA DI POLITICI AL FORUM AMBROSETTI DOVE ELLY SCHLEIN HA TOLTO DI MEZZO L’OSTACOLO AL “CAMPO LARGO” PD-M5S, FACENDO FUORI L’INAFFIDABILE LEADER DI ITALIA VIVA, PER RECUPERARE IL SUO EX COMPARE DEL CENTRISMO IMMAGINARIO, CARLO CALENDA, TI SPEDISCE A UN PASSO DALLA DISPERAZIONE - CON L’ADDIO DI MARATTIN, CON BOSCHI CHE NON SA COME DEFILARSI, RENZI RISCHIA DI NON RIUSCIRE A ORGANIZZARE IL CONGRESSO DEL PARTITO PREVISTO A OTTOBRE, DOPO LA SONORA DISFATTA ALLE EUROPEE - CHE LA SITUAZIONE SIA DISPERATA È CHIARO ANCHE A RENZI, TANT’È CHE STA CERCANDO TUTTI I MODI POSSIBILI PER FAR CADERE IL GOVERNO MELONI PER POI BUTTARSI NELLA MISCHIA, UNICO CAMPO DOVE ECCELLONO LE SUE QUALITÀ POLITICHE…

FLASH! – LA POLTRONA PRESIDENZIALE DEL MUSEO MAXXI, LASCIATA LIBERA DA GIULI, STA FACENDO GOLA A MOLTI. RACCONTANO CHE TRA I PIÙ ATTIVI NEL GIRO DELLE SETTE CHIESE DEL POTERE ROMANO BRILLA L’IMMARCESCIBILE ANTONIO MONDA, COLLABORATORE DI “REPUBBLICA” BEN SUPPORTATO DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, IN BUONI RAPPORTI COL PIO ALFREDO MANTOVANO. NON A CASO IL FU MINISTRO SANGIULIANO HA INFILATO IL NOME DELL’UBIQUO MONDA NELLA COMMISSIONE PREPOSTA AI FINANZIAMENTI STATALI DEI FILM, ORA SULLA SCRIVANIA DI GIULI… 

CERNOBBIO, CHE OBBROBRIO! IN QUELLA "DAVOS DE' NOANTRI" CHE E' IL FORUM AMBROSETTI (DOVE LE AZIENDE SGANCIANO FINO A 50 MILA EURO PER BACIARE LA PANTOFOLA AI POTENTI), GIORGIA MELONI VIENE ALLISCIATA PURE DAL DIRETTORE DEL "CORRIERE", LUCIANO FONTANA - IL QUOTIDIANO LE DEDICA ARTICOLI AL MIELE E LA REDAZIONE POLITICA (GUERZONI, DI CARO E LA VICE SARZANINI) NON LE DA' MAI UN DISPIACERE: E' LA "POLITICA DEI DUE FORNI" DI URBANETTO CAIRO (ATTACCA IL GOVERNO CON LA7, LO ELOGIA CON IL "CORRIERE")