strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona -5

MAI DIRE SPRAY: CONDANNE ''BLANDE'' PER LA BANDA CHE SPRUZZÒ LIQUIDO URTICANTE NELLA DISCOTECA DI CORINALDO, CAUSANDO UN FUGGI FUGGI E LA MORTE DI 5 RAGAZZI E UNA MAMMA CHE STAVANO ASPETTANDO IL CONCERTO DI SFERA EBBASTA. 10 E 12 ANNI PER GLI IMPUTATI, L'ACCUSA CHIEDEVA TRA I 16 E I 18 - IL PADRE DI UNA VITTIMA: ''NON ACCETTO SCUSE, SONO PRIVI DI QUALSIASI ETICA... NON È STATO UN INCIDENTE MA UN OMICIDIO''

 

1. STRAGE DISCOTECA, SEI CONDANNE TRA 10 E 12 ANNI

Daniele Carotti per l'ANSA

LA STRAGE DI CORINALDO

 

Colpevoli di omicidio preterintenzionale, oltre che di furto, rapina e lesioni, per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), ma non di associazione per delinquere: cinque minorenni e una madre 39enne morirono nella calca generata da spruzzi di peperoncino per commettere furti con strappo nel locale.

 

Sei giovani poco più che ventenni, originari della Bassa Modenese, sono stati condannati ad Ancona con rito abbreviato dal gup Paola Moscaroli a pene comprese tra 10 anni e 5 mesi e 12 anni e 4 mesi. Gli imputati, la cosiddetta 'banda dello spray', ha statuito il giudice, che ha escluso il reato associativo, agirono in concorso per depredare ragazzini in attesa dell'esibizione in dj set di Sfera Ebbasta, spruzzando la sostanza urticante; e commettendo così anche un delitto preterintenzionale, cioè volontà di ledere ed effetto di uccidere.

 

 All'uscita di sicurezza n.3 cedette una balaustra arrugginita e in sei persero la vita: Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Daniele Pongetti, Emma Fabini, Mattia Orlandi, ed Eleonora Girolimini madre di quattro figli. La pena più alta, 12 anni e 4 mesi, inflitta a Ugo Di Puorto e Raffaele Mormone. Le altre condanne: 11 anni e 6 mesi ad Andrea Cavallari, 11 anni e 2 mesi a Moez Akari, 10 anni e 11 mesi a Souhaib Haddada e 10 anni e 5 mesi a Badr Amouiyah. I pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai avevano chiesto pene tra i 16 e 18 anni di carcere, considerando la riduzione per il rito abbreviato, in tutto oltre 100 anni.

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

 

La svolta nelle indagini, il 7 agosto 2019, con l'arresto di tutti gli imputati da parte dei carabinieri: da una serie di accertamenti tra cui intercettazioni telefoniche, tabulati e 'mappatura' di entrate e uscite dai caselli A14 delle vetture usate dai giovani per arrivare a Corinaldo, gli investigatori risalirono anche a una serie di furti e rapine commessi dal gruppetto non solo quella sera, ma in altri momenti e locali in giro per l'Italia. Determinante anche il ritrovamento di una bomboletta spray di capsaicina con tracce di campioni biologici riferibili a Di Puorto.

 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)

I sei imputati, apparsi per nulla intimoriti dalla situazione, hanno negato di aver spruzzato lo spray nel locale e di essere una banda: nella loro versione furono tre bande 'rivali' ad entrare in azione per i furti a Corinaldo. In aula, nelle varie udienze, hanno snocciolato scuse alle parti offese, dicendosi ravveduti in merito ai blitz per rubare catenine e altri oggetti a giovanissimi. Gli ultimi oggi Cavallari, Haddada e Akari: si sono detti estranei alle morti ma hanno chiesto scusa alle famiglie delle vittime: "ci siamo ravveduti in carcere" il refrain e "agimmo in uno stato psicofisico alterato dalla cocaina senza rendercene conto". Scuse e giustificazioni non hanno convinto i famigliari delle vittime.

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

 

In aula ne erano presenti diversi tra cui Paolo Curi, marito di Eleonora, Giuseppe Orlandi, padre di Mattia, Donatella Magagnini, madre di Daniele, Corrado e Francesco Vitali, padre e fratello di Benedetta. Presenti anche le altre parti civili (una settantina in tutto compresa la Regione Marche). Dovranno essere tutti risarciti con una somma da quantificare in sede civile.

 

2. DISCOTECA:IL PADRE DI MATTIA,"NON ACCETTO SCUSE"

sfera ebbasta con ugo di puorto, uno dei ragazzi della banda dello spray di corinaldo 2 6

 (ANSA) - "Non accetto le scuse degli imputati". Giuseppe Orlandi, padre di una delle sei vittime della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, Mattia, morto a 15 anni, ha la voce rotta dall'emozione dopo la sentenza di condanna emessa ad Ancona per la 'banda dello spray', sei ragazzi del Modenese, dediti a rapine e furti nei locali con l'uso di spray urticante, a pene comprese tra i 10 e 12 anni, ritenuti responsabili anche di omicidio preterintenzionale, molto meno di quanto richiesto dall'accusa: condanne tra i 16 e i 18 anni.

 

Dopo il verdetto in aula quasi gelo: solo scambi di occhiate anche "cattive" tra giovani alla sbarra e famigliari delle vittime. I sei dello 'spray', in carcere dall'agosto 2019, hanno chiesto scusa alle parti offese, dicendosi ravveduti in carcere, pur prendendo le distanze dai fatti di Corinaldo.

 

sfera ebbasta con ugo di puorto, uno dei ragazzi della banda dello spray di corinaldo 1

Ma Orlandi non accetta giustificazioni: "Sono privi di educazione, di qualsiasi etica...Mi aspettavo qualcosa di più, qui non c'è stato un incidente ma un omicidio, impossibile accettare le scuse. Non si può speculare sulla vita degli altri. Nessuno ci ridarà mai i nostri figli". Rabbia e dolore sono i sentimenti predominanti nella giornata della prima sentenza sulla strage della Lanterna Azzurra. "Avrei preferito fossero stati inflitti 18 anni come chiesto dal pm...poi non c'era pena adeguata dopo quello che è successo: mi hanno rovinato la vita", è il commento di Paolo Curi, marito di Eleonora Girolimini, 39 anni, una delle sei vittime, morta perché aveva accompagnato la figlia al dj set di Sfera Ebbasta.

 

raffaele mormone

"I miei quattro figli non hanno più la madre, io non ho più la moglie con cui stavo da una vita. Altre cinque famiglie che non hanno più i figli..." lo sfogo: "le scuse degli imputati? Dichiarazioni false". Con il verdetto è stato accolto l'impianto accusatorio della Procura, rimarca la Procuratrice di Ancona, Monica Garulli. Secondo la difesa, invece, l'assoluzione dal reato di associazione per delinquere "è il primo passo per accertare la verità". Parola di Pierfrancesco Rossi, legale di Ugo Di Puorto e Raffaele Mormone: sostengono di essere andati a Corinaldo per rubare, che non ci riuscirono e non spruzzarono peperoncino. I due, dice il legale, in carcere hanno preso consapevolezza di quelli che dovrebbero essere i valori di riferimento per ragazzi della loro età.

 

Le difese si preparano al ricorso in appello. Altro capitolo sarà il procedimento parallelo per la questione sicurezza alla Lanterna Azzurra: 17 indagati tra proprietari, gestori, membri della commissione di vigilanza per il pubblico spettacolo."Nell'ottobre 2017 è stata fatta riaprire - ricorda Orlandi - Non è possibile: sai che un immobile con destinazione deposito agricolo viene usato come discoteca e firmi un'autorizzazione". "Se chi ha riaperto la discoteca nel 2017 non l'avesse fatto mia moglie sarebbe ancora qua", attacca Curi. "Nell'"altro processo' - conclude - secondo me ci sono persone molto più colpevoli di queste qua".

 

andrea cavallariraffaele mormonelanterna azzurra corinaldo ancona

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."