antonio e stefano maiorana

MAIORANA VUOL DIRE MISTERO! DUE IMPRONTE TROVATE SULL’AUTO RIAPRONO IL CASO DI ANTONIO E STEFANO MAIORANA, PADRE E FIGLIO SPARITI DALLA CIRCOLAZIONE IL 3 AGOSTO 2007 - IL GIP ORDINA NUOVE INDAGINI - LA PISTA DEI RICATTI PER UN FILMINO HARD CON UNA RAGAZZA MINORENNE E L'OMBRA DEL BOSS MESSINA DENARO CHE AVREBBE PERSO LA TESTA PER LA EX COMPAGNA DI MAIORANA, L'ALLORA 37ENNE ARGENTINA KARINA ANDRÈ

Giovanni Bianconi per il Corriere della Sera

 

antonio e stefano maiorana

Fossero stati trovati i cadaveri, il pubblico ministero di Palermo Roberto Tartaglia avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per l' omicidio di Antonio e Stefano Maiorana (padre e figlio spariti dalla circolazione il 3 agosto 2007), nei confronti di Francesco Paolo Alamia, costruttore dagli addentellati mafiosi, e di Giuseppe Di Maggio, piccolo imprenditore ritenuto in contatto con il boss Salvatore Lo Piccolo.

 

Ma di quei corpi non c' è traccia da dodici anni, né morti né vivi, e così il pm s' era arreso all' idea di rispedire il fascicolo in archivio per la seconda volta. Perché sarebbe stato indiziario non solo il processo contro i presunti colpevoli, ma pure il reato. Nulla poteva infatti escludere che i Maiorana, che all' epoca avevano rispettivamente 47 e 22 anni d' età, si fossero allontanati volontariamente; tanto più che la loro macchina era stata ritrovata nel parcheggio dell' aeroporto «Falcone e Borsellino» di Punta Raisi.

 

Ieri però il giudice dell' indagine preliminare Marco Gaeta ha respinto la richiesta del pm, ordinando nuove indagini. Proprio a partire da alcune impronte digitali rilevate su quella Smart, da comparare con quelle di due persone che potrebbero sapere qualcosa.

 

antonio e stefano maiorana

Anche in virtù del fatto che proprio da Punta Raisi - dove malauguratamente per gli investigatori, ma non per gli attori della trama, le telecamere di sicurezza quel giorno non funzionavano - la mattina del 3 agosto 2007 partì la telefonata di un collaboratore di Alamia a Dario Lopez, un personaggio che aveva affari in comune con il costruttore. Il quale nell' inchiesta palermitana sulla scomparsa dei Maiorana (che inevitabilmente evoca anche solo nel nome quella, altrettanto misteriosa, del fisico Ettore Majorana nel 1938, a cui si dedicò pure Leonardo Sciascia) assume il ruolo di testimone «dall' atteggiamento costantemente ambiguo», come sottolinea il pm Tartaglia che oggi è consulente della commissione parlamentare antimafia.

 

Tra le altre cose, riferisce il magistrato nella richiesta di archiviazione, «Lopez ha testualmente dichiarato di avere avuto modo di visionare personalmente un filmato, conservato da Maiorana, che riprendeva Alamia nella sua villa di Altavilla Milicia nel corso di un rapporto sessuale consumato con una ragazza minorenne, di 14 anni al massimo». Il testimone racconta di aver sentito Maiorana gridare ad Alamia «che avrebbe fatto uscire i filmini... "ti rovino ti faccio finire sui giornali"».

messina denaro

 

Ecco così servito su un piatto d' argento il possibile movente dell' omicidio consumato col metodo della «lupara bianca», di mafiosa memoria.

 

La volontà di spezzare un ricatto che alla vigilia della sparizione, tra il 24 e il 25 luglio 2007, aveva avuto anche il pagamento di un prezzo: la cessione di parte delle quote di due società edili da Alamia a Maiorana e alla sua compagna, l' allora trentasettenne argentina Karina Andrè. Una donna che in questa storia non ricopre soltanto il ruolo di amante e prestanome.

 

Sarebbe stata lei a distruggere l' hard disk del computer del suo uomo, che fece togliere a un suo amico informatico subito dopo la scomparsa. L' ha lasciato scritto l' altro figlio di Maiorana, Marco, prima di suicidarsi nel 2009. E un altro testimone riferisce - «in un clima che può definirsi di vero e proprio terrore, con molte remore e preoccupazioni espresse durante la verbalizzazione», annota il pm - che la signora gli aveva confidato «un rapporto molto confidenziale con un mafioso di Trapani, "importantissimo" e di altissimo livello, che aveva letteralmente perso la testa per lei e che le chiedeva insistentemente di diventare la sua donna».

matteo messina denaro

 

Il sospetto è che si tratti del super-latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro. A sua volta conosciuto da Maiorana, secondo quanto riferito da Lopez. In un drammatico interrogatorio durato fino a notte fonda, Karina Andrè non ha voluto fare nomi, ma l' ipotesi che nel computer di Maiorana ci fossero anche immagini dell' imprendibile capomafia fa capolino in molti risvolti dell' inchiesta. Per esempio quando il solito Lopez sostiene che Alamia conosceva Messina Denaro, e per questa ragione quando il boss Lo Piccolo ha cercato di sapere qualcosa sulla fine dei Maiorana «si è fermato e ha fatto un passo indietro».

 

Tra indizi e suggestioni, compresa un' intercettazione in cui si parlava dei Maiorana e uno degli interlocutori dice «Alamia ha combinato il minchione», l' indagine non è riuscita a raggiungere elementi più concreti. Ora il gip tenta di farla ripartire, dalle impronte digitali sulla Smart e qualche altra testimonianza da raccogliere. Ma nel frattempo, il 22 luglio, scorso Francesco Paolo Alamia è morto all' età di 85 anni. L' ipotetico processo sulla scomparsa dei Maiorana ha già perso l' eventuale e più importante imputato.

famiglia messina denaro

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."