bergoglio migranti betori parolin galantino betori

C’È MARETTA IN VATICANO DOPO LE PAROLE DI MONSIGNOR GALANTINO SUI MIGRANTI - IN UN ARTICOLO PER IL “TEMPO”, BISIGNANI “SUSSURRA” L’IRRITAZIONE DEL SEGRETARIO DI STATO, PIETRO PAROLIN, VERSO IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CEI...

  Pietro Parolin Pietro Parolin

Luigi Bisignani per “Il Tempo”

 

Quando una "Porpora" del calibro del segretario di stato Pietro Parolin tira fuori il cartellino rosso per il malcapitato di turno c' è da diventare violaceo come la fascia che indossa. È il caso di Sua Eccellenza monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Il monsignore, non nuovo a polemiche e biasimi, dopo aborto e nozze gay, è intervenuto a gamba tesa contro quei politici italiani che strumentalizzano la tragedia dell' immigrazione.

 

A Parolin le scomposte parole di Galantino, mentre si trova per di più in visita ufficiale in Indonesia, non sono proprio piaciute e ha intenzione di porre la questione, al suo ritorno, anche sulla scrivania del Santo Padre. Anche perché in questo momento la collaborazione a livello locale tra sindaci, vescovi e parroci su questi temi è molto fattiva. Certamente Papa Francesco quando ha saputo della nuova "uscita" del Segretario Generale della Cei avrà ricordato che la maggioranza dei vescovi italiani non lo voleva in quel ruolo, e questi, forse, proprio per accattivarsi le simpatie del Papa, ha pensato di essere più realista del re.

NUNZIO GALANTINO NUNZIO GALANTINO

 

Speranzoso che con quella sparata avrebbe avuto una rivalutazione agli occhi di Bergoglio che proprio su questi argomenti ha sempre usato toni duri. Ieri pomeriggio Bergoglio ha convocato il suo cerchio magico e ha deciso di chiamare a rapporto il monsignore per la prossima settimana.

 

La Cei, si giustificherà Galantino, vorrebbe che il Governo facesse una chiara distinzione tra migranti e rifugiati ed è proprio per questo che sta per presentare nei prossimi giorni una proposta di carattere sanitario. Uno strano prete Galantino, se si pensa che nella biografia ufficiale dimentica di ricordare due tappe importanti della sua vita ecclesiastica: la prima, tra la fine degli anni Novanta e l' inizio del Duemila quando, per la Cei, ha gestito una montagna di euro per le iniziative culturali e della comunicazione; talmente concentrato nella parte che pare è addirittura arrivato a stabilire la scaletta della popolare trasmissione televisiva di Rai Uno «A sua immagine».

Giuseppe BetoriGiuseppe Betori

 

La seconda amnesia è il suo incarico di docente alla Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e non si capisce il perché. L' affondo innescato da Galantino ha toni non comuni per un alto prelato e infatti ha costretto la stessa rivista Famiglia Cristiana, a cui era stata concessa l' intervista, a fare una sorta di marcia indietro dicendo che sono stati esasperati i toni della risposta da parte del giornalista.

 

Molti esponenti politici però non hanno perso l' occasione per polemizzare con Galantino, in un momento particolarmente teso della vita sociale italiana. Un altro certamente infastidito da queste uscite è lo stesso presidente della Cei, Angelo Bagnasco, il cui incarico scade a ottobre e che il Papa non ama troppo per certe differenze di vedute nate quando Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires sulla questione cubana.

Angelo Bagnasco Angelo Bagnasco

 

Questa polemica tra Cei e palazzi della politica italiana potrebbe alla fine favorire proprio Bagnasco che a questo punto avrebbe la possibilità di essere confermato, magari ampliando i suoi poteri così da ridimensionare Galantino, a meno che il Papa non decida addirittura per un clamoroso "promoveatur ut amoveatur".

 

La conferma di Bagnasco finirebbe per tagliare le gambe, come presidente della Cei, al cardinale di Firenze Giuseppe Betori da sempre con un rapporto di amore e odio con Renzi. Il presidente del consiglio comunque vedrebbe bene la nomina di Betori a capo della Cei anche perché tra pochi mesi tornerà sul tavolo del governo lo spinoso argomento legato al pagamento dell' Imu per gli enti religiosi. Riuscirà Galantino a superare questa bufera? Parolin è un uomo di poche parole ma di solito quando tira fuori il cartellino rosso non ce n' è per nessuno.

migranti 5migranti 5migranti 3migranti 3migranti 4migranti 4


http://www.iltempo.it

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...