pincio rissa

LA MAXIRISSA AL PINCIO? UNA VENDETTA PER IL FURTO DI UN TELEFONINO. LA SCINTILLA SI ACCENDE IL 21 NOVEMBRE IN UN CENTRO COMMERCIALE A CINECITTÀ PER UNO SMARTPHONE: NELLA ZUFFA VENGONO SELVAGGIAMENTE PICCHIATI DAL BRANCO ANCHE GLI ZII DEL MINORENNE DI ORIGINE EGIZIANA CHE SARA’ LA VITTIMA DELLA RISSA DI SABATO 5 DICEMBRE - LA PROCURA MINORILE CHIUDE LE INDAGINI SU QUATTRO RAGAZZI: L'ACCUSA È DI LESIONI AGGRAVATE – VIDEO

 

Flaminia Savelli Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

 

Tutto per uno smartphone.

 

PINCIO RISSA 1

La maxirissa al Pincio di sabato 5 dicembre è solo il secondo round di un' altra lite scoppiata in un centro commerciale a Cinecittà il 21 novembre. Il motivo di tutta questa violenza? Il furto di un cellulare. Nella zuffa che ne consegue sono stati trascinati anche gli zii della principale vittima di questa storia, il minorenne (come tutti i protagonisti della vicenda) di origine egiziana che sarà poi selvaggiamente picchiato il primo fine settimana di dicembre nella terrazza panoramica che si affaccia sulla centralissima Piazza del Popolo.

 

A queste conclusioni è arrivata la procura minorile, grazie all' indagine meticolosa dei carabinieri, che ha già chiuso l' inchiesta. Il 415 bis, l' atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, è stato notificato ieri agli avvocati dei 4 responsabili delle diverse risse. I reati contestati vanno dalle lesioni personali aggravate in concorso fino alle percosse.

 

PINCIO RISSA 1

LO SCONTRO La scintilla che farà divampare l' incendio del Pincio, con centinaia di ragazzi coinvolti in una generale rissa, è generata dal furto di uno smartphone e va in scena in un centro commerciale il 21 novembre. Nella discussione intervengono anche gli zii di quello che sarà la vittima della rissa di sabato 5 dicembre.

 

Ebbene i due adulti si fanno avanti per placare gli animi ma due fratelli, antagonisti del nipote, reagiscono con violenza. Li aggrediscono con il casco e li mandano in ospedale: allo zio fratturano lo zigomo mentre alla zia le causano un trauma cranico.

 

Dopo questa aggressione si verifica appunto la seconda, quella del Pincio.

PINCIO RISSA 2

Uno dei due fratelli già protagonista del pestaggio ai due adulti, riconosce il minorenne egiziano e gli sferra calci e pugni spalleggiato da un amico. Al giovane nordafricano viene fratturato il naso. Infine dalla carte della procura emerge un ulteriore scontro, secondario, estraneo a tutta la vicenda principale.

 

Tanto che l' avvocato che difende il minorenne coinvolto in quest' ultimo episodio, il penalista Alessandro Marcucci, spiega che la «posizione del mio assistito verrà chiarita quanto prima di fronte gli inquirenti»

 

roma, rissa e assembramenti al pincio 10

IL PRECEDENTE Vecchi rancori, antipatie tra due compagnie di ragazzini di quartiere. Poi un telefonino sparito, le minacce e quindi la miccia che si accende. Prima nel piazzale di un centro commerciale di Cinecittà e ancora, il 5 dicembre, durante la maxi rissa scoppiata sulla terrazza del Pincio. Sono questi i tasselli del mosaico raccolti dagli investigatori attraverso i racconti dei giovanissimi coinvolti e i video rimbalzati di chat in chat. Una lunga catena di eventi dunque, che inizia il pomeriggio del 21 novembre.

Quando due dei protagonisti di questa intricata vicenda, si danno appuntamento in un centro commerciale di Cinecittà. Un appuntamento fissato per chiarire la sparizione di un cellulare. La vittima del furto è un 14enne di origini egiziane da settimane preso di mira da alcuni coetanei.

roma, rissa e assembramenti al pincio 9

Tanto da raccontare tutto alla famiglia che lo accompagna quel pomeriggio. L' altro è sospettato di sapere chi ha rubato il cellulare. Da giorni riceve minacce audio su Whatsapp: «Stai attento, non ti faccio più uscire di casa», dice la voce registrata. Ecco perché, alla vista degli adulti si spaventa e chiama in soccorso il fratello maggiore, 17enne con precedenti. In una manciata di minuti, dalle parole passano alle mani.

 

LE MINACCE Una lite furiosa che finisce con due feriti- gli zii della vittima del furto- e le prime denunce.

Con una questione, quella del cellulare sparito, da risolvere.

 

«Sono certo che mio figlio non ha bullizzato il ragazzo a cui è stato rubato il telefono. È rimasto coinvolto, ma sono sicuro che non ha mai infierito sull' altro ragazzo. E lo so perché lui per primo, quando era più piccolo, veniva deriso» dice il padre dei due fratelli ora indagati per lesioni e percosse. Difficile credere che tra i due gravi episodi non ci sia alcun nesso. Eppure, anche secondo quanto accertato fin qui dai carabinieri, i gruppi solo per caso si sarebbero incontrati sulla terrazza del Pincio. I ragazzi infatti avrebbero raccolto l' invito che in quei giorni infuocava i social. Un appuntamento a cui hanno partecipato almeno 400 giovanissimi. Reclutati via Telegram e Instagram per assistere a una rissa.

 

roma, rissa e assembramenti al pincio 11

Non appena si sono riconosciuti in mezzo alla folla di partecipanti, la miccia si è riaccesa. E la situazione è precipitata: «Non credevo sarebbe successo tutto questo casino» replica il 14enne. Il padre, un operatore della sicurezza a cui la scorsa settimana era stata anche ritirata l' arma, è frastornato: «La vicenda è già in mano ai legali e gli investigatori hanno gli elementi necessari per ricostruire il quadro» dice poche ore dopo la consegna delle notifiche. E che per la maxi rissa al Pincio, aveva già difeso il figlio più piccolo: «Prima del Covid F. non l' aveva neanche mai vista la strada, si allenava con i suoi compagni di squadra di pallanuoto per quattro volte a settimana. Il weekend era in vasca per le gare. E noi, i genitori, sugli spalti a fare il tifo. Lo dico per far capire che è seguito. Adesso voglio comprendere cosa è accaduto».

roma, rissa e assembramenti al pincio 7roma, rissa e assembramenti al pincio 8roma, rissa e assembramenti al pincio 6roma, rissa e assembramenti al pincio 3roma, rissa e assembramenti al pincio 4

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...