vaccino antinfluenzale

IN NORVEGIA 29 ANZIANI SONO DECEDUTI DOPO AVER RICEVUTO IL VACCINO. MA PRIMA DI GRIDARE ALLO SCANDALO, RESPIRATE: ERANO PERSONE MOLTO MALATE, GIÀ IN GRAVI CONDIZIONI, E NON VI E’ PROVA CHE SIA IL VACCINO LA CAUSA DELLA MORTE - OSLO HA APERTO UN’INCHIESTA (E’ UNA PROCEDURA DOVUTA) E CHIEDE AI MEDICI DI SOPPESARE MEGLIO IL RAPPORTO FRA RISCHI E BENEFICI, PRIMA DELL'INIEZIONE - L’AUTORITÀ FARMACEUTICA NORVEGESE: “NON C’È UN LEGAME CERTO TRA LA VACCINAZIONE E LA MORTE. POTREBBE ESSERE UNA COINCIDENZA, MA NON NE SIAMO SICURI”  

Elena Dusi per www.repubblica.it

 

Ventinove anziani che erano già in gravi condizioni sono morti in Norvegia dopo aver ricevuto il vaccino. La coincidenza temporale non significa che siano morti a causa del vaccino.

vaccino

 

Vaccino Covid e anziani

Normalmente, ogni settimana, fra gli ospiti delle residenze per anziani norvegesi si registrano 400 decessi e in Norvegia le vaccinazioni vanno avanti dal 17 dicembre. Ma la Noma, l’autorità farmaceutica di Oslo, ha chiesto ai medici di valutare con più cautela le condizioni delle persone che stanno per vaccinare, se sono in uno stato di salute precario.

 

In Germania 10 morti avvenute in prossimità della vaccinazione sono ugualmente oggetto di esame. In Italia l’Aifa non ha registrato episodi simili: le morti di due anziani successive al vaccino sono state analizzate, ma attribuite con chiarezza ad altre malattie. Né arrivano notizie di questo tipo dalla Gran Bretagna. Per le persone molto malate è sempre prevista una valutazione del medico prima della vaccinazione, che viene rimandata se ci sono infezioni o febbre o terapie in corso con antibiotici o cortisonici.

 

Il legame tra vaccino Covid e decessi

VACCINO PFIZER 1

“Non c’è un legame certo tra la vaccinazione e la morte. Potrebbe essere una coincidenza, ma non ne siamo sicuri” ha spiegato il direttore della Noma, Steinar Madsen, al British Medical Journal. Tredici degli anziani deceduti sono stati sottoposti ad autopsia e l’agenzia norvegese suggerisce che anche i lievi effetti collaterali di una vaccinazione (febbriciattola, nausea, diarrea) potrebbero aver contribuito alle morti.

 

“Esiste la possibilità che queste reazioni normali, che non sono pericolose in individui giovani o sani, possano aggravare le condizioni già precarie degli anziani fragili” ha proseguito Madsen. “Non siamo preoccupati, perché i casi sono stati veramente rari, ma chiederemo ai medici di condurre una valutazione extra, quando si trovano di fronte a questo tipo di pazienti”. La raccomandazione prevede di soppesare anche con i familiari rischi e benefici della vaccinazione.

AGHI VACCINO

 

Le questioni etiche

“Per chi ha un’aspettativa di vita molto breve il beneficio potrebbe essere marginale o irrilevante” ha fatto sapere il Norwegian Institute of Public Health. Ma anche decidere di escludere dal vaccino persone molto malate porrebbe problemi etici non indifferenti. “Se avessi un paziente anziano, magari con una demenza o altre patologie, non mi sentirei di negargli il vaccino.

 

Se lo facessi, mi troverei di fronte a questioni etiche enormi e alla possibilità di una fonte di contagio non gestita” ragiona Roberto Bernabei, geriatra del Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico scientifico. Per Andrea Cossarizza, immunologo dell’università di Modena e Reggio Emilia, “negli anziani la risposta immunitaria dell'organismo a uno stimolo, compresi i vaccini, è in genere meno efficace che nei giovani, e quindi l’ultima cosa che mi aspetterei è una reazione eccessiva che ne causi la morte”.

 

La fase di sperimentazione sugli anziani

ricerca sul vaccino coronavirus

La Norvegia ha iniziato a usare da diverse settimane il vaccino di Pfizer-BioNTech. "Le sperimentazioni sull'uomo sono state molto ampie, ma non hanno coinvolto persone con malattie acute o stati di salute instabili. Anche gli anziani sopra agli 85 anni sono stati molto pochi" spiega in una nota la Noma. "In Norvegia stiamo conducendo la campagna vaccinale fra anziani e ospiti delle Rsa con condizioni di salute molto gravi, è dunque atteso che si verifichino dei decessi in coincidenza temporale con la vaccinazione".

 

L'Italia ribadisce l'importanza di proteggere gli anziani

L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ribadisce che la priorità in questo momento è proteggere operatori sanitari e anziani. "C'è sempre una valutazione del medico prima dell'iniezione. Se ci sono infezioni, febbre, terapie in corso con cortisonici o altre controindicazioni, la vaccinazione viene rimandata" spiega Vittorio Demicheli, che presiede il Comitato scientifico per la sorveglianza sui vaccini Covid, un organismo indipendente istituito dall'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco.

vaccino pfizer

 

Nessun allarme o cambio di rotta dunque per quanto riguarda l'Italia. "Abbiamo una grande esperienza con l'antinfluenzale negli anziani e non abbiamo mai riscontrato effetti collaterali che possano aver accelerato un decesso" spiega Demicheli. "Non ci sono indizi che ci facciano dubitare della scelta fatta. Stiamo proteggendo i più fragili con il prodotto migliore che abbiamo - aggiunge - In Italia fra le molte decine di migliaia di vaccini già fatti nelle Rsa non è stato segnalato nulla di grave".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HA VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…