rifiuti 1

UN NUOVO CAPITOLO DELLA MAFIA IN LOMBARDIA: LE MANI DEI CLAN SULLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI – IL REPORT DELLA COMMISSIONE DELLA REGIONE: È IN ATTO UNA TENDENZA A SPOSTARE LA GESTIONE ILLECITA DELLA MONNEZZA DAI SITI ABUSIVI VERSO LE AZIENDE AUTORIZZATE – A DESIO, IN PROVINCIA DI MONZA, SEQUESTRATE CIRCA 600 TONNELLATE DI RIFIUTI…

ELISABETTA REGUITTI per articolo21.org

 

 

RIFIUTI

I comuni lombardi di Lecco, Sondrio, Varese Lodi e Monza ad oggi non hanno un organismo antimafia. Scendendo nel dettaglio poi si scopre che dei 1506 comuni lombardi ben 1394 sono quelli che hanno una popolazione  al di sotto dei 15mila abitanti; di questi  solo il 3% si  è dotato di una commissione, di un comitato o di un semplice osservatorio antimafia.

 

Verrebbe dunque da dire: l’antimafia a livello comunale in regione Lombardia? Questa – poco – conosciuta. A darne conto è il report voluto dalla Commissione speciale antimafia, anticorruzione, legalità e trasparenza del Consiglio della Regione Lombardia. Un vero monitoraggio svolto da Chiara Baganti studentessa dell’Università di Milano che ha svolto il suo stage proprio nella Commissione presieduta dalla consigliera Monica Forte.

 

Il report “I comuni della Lombardia e l’antimafia” è stato pubblicato lo scorso luglio, poco diffuso e conosciuto ma  rappresenta un fermo immagine molto nitido del grado di consapevolezza rispetto alla presenza mafiosa sul territorio regionale. Una sorta di censimento dei comuni lombardi e del loro rapporto con le attività antimafia e di tutela della legalità.

 

RIFIUTI 1

Il monitoraggio iniziava  con tre semplici domande rivolte ad ogni singola amministrazione comunale: è presente un organismo antimafia, è stato mai organizzato un evento, un incontro pubblico oppure rivolto alle scuole sul tema della legalità, in caso affermativo la richiesta di indicare quale è stato l’appuntamento più significativo sul tema negli ultimi due anni.

 

“Questa ultima domanda era per comprendere meglio il grado di consapevolezza dei Comuni rispetto alla necessità di rendere pubblico l’argomento antimafia – spiega Forte -.  Capire se avevano dato spazio ad un unico evento con magari un ospite importante oppure avevano preferito programmare una serie di iniziative costanti nel tempo e rivolte alla cittadinanza”.

 

Una delle risposte più frequenti  per chi amministra piccoli comuni è stata: “ La presenza di realtà mafiose non è un problema del mio Comune anche se so dell’esistenza in realtà vicine”.

monica forte

 

Sono in pochi ad avere consapevolezza tra l’altro, delle possibilità – anche risorse economiche – di cui la stessa regione Lombardia dispone; ad esempio per risistemare beni confiscati e restituirli alla comunità.

Dal monitoraggio sulla consapevolezza dei Comuni alla realtà dI quella che la presidente Monica Forte definisce “spiccata vocazione imprenditoriale delle  organizzazioni mafiose “  il passo è breve.

L’esempio è il recente sequestro avvenuto a Desio (paese proprio in provincia di Monza, uno dei cinque comuni che non ha alcun organismo antimafia) di  circa 600 tonnellate di rifiuti (imballaggi misti, materiali inerti, carta da macero e rottami ferrosi) per un valore di circa 2milioni di euro; materiale che gli inquirenti hanno ritenuto “potenzialmente pericoloso”.

Tonnellate di sostanze che l’azienda nella quale sono state individuate non era (in parte) formalmente autorizzata a gestire e movimentare . Impianto sequestrato e denuncia dell’amministratore della società: una donna di 58 anni.

Ecco quindi un altro aspetto strategico che non è passato inosservato: in Lombardia sono diminuiti gli incendi appiccati a discariche e siti di stoccaggio e aumentati i casi di aziende con autorizzazioni che però operano “border line”.

 

pirellone

Un fenomeno sempre più ampio che la stessa Presidente della Commissione commenta: “Come già evidenziato dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia) è in atto una tendenza a spostare la gestione illecita dei rifiuti dai siti abusivi verso le aziende autorizzate. con acquisizioni di attività legali dove la proprietà rimane quella ma la gestione no, celando così, dietro autorizzazioni, stoccaggio e trattamenti di rifiuti non autorizzati”. Monica Forte poi ammonisce: “ È necessario alzare la guardia soprattutto in questo periodo di crisi che mette molte aziende in condizioni disperate e facili prede delle criminalità organizzate sia di stampo mafioso che non. Questi sono campanelli di allarme per le istituzioni che dovrebbero intensificare i controlli”.

 

Eppure molti Comuni lombardi interpellati per il questionario non hanno neppure risposto alla prima ricezione delle  mail.

 

Come si diceva tanto il problema  della presenza di organizzazioni mafiose o di ‘Ndrine  riguarda sempre “il vicino”.

 

PIRELLONE

Dieci anni dopo la maxi operazione Crimine-Infinito, contro la ‘Ndrangheta calabrese e le collegate cosche milanesi, per la consigliera Forte sono stati fatti passi da gigante ma mancano ancora consapevolezza e conoscenza sia del territorio che della propria responsabilità nella prevenzione e nel contrasto dei fenomeni di infiltrazione mafiosa.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...