nuova zelanda dieci vaccini

PIANO CON ‘STA QUARTA DOSEL’EMA FRENA SULLA NUOVA SOMMINISTRAZIONE PER TUTTI: LA STRADA PERCORRIBILE È QUELLA DI DESTINARLA ALLE PERSONE CHE HANNO UN SISTEMA IMMUNITARIO “GRAVEMENTE INDEBOLITO” – COME DIMOSTRANO I DATI CHE ARRIVANO DA ISRAELE, CON LA QUARTA DOSE CRESCONO SÌ GLI ANTICORPI, MA NON ABBASTANZA PER IMMUNIZZARE DALLA VARIANTE OMICRON – E IN ITALIA SI PENSA DI…

Giampiero Valenza per "il Messaggero"

 

vaccino

Sì alla quarta dose del vaccino contro il virus Sars Cov-2, ma solo per i più fragili. Mentre la campagna della terza somministrazione va avanti, questa potrebbe essere la strada dell'Europa sul nuovo richiamo al centro delle prossime iniziative di prevenzione. Ad oggi l'Ema, l'Autorità europea dei medicinali, frena sulla quarta per tutti: «Attualmente - dice il capo della strategia vaccinale, Marco Cavaleri - non ci sono prove» della sua necessità.

 

TERZA DOSE DI VACCINO ANTI COVID

Si discute invece sui più fragili, dove si apre un sentiero già in parte indicato dalle ricerche in corso: potrebbe essere autorizzata sulle persone che hanno un sistema immunitario «gravemente indebolito». In questo caso, spiega Cavaleri, «sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie pubbliche» la prendessero in considerazione.

 

hub vaccinale 7

ISRAELE E GLI ALTRI Intanto però, c'è anche chi si è già portato avanti. Il 3 gennaio scorso infatti, il primo Paese ad averla somministrata è stato Israele. L'ha indicata per tutti gli over-60, gli immunocompromessi e gli operatori sanitari e in questi giorni ha superato il mezzo milione di iniezioni. Il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, annunciò i risultati preliminari di un lavoro secondo il quale le concentrazioni di anticorpi aumentano di cinque volte una settimana dopo la quarta dose e che «molto probabilmente», questo si tradurrebbe nella capacità di ridurre infezioni, ricoveri e sintomi gravi.

 

VACCINAZIONE ANZIANI5

Tuttavia dalle anticipazioni del premier sono passati diversi giorni e, soprattutto, sono arrivati nuovi dati. Il lavoro dello Sheba Medical Center di Tel Aviv ha fatto luce sugli effetti della quarta dose dei vaccini a mRna, quelli di Pfizer e Moderna. Crescono sì gli anticorpi, ma non abbastanza per immunizzare dalla variante Omicron. «Abbiamo riscontrato una crescita di anticorpi più alta che nella terza dose, ma abbiamo anche visto molti infettarsi nonostante la quarta dose - dice Gili Regev-Yochay, infettivologa dell'ospedale che sta guidando la ricerca - Certo, un po' meno che nel gruppo di controllo ma comunque tanti contagi. I due vaccini sono eccellenti per Alpha e Delta, ma non abbastanza per Omicron».

vaccino

 

Ecco che se questo lavoro dovesse avere nuove conferme, si spianerebbe ancor di più la strada per un nuovo richiamo tutto calzato per Omicron o per le altre varianti che dovessero emergere nei prossimi mesi e che nessuno spera che arrivino. Che la quarta dose di vaccino abbia effetto sui più fragili viene confermato anche da uno studio francese pubblicato su Annals of Internal Medicine. I trapiantati di rene che ricevono farmaci immunosoppressori hanno una risposta immunitaria ridotta ai vaccini a mRna. Secondo gli studiosi, con la vaccinazione «molti di questi pazienti rimangono ad alto rischio di malattie gravi».

 

VACCINAZIONE ANZIANI4

A giugno dello scorso anno le autorità sanitarie francesi approvarono proprio per questo la quarta dose di vaccino per chi aveva avuto un trapianto ed era costretto a vivere con una debole risposta immunitaria dopo la terza. I risultati del lavoro sono stati positivi: a un mese dalla somministrazione della quarta dose un paziente su due aveva raggiunto una soglia di anticorpi considerata protettiva contro la Covid-19. La ricerca è stata condotta analizzando i dati di 92 persone: solo uno è stato il caso di infezione da Sars Cov-2 nonostante il vaccino e se l'è cavata, comunque, con una forma lieve.

 

vaccino covid

In Europa a favore della quarta dose ci sono già l'Ungheria (primo Paese ad aver aperto a questa possibilità a chiunque), la Danimarca, la Grecia e la Spagna (che invece seguono più la linea di Ema dedicandola ai più fragili). In Italia anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, si è espresso per quest' ultima direzione. Per Guido Forni, immunologo dell'Accademia nazionale dei lincei, «se il nostro obiettivo è ridurre i contagi, la quarta dose è giustificatissima».

 

TERZA DOSE VACCINI

Ma «se invece l'obiettivo è avere una situazione in cui riduciamo i decessi e i ricoveri - aggiunge - la quarta dose può essere molto discutibile perché l'immunità che abbiamo acquisito con le prime tre dosi dà una prolungata protezione contro la gravità della malattia. Quanto prolungata non possiamo ancora saperlo, lo capiremo nel tempo».

TERZA DOSE VACCINI VACCINAZIONE ANZIANI3TERZA DOSE VACCINI Vaccino anzianiTERZA DOSE VACCINI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?