quarantena dieta divano snack

QUANDO E COME USCIREMO DA ‘STA QUARANTENA? SERRATA E MAGGIORI CONTROLLI PER LA PASQUA. DOPO IL 18 APRILE UN NUOVO DECRETO MODULERÀ LE POSSIBILI RIAPERTURE - RIPRESA SCAGLIONATA: ULTIMI A RIAPRIRE SARANNO BAR E DISCOTECHE, I RISTORANTI, I POSTI DOVE SI SVOLGONO ATTIVITÀ LUDICHE, COME LE SALE GIOCHI, LE PALESTRE E LE PISCINE MA SOLO SE…

Fiorenza Sarzanini per corriere.it

 

Sarà una ripresa scaglionata quella che segnerà la fine dell’emergenza da coronavirus. E sarà lenta. Soltanto dopo il nuovo blocco di due settimane che sarà decretato il prossimo 3 aprile e durerà fino al 18 aprile, si comincerà a discutere i criteri per la progressiva riapertura. La condizione primaria rimane quella di R0, l’indice di contagiosità inferiore a 1 (un positivo infetta meno di una persona).

 

relax 1

Ma anche dopo aver raggiunto questo risultato bisognerà mantenere alcuni divieti e limitazioni per impedire che la circolazione degli asintomatici possa far risalire il numero dei positivi. Ecco perché gli ultimi ad aprire saranno i locali dove maggiore è la possibilità per le persone di stare a stretto contatto come discoteche, i bar, i ristoranti, i cinema e i teatri.

 

Mentre i primi a riprendere l’attività potrebbero essere quegli imprenditori che fanno parte della filiera alimentare e farmaceutica. E in vigore fino alla fine dell’epidemia ci saranno anche le misure strettissime per chi torna dall’estero rese ancora più severe da un’ordinanza emanata ieri.

 

Serrata per Pasqua

«A inizio settimana con gli scienziati del comitato tecnico scientifico e confidiamo che ci portino delle buone notizie. Ci manteniamo sempre vigili e attenti per adeguare le nostre valutazioni», ha spiegato ieri Conte. E le indicazioni degli esperti appaiono già scontate, a partire da quelle sulle festività pasquali che — la posizione del comitato sarà netta — «dovranno essere all’insegna della distanza».

 

napoli in quarantena 6

Ecco perché non solo saranno in vigore tutti i divieti di spostamento, ma verranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine per impedire che a qualcuno venga in mente di uscire da casa e rimanere fuori più del tempo consentito per fare la spesa o andare in farmacia, al massimo portare il cane a far il giro del palazzo. E chiuse dovrebbero rimanere anche quelle aziende che fanno parte della filiera dei servizi essenziali (alimentari e farmaceutica) per cui si sta valutando una deroga se abbiano dimostrato di poter dotare i dipendenti dei dispositivi di sicurezza. Se ne riparlerà semmai la settimana successiva al 12 aprile.

 

Bar e palestre

Dal 18 aprile, si valuterà il resto. Ma i criteri di rimodulazione delle misure appaiono già ben delineati. E anche se i dati dovessero essere positivi, per il ritorno alla normalità serviranno comunque settimane. Gli ultimi ad aprire saranno tutti i luoghi dove è difficile mantenere la distanza, dunque i locali destinati ai giovani come le discoteche, i bar, i pub. Stesso discorso per i ristoranti, i posti dove si svolgono attività ludiche, come le sale giochi, le palestre e le piscine.

quarantena e posti di blocco a vo' euganeo 7

 

È possibile che si consenta la riapertura di qualche negozio, ma dovrà sempre essere rispettata la distanza di un metro, così come la regola di entrare uno alla volta a meno che non si tratti di grandi spazi. Per questo è legata strettamente all’andamento del contagio la decisione che riguarda la ripresa di quelle attività dove c’è il contatto diretto con il cliente come i centri estetici oppure i parrucchieri. Sospesi fino a data da destinarsi anche gli eventi pubblici dove risulta impossibile controllare il rispetto della distanza tra le pesone. E tanto basta a comprendere quanto sia difficile la scelta sul ritorno a scuola dei ragazzi.

famiglia in cucina 2

 

Modulo per chi torna

L’ordinanza emessa ieri per stringere le maglie rispetto ai ritorni dall’estero rende evidente anche il tempo che ci vorrà per consentire la libera circolazione tra gli Stati. Chi rientra in Italia - si stimano circa 200mila cittadini oltre ai 30mila già tornati- deve infatti «andare in quarantena e all’atto dell’imbarco su aerei o navi (con la mascherina) compilare l’autocertificazione per indicare l’indirizzo dove starà in isolamento. In caso di insorgenza di sintomi Covid-19, «c’è l’obbligo di segnalazione con tempestività all’Autorità sanitaria».

 

relax 6

Le stesse regole valgono per chi torna con mezzi propri: quarantena e obbligo di indicare alle Asl l’indirizzo dove andrà a stare. Se non si ha la possibilità di effettuare la quarantena in quel domicilio (ad esempio se nell’abitazione non ci sono stanze dove rimanere in isolamento) la Protezione civile indicherà il luogo dove il cittadino dovrà trascorrere, a proprie spese, i 14 giorni.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."