silvia romano

"AVEVO BISOGNO DI CREDERE IN QUALCOSA" - SILVIA ROMANO RACCONTA AGLI INQUIRENTI LA SUA CONVERSIONE AVVENUTA DAVANTI A DUE CARCERIERI CINQUE MESI DOPO IL RAPIMENTO: “HO ESPRESSO LA VOLONTÀ DI DIVENTARE MUSULMANA. HO RECITATO LE FORMULE E HO DICHIARATO CHE ALLAH È L'UNICO DIO. È DURATO TUTTO POCHI MINUTI. NESSUNO MI HA OBBLIGATA” - E ALLA FAMIGLIA DICE: "HO BISOGNO DI TEMPO PER RITROVARMI..."

Elisabetta Andreis e Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”

 

SILVIA ROMANO

Silvia indossa pantaloni blu di una tuta, un vestito scuro a fiori e una felpa sportiva. Ai piedi un paio di Superga nere e a cingere il capo un hijab realizzato con una pashmina rossa, arancione e dorata. Sale i cinque gradini di casa e sparisce verso l' ascensore.

Accanto a lei c' è la madre Francesca che come a proteggerla le poggia una mano sulla schiena mentre apre la porta.

 

Non sorride, e neppure ne ha il tempo. Anche perché è appena tornata da un interrogatorio durato quasi un' ora e mezza nella caserma di via Lamarmora del Ros dei carabinieri. Mancano pochi minuti alle 18 di una giornata che fino a lì aveva trascorso in casa senza mai alzare le tapparelle.

SILVIA ROMANO CON LA MADRE

 

Con la sua famiglia, con il papà che dopo pranzo arriva a trovarla, con i fiori che per tutta la mattina vengono portati dai fiorai della zona.

Fiori di amici, di compagni di scuola e di viaggio che per rispetto e per pudore non osano rompere la fragile serenità del suo secondo giorno di libertà milanese.

Perché Silvia Romano da sabato non è più nelle mani dei rapitori, ma al suo rientro in Italia ha dovuto affrontare una prova altrettanto dura che lei, con i suoi 24 anni e i sogni violati di ragazza, non avrebbe mai immaginato di vivere.

 

SILVIA ROMANO

Non qui almeno, nella sua Milano. Dove oggi esce di casa per andare a testimoniare dai carabinieri che indagano sulle minacce di morte che, senza che neppure lo sapesse, le sono piovute addosso da tutta Italia. La sua «colpa» è quella di essersi convertita, di avere sceso la scaletta dell' aereo con uno jilbab , l' abito tradizionale islamico delle donne somale, diventato oggi quasi il simbolo di un alto tradimento per una nazione che le ha salvato la vita e pagato un riscatto.

 

FRANCESCA FUMAGALLI MADRE DI SILVIA ROMANO

È la mamma Francesca Fumagalli, quando nel primo pomeriggio scende a portare il cagnolino ai giardini di piazza Durante, a chiudere con una frase tutte le polemiche che in queste ore sono esplose sulla scelta religiosa della figlia: «Come vuole che stia?

 

Provate a mandare un vostro parente due anni là e voglio vedere se non torna convertito», dice con un moto di esasperazione. Chiede di «usare il cervello» di fronte alle scelte di vita di una ragazza che per 18 mesi è rimasta nelle mani feroci dei rapitori fondamentalisti di Al-Shabaab .

FRANCESCA FUMAGALLI MADRE DI SILVIA ROMANO

 

Silvia chiede «tempo». Tempo per «ritrovare se stessa» e anche la sua libertà: «Datemi tempo per elaborare quello che è successo in questi mesi. Tempo tranquillo per ritrovarmi», dice ai familiari. Lo zio Alberto, fratello della mamma, è ancora scosso come tutta la famiglia dallo «tsunami di odio» arrivato dal web: «Bisogna avere rispetto per quello che ha passato Silvia e per quello che è come persona -ripete -. Adesso Silvia ci chiede molto umanamente e con semplicità queste cose. E noi tutti gliele dobbiamo regalare.

 

SILVIA ROMANO E GIUSEPPE CONTE

Ha vissuto situazioni che neanche possiamo immaginare e di cui ancora non riesce a parlare con noi».

SILVIA ROMANO

Davanti al pm Alberto Nobili, capo del pool Antiterrorismo, e al tenente colonnello Andrea Leo del Ros di Milano, Silvia Romano dice di essere «serena», di non avere paura per le minacce. Racconta di essere contenta per la sua liberazione, di essere tornata a casa con la mamma e la sorella Giulia. E quei messaggi di odio non sa da dove provengano.

 

La privacy del suo profilo social è stata rafforzata contro gli haters . In queste ore non ha letto i giornali, non ha guardato le trasmissioni televisive che mostravano le immagini di lei, in mezzo a un fiume di fotografi e telecamere, mentre varcava la porta di casa. «L' abbiamo tutelata», dice la famiglia. La madre Francesca non sa ancora quando «Silvia sarà pronta per parlare, per una conferenza stampa»: «Per adesso deve fare la quarantena sanitaria, lasciateci tranquilli in queste due settimane».

SILVIA ROMANO

 

In casa Silvia-Aisha riposa e prega in questi giorni di Ramadan. Accanto a lei ha l' affetto di chi sta facendo ogni sforzo per proteggerla. «È una ragazza di 24 anni, ma è come se non avesse mai vissuto gli ultimi due. Ora deve ritrovarsi e recuperare la sua vita».

 

LA CERIMONIA CON DUE CARCERIERI “COSI’ SONO DIVENTATA MUSULMANA”

Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

Ora ha paura, Silvia, ma non per se stessa, soprattutto per la sua famiglia, per il clima di odio che si è creato intorno alla scelta di diventare musulmana. Mai avrebbe potuto immaginare, questa venticinquenne di Milano, di dover fare i conti con un rientro così pesante e difficile, tra mille polemiche e insulti. Di quei 18 mesi passati a pensare ai suoi parenti, a quanto potessero essere preoccupati senza sapere nulla della sua sorte, ricorda ogni momento. E al pm Sergio Colaiocco e al colonnello Marco Rosi del Ros, che la hanno ascoltata al ritorno in Italia, ha riferito i particolari.

GIUSEPPE CONTE - SILVIA ROMANO CON I GENITORI - LUIGI DI MAIO

 

Il verbale di interrogatorio è stato fatto tutto d'un fiato. Parlava senza fermarsi, ancora carica dell'adrenalina scatenata dalla liberazione, dalla nottata passata in ambasciata a Mogadiscio, dal viaggio di ritorno. Sin dal primo momento in cui è arrivata a Roma ha ripetuto come un mantra di essere serena, ribadendo di non essere stata maltrattata e di aver avuto garanzia dai suoi carcerieri che non l'avrebbero uccisa. Del resto, al Shabaab finanzia da sempre il gruppo con il denaro dei sequestri. E Silvia non doveva essere toccata.

 

SILVIA ROMANO

Durante gli spostamenti tra un luogo e un altro - ha raccontato lei stessa - «mi facevano salire in auto, in moto, o anche su un carretto. Mai a piedi. E una volta raggiunto il nuovo posto dove fermarsi, mi ritrovano da sola in una stanza, dove, non molto distante, c'era un bagno. Non ho visto altri occidentali, né ho vissuto con altre donne. Ho sentito parlare di altri rapiti, ma non mi è capitato di incontrarne».

 

LA RICHIESTA

SILVIA ROMANO

Nelle varie fasi della trattativa per il suo rilascio, sembra che i carcerieri abbiano provato a cedere più di un ostaggio, in cambio di dieci milioni di dollari. Ma l'accordo non ha mai avuto seguito e l'Italia ha proseguito per la sua strada. Nell'aprile del 2019 il gruppo terroristico ha sequestrato in Kenya due medici cubani, parte di un gruppo di 100 medici arrivati nel Paese nel 2018 per potenziare il sistema sanitario nazionale. Sono tuttora nelle mani dei jihadisti insieme a una infermiera tedesca, del Comitato internazionale della Croce rossa, rapita nel maggio del 2018 a Mogadiscio. Ed è certo che anche per loro sia in corso una trattativa.

SILVIA ROMANO

 

Silvia ha passato molto tempo nella regione del basso Shabelle e nella regione di Bay. Era nelle mani di Amniyat, le unità di elite di al Shabaab, ed è proprio per questo che è stata trasferita più volte, almeno sei, perché era con una fazione che conosce e controlla molto bene il territorio e sa come anticipare le operazioni delle forze di sicurezza.

 

La conversione è arrivata dopo circa 5 mesi dal giorno del sequestro, ed è avvenuta con una vera cerimonia, alla quale erano presenti anche due dei carcerieri. «Avevo bisogno di credere in qualcosa - ha dichiarato la cooperante agli inquirenti - Di conoscere le ragioni di quanto mi stava accadendo. Ho espresso la volontà di diventare musulmana. Ho recitato le formule e ho dichiarato che Allah è l'unico Dio. È durato tutto pochi minuti. Nessuno mi ha obbligata, è stata una mia scelta. E in quel momento ho scelto di chiamarmi Aisha».

 

silvia romano torna a casa a milano 1

Gli inquirenti ora stanno verificando se esistano contatti tra il commando e i somali e in che occasioni siano stati girati i tre video che poi sono stati inviati come prova in vita. I video, soprattutto l'ultimo del 22-23 aprile, potrebbero fornire elementi utili anche per agire sulla rogatoria con la Somalia: sono tutti stati fatti con un telefonino e girati dal carceriere che parlava inglese.

 

SILVIA ROMANO CON IL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE

«Mi spiegava cosa dovevo dire, premettendo sempre nome, cognome e data», ha ricordato la ragazza. La procura e il Ros stanno anche analizzando i documenti in loro possesso. Tra questi una serie di tabulati telefonici recuperati nell'estate del 2019 nel corso di una missione effettuata in Kenya nell'ambito dell'accordo di collaborazione tra gli inquirenti dei due paesi culminato con un vertice a piazzale Clodio nel luglio dell'anno scorso.

silvia romano torna a casa a milano 3SILVIA ROMANO SILVIA ROMANOsilvia romano torna a casa a milano 13silvia romano torna a casa a milano 12silvia romano torna a casa a milano 10silvia romano torna a casa a milano 11silvia romano torna a casa a milano 8silvia romano torna a casa a milano 9silvia romano torna a casa a milano 6silvia romano torna a casa a milano 4silvia romano torna a casa a milano 2

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)