ucraina bucha

"KIEV PAGA 25 DOLLARI A TESTA PER FINGERSI MORTO IN STRADA" - L'AMBASCIATORE RUSSO NEGLI USA ANATOLY ANTONOV LA SPARA GROSSA PER GIUSTIFICARE L'INVASIONE DELL'UCRAINA E PER FAR PASSARE "L'ARMATA LESSA" DI PUTIN COME LA VITTIMA: "LA LEADERSHIP DELL'UCRAINA È GUIDATA DAL DESIDERIO DI ASSICURARSI L'IMMAGINE DI MARTIRE E SCREDITARE IL NOSTRO PAESE" - "IL SINDACO DELLA CITTÀ DI BUCHA HA DICHIARATO IL RITIRO DELLE TRUPPE RUSSE E NON HA DETTO UNA PAROLA SUI RESIDENTI COLPITI. SEMBRA IMPROBABILE CHE…"

Soldati russi

Nino Materi per “il Giornale”

 

Per capire come mai la maggioranza dei russi sia favorevole all'«operazione militare speciale» di Putin in Ucraina, bisogna partire dalle «notizie» che ai russi vengono date - anzi, negate - dai media di regime. Si tratta - contro ogni evidenza fattuale - di un capovolgimento comunicativo della realtà, dove le parti si invertono: il governo ucraino accusato di «diffondere fake news»; l'esercito della «Z» descritto come «vittima». È uno scenario evidentemente falso, ma fedele alle dinamiche propagandistiche della «controinformazione».

 

anatoly antonov ambasciatore russo negli usa

Va quindi letta in tale ottica la «rivelazione» di ieri dell'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, la cui intervista a Newsweek è stata ripresa dalla Tass. Dichiara Antonov: «Il regime di Kiev sta preparando un altro contenuto provocatorio sulla morte di civili nella regione di Kharkov, presumibilmente come risultato delle azioni delle forze armate russe, e le persone vengono pagate 25 dollari per partecipare alle riprese inscenate».

 

Soldati russi in Ucraina 2

E qui torna il campo il tema della «fiction di guerra» che, pure nel nostro Paese, fa discutere. Emblematico il caso-Carlo Freccero: personaggio che, fino a prima del conflitto, veniva considerato dall'intellighentia un guru alla McLuhan e che ora, dopo aver sparato tesi «non convenzionali», è stato degradato a scemo del villaggio globale. Stadi fatto che tanto l'arma del «medium» quanto quella del «messaggio» in questo conflitto giocano un ruolo-chiave.

soldati russi 2

 

Altrimenti l'ex (ex?) attore Zelensky non avrebbe reclutato nel suo staff presidenziale gran parte della squadra dello star system che ha sancito il suo trionfo nel mondo dello show (prima artistico, poi politico). Alla luce di ciò le parole di Antonov potrebbero assumere un riflesso particolare: «Le autorità ucraine stanno intensificando una campagna per diffondere accuse deliberatamente false contro i militari russi, il che solleva dubbi sulla sincerità delle dichiarazioni di Kiev di voler risolvere la crisi attraverso la diplomazia».

le foto satellitari di bucha

 

E poi: «Ogni giorno, le autorità ucraine intensificano la loro campagna di disinformazione anti-russa, lanciando accuse infondate di presunte atrocità e crimini di guerra delle forze armate russe. A giudicare dalla retorica, la leadership dell'Ucraina è guidata non tanto dalla preoccupazione per la popolazione civile quanto dal desiderio di assicurarsi l'immagine di martire e screditare il nostro paese».

corpi a bucha

 

Antonov ha inoltre ricordato «che il 31 marzo, il sindaco della città di Bucha ha dichiarato il ritiro delle truppe russe e non ha detto una parola sui residenti colpiti. Le prime accuse sono apparse sui media occidentali solo il 3 aprile. Sembra improbabile che nessuno abbia notato i corpi morti che giacevano sulle strade per 4 giorni». Infine il diplomatico ha assicurato di «avere le prove dei terribili crimini pianificati dalle autorità ucraine nelle regioni di Sumy e Kiev».

 

Massacro di civili a Bucha

Intanto il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, ha convocato l'ambasciatore russo a Parigi, Alexey Meshkov, per «le oscenità» e per il «messaggio provocatorio dell'ambasciata russa in Francia sulle atrocità di Bucha», definite una «provocazione». In particolare l'ambasciata russa in Francia ha pubblicato una foto su Twitter affermando di mostrare un «teatro di posa» di ucraini che inscenano uccisioni di civili a Bucha. Di certo il «richiamo» e «l'espulsione» di personale diplomatico dai paesi europei (con in testa l'Italia) non renderà meno accidentata la strada verso la pace.

bucha 4bucha bucha 2 bucha 3bucha 1 bucha 1bucha 2Passante in bici ucciso a Bucha dai russiCivili uccisi a Bucha dai russiMassacro di civili a Bucha 3Massacro di civili a Bucha 4Massacro di civili a Bucha 2

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...