edlaine ferreira francesco vetrioli

"MI TRADIVA CON DONNE E TRANS, L’HO SPOSATO SOLO PER I DOCUMENTI" - LA CONFESSIONE DI EDLAINE FERREIRA, LA BRASILIANA CHE HA UCCISO IL MARITO FRANCESCO VETRIOLI A BUSSOLENGO: "HO PRESO UN MARTELLO E UN COLTELLO E L’HO COLPITO MENTRE DORMIVA. MI RIPETEVA CHE NON HO I DOCUMENTI, CHE AL MONDO MI RIMANEVA SOLO LUI QUINDI ERO COSTRETTA A FARE QUELLO CHE MI DICEVA. ERA GELOSO E VIOLENTO, SE USCIVO DI CASA DA SOLA E NON GLI DAVO TUTTI I DETTAGLI DI DOVE ERO STATA E CON CHI, SI ARRABBIAVA E MI PICCHIAVA…"

Laura Tedesco per www.corriere.it

 

Edlaine Ferreira francesco vetrioli

«Lui mi minacciava sempre dicendomi che se avessi raccontato che mi picchiava nessuno mi avrebbe creduto, e così ha fatto anche ieri, ripetendomi sempre che non ho i documenti». Così la 36enne brasiliana Edlaine Ferreira ha confessato di aver ammazzato il marito autotrasportatore Francesco Vetrioli di 37 anni la notte tra martedì e mercoledì, a distanza di appena 3 mesi e 18 giorni dalle loro nozze celebrate con rito civile dal sindaco in municipio a Bussolengo.

 

«Alle 3:30 circa si è messo a letto - ha raccontato la donna rendendo spontanee dichiarazioni ai carabinieri quando si è costituita10 ore dopo aver assassinato il neomarito nella loro camera matrimoniale al civico 37/A di via San Valentino a Bussolengo -, io ho preso un martello e un coltello e l’ho colpito mentre dormiva».

aggressione con coltello 3

 

Triplice aggravante

Ora l’omicida rea confessa è in stato di fermo in carcere a Montorio dove il 22 luglio, difesa dall’avvocata Veronica Villani, affronterà l’udienza di convalida davanti alla gip Paola Vacca: il pm Carlo Boranga l’accusa di aver tolto la vita al coniuge, originario di Verona, «colpendolo in camera da letto, mentre questi dormiva, con un martello da carpentiere al cranio per 4 volte e poi con un coltello per 18 volte al torace ed alla schiena».

 

aggressione con coltello 2

Un’accusa pesantissima, che rischia di tradursi in ergastolo vista la triplice aggravante che le viene contestata dalla Procura scaligera, «l’avere commesso il fatto con premeditazione, l’avere agito contro il coniuge e l’avere approfittato di circostanze tali da ostacolare la privata difesa, avendo colpito la vittima mentre dormiva».

 

Davanti al giudice la sudamericana, se non si chiuderà nel silenzio, potrebbe aggiungere nuovi particolari alla confessione rilasciata in lacrime agli investigatori mercoledì pomeriggio quando ha suonato al campanello del comando di polizia locale per costituirsi dopo essere rimasta chiusa in casa per dieci ore con il corpo del marito in boxer e calzini scuri riverso sul pavimento ai piedi del letto in una pozzanghera di sangue.

aggressione con coltello 1

 

I presunti tradimenti

«Ieri sera attorno alle 23 circa ero a casa da sola - ha ripercorso i drammatici eventi Edlaine, che ha difficoltà ad esprimersi in italiano e necessita di un interprete di portoghese -, allora gli ho telefonato e gli ho chiesto dove fosse e mi ha detto che si stava fermando in banca e poi sarebbe tornato. Quando è rincasato abbiamo iniziato a litigare perché pensavo che poco prima mi avesse mentito».

 

coltello insanguinato

A detta della neosposa assassina, il marito Francesco le ripeteva «sempre che non ho i documenti, che non ho nessuno perché anche mio padre era morto, e che al mondo mi rimaneva solo lui quindi ero costretta a fare quello che mi diceva». È entrata anche nel merito dei presunti tradimenti da parte di Vetrioli: «Una volta gli ho guardato il telefono, ho visto che scambiava messaggi relativi a prestazioni sessuali con trans e altre donne - ha rivelato la 36enne -. In quella circostanza gli ho detto che se era gay poteva lasciarmi stare e andarsene. Lui si è arrabbiato tantissimo, mi afferrato la testa e l’ha sbattuta contro il muro».

coltello sangue

 

Le nozze e i documenti

Stando alla versione della Ferreira, la vittima avrebbe ripetutamente alzato le mani su di lei: «Era un uomo geloso e violento, non mi lasciava uscire di casa se non insieme a lui, se uscivo di casa da sola e non gli davo tutti i dettagli di dove ero stata e con chi, si arrabbiava e mi picchiava». Ci si potrebbe chiedere perché lo avesse sposato se realmente era un uomo così «violento e geloso» e che in più la tradiva.

 

coltelli e sangue 2

A spiegarlo agli inquirenti è stata la stessa Edlaine: «Ho conosciuto mio marito Francesco Vetrioli circa 4 anni fa perché avevamo un’amica in comune a Verona, la nostra relazione è nata circa 3 anni fa con una convivenza iniziata presso l’abitazione dei suoi genitori e successivamente continuata qui a Bussolengo dove abitiamo da circa 8 mesi. Il 2 aprile 2022 ci siamo sposati in Comune... Ho deciso di sposarmi con lui per poter regolarizzare la mia posizione nel Paese».

coltelli e sangue 1

 

Il decreto di espulsione

Nel chiedere per lei la custodia cautelare in carcere, il pm sottolinea proprio che «l’indagata si trova illegalmente sul territorio dello Stato italiano»: sulla brasiliana pende infatti «l’ordine di espulsione emesso dalla Prefettura di Parma con obbligo di rimpatrio». Secondo la Procura sussistono rischi di fuga e di reiterazione «alla luce delle gravissime modalità di azione: la condotta è stata portata nei confronti di soggetto indifeso, addormentato, con una violenza inaudita, con ripetute martellate al cranio e numerosissime coltellate, diciotto».

 

Una «azione peraltro scaturita - non le concede attenuanti il pm - da semplice litigio domestico, con evidentissima e macroscopica sproporzione tra le circostanze e la terribile azione omicida della donna».

Articoli correlati

UNA DONNA UCCIDE A COLTELLATE IL MARITO E SI COSTITUISCE:MI PICCHIAVA E MI TRADIVA RIPETUTAMENTE

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?