"SE GRIDI, TI AMMAZZO" – A DESIO, VICINO MILANO, UN’ESCORT ROMENA DI 30 ANNI È STATA SEVIZIATA PER ORE DA UN CLIENTE. ALLA VITTIMA E' STATO LEGATO UN CAVO INTORNO AL COLLO – I CARABINIERI, AVVISATI DA UN'AMICA DELLA DONNA PREOCCUPATA DELLA SUA PROLUNGATA ASSENZA, L’HANNO TROVATA IN STATO DI SHOCK INSIEME AL SUO AGGRESSORE – L’UOMO, PREGIUDICATO, L’AVEVA ANCHE OBBLIGATA A PIPPARE DELLA COCAINA…

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Estratto dell’articolo di Federico Berni e Marco Mologni per www.corriere.it

 

Michele Gruosso Michele Gruosso

Picchiata, tenuta ostaggio per ore, e minacciata con un cavo stretto attorno al collo: «Se gridi ti ammazzo». Una notte di violenze, subite da una donna 30enne romena, finita grazie all’intervento dei carabinieri di Desio (Monza Brianza), che pochi giorni fa hanno arrestato un 28enne pugliese, Michele Gruosso, residente in Brianza, già condannato in appello a 12 anni e 8 mesi per il tentato omicidio del secondo marito della madre, avvenuto in provincia di Pescara nel 2016.

 

Ad accorgersi della sparizione della vittima, che per vivere si prostituisce, è stata un’altra giovane romena, preoccupata per l’assenza prolungata dell’amica, che ore prima si era allontanata per andare in un motel con un cliente. Le telefonate al suo cellulare, peraltro, andavano tutte a vuoto.

 

Raggiunto l’albergo, i militari del Nucleo Radiomobile hanno passato al setaccio tutti i corridoi, fino a che non si sono imbattuti nella stanza in cui era stata portata la donna, della quale si sentivano i lamenti. Una volta all’interno della camera, nonostante l’uomo avesse cercato di eludere l’intervento, i carabinieri hanno trovato la vittima in stato di choc, sdraiata per terra ai margini del letto, con evidenti segni di violenza sul corpo.

 

VIOLENZA SESSUALE VIOLENZA SESSUALE

Secondo quanto ricostruito, il cliente le ha sottratto i due cellulari, l’ha costretta ad assumere cocaina prima di consumare un rapporto sessuale, le ha stretto un cavo per la ricarica del telefonino al collo, minacciando di ucciderla. Per Gruosso si sono aperte le porte del carcere. […

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