alessandra dolci davigo storari

L’AFFARE S’INGROSSA - IL PM DI MILANO STORARI, INTERROGATO A BRESCIA NEL PROCESSO A CARICO DI DAVIGO, ACCUSATO DI RIVELAZIONE DI SEGRETO D'UFFICIO PER AVERE DIVULGATO I VERBALI DI AMARA, HA TIRATO IN BALLO LA COMPAGNA DI DAVIGO, ALESSANDRA DOLCI (CHE E’ PROCURATORE AGGIUNTO A MILANO E CAPO DEL POOL ANTIMAFIA) - LA PENDRIVE CON I VERBALI DI AMARA, STORARI L’HA PASSATA A “PIERCAVILLO” TRAMITE LA DOLCI, NELL'ABITAZIONE DEI DUE - PECCATO CHE LA PM FOSSE UNO DEI BRACCI DESTRI DEL PROCURATORE GRECO, CHE ERA IL BERSAGLIO PRINCIPALE DELLE ACCUSE DI STORARI…

Luca Fazzo per “il Giornale”

 

PAOLO STORARI

Era una delle poche figure di spicco della Procura di Milano rimasta fuori dalle secche del «caso Amara», la gestione scomposta dei verbali del grande calunniatore del caso Eni, prima insabbiati in un cassetto, poi passati sottobanco dal pm Paolo Storari a Piercamillo Davigo, allora membro del Consiglio superiore della magistratura. Alessandra Dolci, procuratore aggiunto e capo del pool antimafia, dagli scontri che hanno avvelenato la Procura milanese era rimasta saggiamente a distanza.

 

Ma ieri Storari viene interrogato a Brescia nel processo a carico di Davigo, accusato di rivelazione di segreto d'ufficio per avere divulgato a sua volta i verbali di Amara. E Storari chiama in causa la Dolci, che all'epoca dei fatti era il suo superiore diretto nel pool antimafia.

 

piercamillo davigo ospite da giovanni floris 1

Di fronte all'inerzia dei vertici della Procura, ovvero del procuratore Francesco Greco, Storari dice di avere pensato di rivolgersi a Davigo in quanto membro del Csm. E di averlo fatto però proprio attraverso la Dolci: «Io corro il rischio di essere coinvolto in questa inerzia, l'unica persona che conoscevo, non è un mio amico, è Davigo. Sono amico di Alessandra Dolci che è la sua compagna, l'unica persona che mi è venuta in mente e avesse un ruolo istituzionale è Davigo».

 

ALESSANDRA DOLCI

Ed è a casa della coppia Dolci-Davigo che avviene il passaggio della pendrive con i verbali (in brutta copia) di Amara. «Gli consegno la chiavetta e mi dice fammi leggere i verbali e ci rivediamo. Dopo due giorni, ritorno a casa sua, siamo in pieno lockdown, mi dice i fatti che narra sono gravissimi"». Il problema è che, secondo la Procura di Brescia, con quella consegna si commette un reato. E facendo il nome della Dolci Storari costringe a chiedersi se la dottoressa sapesse quanto accadeva tra il suo compagno e il suo sostituto.

PAOLO STORARI

 

Ed è facile immaginarsi l'imbarazzo della Dolci, visto che l'obiettivo dei due era Greco: di cui in quel momento era uno dei bracci destri, a capo di uno dei dipartimenti più delicati.

Storari per avere passato i verbali segreti è stato assolto, ma la Procura ha fatto ricorso, e quindi non è ancora ufficialmente salvo. In aula è apparso commosso, provato da una situazione «lunare», ma deciso a rivendicare la sua buona fede.

 

Sulle circostanze che lo avevano spinto a contattare - attraverso la Dolci - Davigo, il pm è tornato a puntare il dito contro la gestione da parte di Greco del processo Eni. I verbali di Amara andavano tenuti nel cassetto, ha detto, per non compromettere l'esito del processo per corruzione ai manager del colosso di Stato, che proprio sulle frottole di Amara era in parte basato.

 

francesco greco e piercamillo davigo

Per avere sollecitato l'apertura formale di un fascicolo, Storari dice di essere stato addirittura minacciato di procedimento disciplinare. E torna a chiamare in causa il titolare del processo Eni, il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale il quale gli avrebbe detto «secondo me queste dichiarazioni devono rimanere nel cassetto due anni». «Da queste sue affermazioni - chiosa Storari - ho capito che non si scherzava». Aggiunge, rispondendo alle domande del giudice Roberto Spanò: «Non è stato fatto niente da dicembre 2019 fino a gennaio 2021. Perché non si voleva disturbare il processo Eni-Nigeria», istruito dal dipartimento affari internazionali, guidato da De Pasquale, il «fiore all'occhiello» della Procura e che «faceva processi di serie A».

 

ALESSANDRA DOLCI

«Era - spiega ancora Storari - il processo più importante a Milano, fatto dal dipartimento più discusso, una sconfitta significava mettere in dubbio l'organizzazione di Greco». La sconfitta, come è noto, è arrivata, con l'assoluzione di tutti gli imputati con formula piena: e la dissoluzione di quella che era stata la Procura di Mani Pulite si spiega proprio con la foga accusatoria riversata in quel processo. (Intanto il nuovo procuratore, Marcello Viola, aspetta di sapere se De Pasquale e Storari, per i quali è stato chiesto il trasferimento d'ufficio, resteranno a Milano. Ma il Csm sembra avere per il momento altre priorità)

ALESSANDRA DOLCI ALESSANDRA DOLCI

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT