L’ETERNO RITORNO DEL LOCKDOWN (DA WEEKEND) – COME A NATALE COSI' IN QUARESIMA: L’ITALIA CHIUDE NEL FINE-SETTIMANA - OGGI IL GOVERNO DECIDE LA MODIFICA DEL DPCM E I NUOVI DIVIETI PER SPOSTAMENTI, BAR, RISTORANTI E CINEMA - L’ALLARME DEGLI SCIENZIATI DEL CTS: SERVONO PIÙ CHIUSURE. ZONA ROSSA AUTOMATICA CON 250 CASI SETTIMANALI SU 100 MILA ABITANTI…

-

Condividi questo articolo


Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

 

I nuovi contagiati appena sotto quota 20.000 (19.749) ma soprattutto l' altissimo numero di vittime, ancora 376, non sembrano lasciare alternative.

 

lockdown fine settimana lockdown fine settimana

Nuovi divieti scatteranno, probabilmente già il prossimo fine settimana, anche nelle regioni in fascia gialla. Altri lockdown locali saranno istituiti in quelle aree dove le varianti creano focolai. Il Comitato tecnico scientifico traccia la strada, il governo si riunisce oggi per cambiare il Dpcm entrato in vigore il 6 marzo.

 

Gli esperti sono netti: le misure in atto non sono sufficienti per allentare la morsa del Covid-19. Serve una nuova stretta, bisogna rendere automatico il passaggio in zona rossa se ci sono 250 casi settimanali su 100 mila abitanti, come del resto avevano già chiesto l' 8 e il 12 gennaio senza che questa raccomandazione fosse però raccolta al momento di stilare il Dpcm. Ma soprattutto, dicono, adesso bisogna limitare gli spostamenti delle persone, i contatti.

divieti dpcm divieti dpcm

 

La curva epidemiologica sale, la soglia critica dei 40 mila contagiati al giorno non appare più così lontana. È la terza ondata, arriva nel pieno della campagna vaccinale. Il presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri - primi fra tutti quello della salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini - sono consapevoli che in un momento così delicato non sono possibili errori o sottovalutazioni. Dunque, si procede a una revisione del provvedimento. L' ultima carta da giocare per evitare il lockdown nazionale.

ROBERTO SPERANZA PRESENTA IL DPCM ROBERTO SPERANZA PRESENTA IL DPCM

 

Nel verbale trasmesso al governo dopo la riunione di ieri mattina gli scienziati sottolineano «il peggioramento della curva epidemiologica e una rapida diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità».

 

Per questo evidenziano la necessità di rafforzare le misure della fascia gialla - che «servono a contenere ma non a mitigare la circolazione del virus» - in modo da riportare l' Rt nazionale sotto la soglia dell' 1. È il livello minimo oltre il quale si va in fascia arancione, mentre se va oltre l' 1,25 si passa in fascia rossa. Del resto la scorsa settimana, dopo aver esaminato i dati trasmessi da tutte le Regioni, l' Istituto superiore di sanità aveva già chiesto «l' immediato rafforzamento e innalzamento delle misure associate a ciascun "colore" in considerazione della necessità di contrastare la maggior trasmissibilità».

MARIA STELLA GELMINI PRESENTA IL DPCM MARIA STELLA GELMINI PRESENTA IL DPCM

 

Si torna dunque alle regole in vigore durante le festività natalizie con le chiusure in vigore il sabato e la domenica. Oggi si riunirà la «cabina di regia» e saranno messi a punto i dettagli. Prevale l' idea di procedere subito alla correzione del Dpcm in modo che le nuove regole entrino in vigore il prossimo fine settimana, il 13 e 14 marzo. Ma bisognerà decidere se impedire gli spostamenti delle persone come avviene in fascia rossa - ad eccezione di quelli per lavoro, salute e urgenza - oppure lasciare maggiore libertà di movimento, come era accaduto durante le festività natalizie, quando si era optato per la fascia arancione che impedisce di uscire dal proprio Comune ma consente di uscire di casa dalle 5 alle 22.

Gli scienziati fanno esplicito riferimento a questa seconda ipotesi, sarà quindi il governo a dover stabilire se sia invece opportuna una stretta ancor più vigorosa.

 

viaggi dpcm viaggi dpcm

In ogni caso nel fine settimana anche in fascia gialla saranno chiusi tutto il giorno i bar e i ristoranti, consentito soltanto l' asporto (fino alle 18 dai bar) e la consegna a domicilio.

Un vero e proprio lockdown scatterà nelle zone rosse, dove saranno chiusi locali pubblici e negozi, vietati gli spostamenti, consentita l' attività motoria soltanto nelle adiacenze della propria abitazione.

 

L' indicazione del Cts non lascia spazio alle scelte dei governatori perché fissa il parametro che rende automatico il passaggio nella fascia di maggior rischio: 250 contagi settimanali per 100 mila abitanti. È proprio questo l' indicatore che molti presidenti di Regione hanno utilizzato per giustificare la chiusura di tutte le scuole. Sul punto Gelmini era stata netta nel primo incontro con la conferenza dei governatori: «Se lasciate i ragazzi a casa, non potete tenere aperti negozi e locali».

 

Gli scienziati chiedono rigore anche perché «soltanto quando si ha un' incidenza di 50 nuovi contagi a settimana per 100 mila abitanti è possibile garantire il tracciamento dei casi per identificare le diverse varianti e perseguire la campagna vaccinale rivolta al maggior numero di soggetti possibile nei tempi più rapidi possibili».

 

videomessaggio di mario draghi alla conferenza sulla parita' di genere 2 videomessaggio di mario draghi alla conferenza sulla parita' di genere 2

Le chiusure nel fine settimana rendono più difficile la possibilità di riaprire cinema e teatri il 27 marzo, come era stato invece stabilito dal Dpcm in vigore. I tecnici del ministero guidato da Dario Franceschini sono però al lavoro per proporre la stessa regola già applicata a musei e mostre: consentire l' ingresso del pubblico in sala dal lunedì al venerdì.

Una ripartenza limitata, ma pur sempre uno spiraglio in una situazione che appare ancora drammatica.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...