mascherine

GLI SCIACALLI DELLA PANDEMIA - SI INDAGA SU SOSPETTE FRODI PER 8 MILIARDI NELLE FORNITURE DI MASCHERINE E RICHIESTA DI AIUTI PUBBLICI IN CUI SONO COINVOLTI ANCHE ALCUNI POLITICI - NEL 2020 LE SEGNALAZIONI ALL'UFFICIO PER LE INFORMAZIONI FINANZIARIE DI BANKITALIA SONO STATE 2.277 - I RISCHI DI RICICLAGGIO ARRIVANO ANCHE DAI BANCOMAT PRIVATI INSTALLATI DA SOCIETÀ FINANZIARIE NELLE STRADE DEI CENTRI STORICI O IN ESERCIZI COMMERCIALI PARTICOLARMENTE ESPOSTI. DA LÌ ARRIVANO FLUSSI DI CONTANTI SOSPETTI O DI CONVERSIONE DI CRIPTOVALUTE - ORA LA CRIMINALITÀ PUNTA ALLE RISORSE DEL RECOVERY PLAN…

Andrea Bassi per "il Messaggero"

 

BANKITALIA 3

C'è chi si è spaventato ed è corso in banca a ritirare i soldi. E c'è chi invece ha immediatamente fiutato che nell'emergenza si potevano fare grandi business. Soprattutto nella prima fase, quella del lockdown. Quando le mascherine e i gel disinfettanti erano scomparsi dal mercato c'è chi ne ha approfittato per importare e vendere materiali contraffatti, per fare milioni con triangolazioni e intermediazioni con l'estero, per speculare vendendo ai cittadini spaventati e al sistema sanitario i dispositivi di protezione a prezzi esorbitanti.

 

MASCHERINE GOVERNATIVE 4

Ma c'è anche chi, nella seconda fase, quella degli aiuti economici da parte dello Stato alle imprese, ha provato ad arricchirsi accaparrandosi fondi non dovuti. Quello descritto nella relazione dell'Uif, l'unità di informazioni finanziaria presso la Banca d'Italia che riceve le segnalazioni di operazioni sospette da banche, notai, commercialisti, Poste e guidato da Claudio Clemente, è facilmente battezzabile come il «business della pandemia».

 

Un business sul quale, come è emerso dalle indagini e dalle segnalazioni, si sono buttati anche i politici (persone politicamente esposte e altri soggetti che hanno rapporti con la politica). Le segnalazioni che hanno riguardato contesti di rischio legati alla pandemia nel 2020 sono state 2.277 per un valore complessivo di «operatività sospetta» di 8,3 miliardi.

 

mascherine ffps false in parlamento

Di queste, l'80 per cento, si legge nella relazione, ha riguardato, nella prima fase, principalmente la compravendita di materiale sanitario e di dispositivi di protezione individuale a cui si sono aggiunti, in una seconda fase, l'erogazione e l'utilizzo incongruo di finanziamenti garantiti o contributi a fondo perduto. Circa il 64% di tali segnalazioni ha ricevuto, si legge ancora nel documento, un feedback positivo da parte degli organi investigativi.

 

Il restante 20 per cento delle segnalazioni classificate nell'area di rischio Covid-19 ha riguardato invece fenomeni di prelievi di contante, per lo più indotti, spiega la relazione, apparentemente dal timore di carenza di liquidità connessa all'avvio della fase di lockdown e al generale clima di insicurezza dei primi mesi della pandemia. Insomma, una parte dei cittadini, spaventati dalla pandemia e dal lockdown, è corsa in banca a ritirare i soldi. Da un punto di vista del rischio riciclaggio, si tratta tuttavia di un comportamento con minore rischiosità.

RICICLAGGIO DENARO

 

 

Circostanza confermata, spiega la relazione, dal fatto che solo il 9,2 per cento di queste segnalazioni ha avuto un esito di interesse in sede investigativa. Delle 2.277 segnalazioni, ce ne sono 281 per un valore di oltre 5 miliardi, che riguardano tentativi di frode sui finanziamenti pubblici del governo per aiutare le imprese nella fase della pandemia. Ma si tratta, spiega l'Uif, di operazioni «prospettate» ma poi non eseguite. Segno che i meccanismi di prevenzione hanno in qualche modo funzionato.

 

LA NUOVA FRONTIERA

Ma finito l'assalto al business dell'emergenza legato alla pandemia, la criminalità economica già si prepara al prossimo appuntamento: quello con i 248 miliardi di spesa pubblica legata al Recovery plan. «Le attività criminali innescate dalla pandemia», ha spiegato Clemente durante la sua relazione, «non si esauriranno con il riassorbimento dell'emergenza sanitaria ma, se non adeguatamente fronteggiate, continueranno a gravare sul nostro futuro, trovando ulteriori importanti opportunità anche nei nuovi interventi pubblici».

 

mascherine false alla camera

 

Intanto i rischi di riciclaggio arrivano anche da altri fronti: i bancomat privati, non di una banca, che sono installati da società finanziarie nelle strade dei centri storici o in esercizi commerciali particolarmente esposti. Da lì arrivano flussi di contanti sospetti o di conversione di criptovalute. Proprio sulle operazioni online di criptovalute peraltro la Uif ha rafforzato i controlli che subiranno una ulteriore stretta con il decreto ministeriale in arrivo. Sui contanti in generale, Clemente sottolinea come in Italia ci sia un uso ancora molto forte e spesso riconducibile ad attività di riciclaggio. Le segnalazioni totale all'Uif nel 2020 hanno raggiunto i 215 miliardi di euro.

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...