analfabetismo funzionale

SIAMO UN PAESE DI CAPRE, CAPRE, CAPRE! – UN’INDAGINE SULLE COMPETENZE DEGLI ADULTI RIVELA CHE UN TERZO DEGLI ITALIANI È ANALFABETA FUNZIONALE: SA LEGGERE E SCRIVERE, MA HA GRANDI  DIFFICOLTÀ NEL COMPRENDERE, ASSIMILARE O UTILIZZARE LE INFORMAZIONI CHE LEGGE – UN RISULTATO IMPIETOSO CHE CI COLLOCA SOTTO LA MEDIA OCSE E QUASI IN FONDO ALLA CLASSIFICA, SEGUITI SOLO DA ISRAELE, LITUANIA, POLONIA, PORTOGALLO E CILE – LA SITUAZIONE PIÙ DRAMMATICA È AL SUD...

Estratto dell'articolo di Alessia Candito per www.repubblica.it

 

analfabetismo funzionale 6

Dai quindici ai venti punti sotto la media Ocse in termini di capacità di leggere e comprendere testi scritti e informazioni numeriche, come di raggiungere il proprio obiettivo in una situazione dinamica in cui la soluzione non è immediatamente disponibile. Oltre un terzo degli adulti è in una condizione di analfabetismo funzionale e quasi la metà ha grosse difficoltà nel “problem solving”.

 

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Da un decennio l’Italia rimane inchiodata in fondo alla classifica e non si muove da lì. Lo rivela l’indagine sulle competenze degli adulti (Survey of Adult Skills) realizzata nell’ambito del programma dell'Ocse per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti. L’Italia va male, è lontana dai 260 punti che sono media Ocse, ci colloca al quartultimo posto, seguita solo da Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile. In base al rapporto, Finlandia, Giappone, Olanda, Norvegia e Svezia sono i paesi con le migliori prestazioni in tutti e tre i domini.

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E soprattutto al Sud la situazione è drammatica. I residenti nel Nord e nel Centro d’Italia – emerge dall’indagine - riescono spesso a raggiungere punteggi di competenza pari a quelli della media Ocse, al contrario di quanto accada nel Mezzogiorno che presenta valori sempre significativamente inferiori alla media. I migliori risultati arrivano dal Nord-Est, unica area in cui si raggiungano risultati sufficienti anche relativamente alla capacità di comprendere e usare i numeri.

soluzione contro analfabetismo funzionale

 

[…]

Pesa anche l’età. Le persone di 55-65 anni mostrano i valori di competenza più bassi rispetto ai giovani di 16-24 anni e le donne sono ancora lontane dagli uomini nella capacità di comprensione e utilizzo di informazioni matematiche e numeriche. Nelle competenze di problem solving adattivo la media italiana è di 231 punti, a fronte di una media Ocse di 251 punti […]

 

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Un segnale positivo c’è. I giovanissimi (16-24 anni) in Italia raggiungono punteggi di competenze superiori al resto della popolazione e, nel caso della numeracy, anche dei giovani di 25-34 anni. Il divario di competenze tra 16-24enni e 55-65enni, in termini di valori medi di competenze, è sempre evidente qualsiasi sia il dominio preso in esame: ciò che si osserva nel caso italiano è una notevole perdita di competenze all’avanzare dell’età, ma con un buon bagaglio di partenza.

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Gli analfabeti funzionali

Nella literacy il 35% degli adulti italiani (media Ocse 26%) ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1 e rientra quindi nella categoria degli analfabeti funzionali. Nel senso che sanno leggere e scrivere, ma hanno difficoltà grandi (o addirittura insuperabili) nel comprendere, assimilare o utilizzare le informazioni che leggono. Nella definizione Ocse, al livello 1 (25% del campione in Italia) riescono a capire testi brevi ed elenchi organizzati quando le informazioni sono chiaramente indicate. Al di sotto del livello 1 (10%) possono al massimo capire frasi brevi e semplici. […]

 

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Anche in matematica nell'indagine 2023, il 35% degli adulti italiani (media Ocse 25%) ha ottenuto punteggi pari o inferiore al livello 1. Sono in grado di fare calcoli di base e trovare singole informazioni in tabelle o grafici, ma sono in difficoltà con compiti che richiedono più passaggi (ad esempio risolvere una proporzione) al livello 1 (24% in Italia). Al di sotto (11%) possono solo sommare e sottrarre piccoli numeri. Sul fronte opposto, gli adulti 'high performers', ai livelli 4 o 5 delle competenze matematiche, sono il 6% in Italia, ma molto al di sotto del 14% medio Ocse.

 

[…]

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