dario franceschini

IL SILURO DI "LIBERO" A FRANCESCHINI - SU-DARIO HA ASSUNTO ALTRI 28 DIRIGENTI SENZA CONCORSO PER I VERTICI DI SOPRINTENDENZE, NEI PRESIDI ARCHEOLOGICI E NEGLI ARCHIVI D'ITALIA - LA PROTESTE DEI DIPENDENTI DEL MINISTERO E DEL SINDACATO DEI BENI CULTURALI E L'INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO - IL MINISTERO RIBATTE: "ABBIAMO RISPETTATO LA LEGGE" - TANTO CI SARÀ UNA "NORMALIZZAZIONE", UNA SORTA DI CORSO-CONCORSO…

Francesco Specchia per "Libero quotidiano"

 

dario franceschini

C'è un articolo della nostra angelicata Costituzione -il 97, ultimo comma che sacralizza il principio secondo il quale per entrare in un ruolo pubblico occorre perlomeno un straccio di concorso, «salvo i casi stabiliti dalla legge» cioè le emergenze.

 

E c'è un Ministero, quello della Cultura, che dal 2019 trasforma l'emergenza in consuetudine e la consuetudine in prassi. Da qui, il caso del drappello dei senza nome, dell'infornata dei 28 dirigenti senza concorso entrati da qualche giorno in carica nelle sovrintendenze, nei presidi archeologici, negli archivi d'Italia.

 

Lo denunciano sia la chat dei dipendenti del dicastero di Dario Franceschini, sia il sindacato dei Beni Culturali Confsal-Unsa, sia un'interrogazione parlamentare, la 3-02934, firmata dai parlamentari Corrado-Angrisani-Granato-Lannutti del Gruppo Misto.

 

dario franceschini foto di bacco

I quali fanno notare che nessuno dei suddetti 28 assegnati a 7 direzioni generali diverse (soltanto 20 per quella di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) ha superato concorsi di alcun genere; e che «grazie a una deroga concessa alle amministrazioni con il decreto legge 80 del 9 giugno 2021, per facilitare il reclutamento di dirigenti nell'ambito dell'attuazione del Pnrr», i suddetti 28 sono dunque entrati a semplice "chiamata" previo curriculum valutato dal ministero. Che non è il massimo dell'accuratezza, diciamo.

 

LIMITE DEL 30% C'è un passaggio del ddl che recita che il ministero si riserva di scegliere "i candidati più idonei a garantire il buon andamento degli uffici e dell'amministrazione": il che significa discrezione totale del ministro. Recita l'interrogazione: «Così facendo, non solo è stato innalzato al 30 per cento il limite massimo di dirigenti non abilitati, che era già stato aumentato dall'8 al 15 per cento con il decreto-legge n. 104 del 2020 sul presupposto che al Ministero mancassero 93 dirigenti, cioè pressappoco metà del totale, ma la selezione è avvenuta, per la prima volta, con il solo invio del curriculum vitae al direttore generale di settore».

dario franceschini

 

E continua: «La guida di alcune Soprintendenze archeologia belle arti e paesaggio affidata a funzionari architetti e storici dell'arte senza esperienza negli uffici di tutela territoriale dimostra quale peso abbia avutola discrezionalità concessa, nell'occasione, ai direttori generali, oltre a rimarcare l'assurdità dell'aumento delle Soprintendenze mediante improvvide divisioni di territori prima gestiti unitariamente». Ergo: lo stato d'eccezione per i cosiddetti «dirigenti non abilitati» continua ad essere vigente dal 2014; ergo, alla cultura -dove i dirigenti sono 193vanno di moda ormai solo nomine fiduciarie e concorsi manco a pagarli.

dario franceschini 3

 

«Non si capisce come, ma siamo in emergenza perpetua» ci racconta la senatrice Margherita Corrado, archeologa, estensore del testo dell'interrogazione «c'è evidentemente un ministro della Cultura che sta lavorando per il depotenziamento del suo ministero, che ritiene la tutela del patrimonio una sinecura, che è molto sensibile a gruppi di pressione economica e che delega la scelta dei dirigenti più al decisionismo politico che alle competenze».

 

Dal ministero rispondono che si è seguita la legge, e non c'è dubbio. Ma qui si tratta di tirare l'interpretazione della norma, di estenderla, finché glielo si concede. Così la buona parassi costituzionale che fino a 15 anni fa vedeva gli incarichi assegnati attraverso concorsi annuali con prove scritte e orali e una commissione interna, cade nell'oblio.

dario franceschini 6

 

TRAFILA Nella pratica si verifica quasi sempre la stessa trafila. Si aumentano e dividono gli uffici; si creano dal nulla nuovi posti da dirigente (che mancano); e si propone una nuova emergenza al giorno. «Spesso vengono scelti funzionari per i quali non si conoscono i criteri di selezione a scapito, magari, di dirigenti interni già formati per quel settore specifico» continua la Corrado «e spesso si sguarniscono uffici di funzionari ora necessari per analizzare i progetti del Pnrr».

 

Dal ministero fanno sapere che tanto ci sarà una normalizzazione, ci sarà un corso/concorso (che doveva essere bandito da anni) e in 12 mesi la Scuola del patrimonio franceschiniana formerà altri nuovi dirigenti. Ma i senatori dissidenti non si fidano.

 

dario franceschini

"Facciamo notare al ministro: tutto ciò non le "appare estremamente vulnerabile ad infiltrazioni e influenze negative dello spoils system e della politica, tanto che i legami amicali e familiari di alcuni dei 28 prescelti sono già di dominio pubblico con sommo disdoro per l'amministrazione senza che basti invocare il corso concorso per giustificare o ridurre l'anomalia?», chiedono. Si attende cortese risposta...

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”