famiglia favaro

SOGNANDO LA CALIFORNIA - UNA FAMIGLIA DI TREVISO SI E' TRASFERITA IN AMERICA PERCHE' HA VINTO LA "GREEN CARD" CON LA LOTTERIA ANNUALE CHE NE METTE IN PALIO MIGLIAIA - "CON MIA MOGLIE SERENELLA CI SIAMO GUARDATI E CI SIAMO DETTI: 'E ADESSO?' C'ERA UN LUNGHISSIMO E IMPEGNATIVO ITER DA SEGUIRE CHE NEL COMPLESSO E' DURATO QUASI DUE ANNI" - LA COPPIA E I DUE FIGLI ALLA FINE SI SONO TRASFERITI VICINO LOS ANGELES E...

Ilenia Litturi per il corriere.it

 

Famiglia Favaro

Il sogno americano si è avverato per i Favaro, una famiglia trevigiana originaria di Breda di Piave composta da mamma Serenella, papà Luca e i figli Giulia e Michele. Per matrimonio, asilo politico, talento o fortuna ogni anno in migliaia di stranieri conquistano la residenza permanente nel Paese a stelle e strisce. E questa volta il merito va alla dea bendata che ha permesso alla famiglia trevigiana di trasferirsi in California dopo essersi aggiudicata la carta verde, l’agognato biglietto d’ingresso negli Stati Uniti.

 

La lotteria annuale «Green Card», istituita nel 1990 ma entrata in vigore cinque anni dopo, è un programma del governo americano che mette a disposizione ogni anno in autunno migliaia di permessi di residenza per un periodo illimitato, con estrazione a sorte nell’aprile successivo. L’obiettivo dell’operazione è quello di diversificare l’origine etnica della popolazione americana. Donald Trump aveva provato a bloccare il sistema, ma invano.

 

Green card

Com’è nata l’idea di partecipare alla lotteria, Luca Favaro?

«Tutto è nato dall’amicizia con un attore americano che viveva nella zona di Los Angeles. Nel 2012 siamo andati a trovarlo e ci siamo innamorati della zona a tal punto da tornarci anche gli anni successivi. Venire in vacanza qui era diventato un appuntamento fisso. Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto viverci, ma eravamo ben consapevoli delle difficoltà quasi insuperabili legate all’entrare in America come immigrati. Navigando in rete ho scoperto la lotteria e abbiamo deciso di iscriverci nel 2016, senza grosse aspettative per la verità, vista l’affluenza».

 

Green card 2

Invece la fortuna ha esaudito il vostro desiderio. Quando ha saputo di avere vinto la Green Card qual è stata la prima cosa a cui ha pensato?

«Con mia moglie Serenella ci siamo guardati e ci siamo detti: “E adesso?”. Eravamo consapevoli che essere stati estratti alla lotteria non significava avere in automatico la Green Card. C’era un lunghissimo e impegnativo iter da seguire che nel complesso è durato quasi due anni. Anche se la prima selezione viene attuata casualmente da un computer, bisogna fronteggiare una vera e propria commissione. È un processo che richiede impegno e costanza. La maggior parte degli estratti viene scartata durante il processo e come se non bastasse bisogna presentare una marea di documenti. Si è oggetto di una vera e propria indagine, si partecipa ai famosi due giorni al Consolato americano di Napoli in cui ci si sottopone a diverse visite mediche ed esami. Il tutto culmina con il colloquio col console americano che decide in quel momento se darti la Green Card o meno. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti, “Seguiamo il procedimento passo per passo e dove arriveremo, arriveremo”».

 

Green card 3

E oggi siete là. Le mancano l’Italia e il Veneto?

«Mi sento un po’ in colpa ad ammetterlo ma no, non mi mancano. Mi mancano gli amici, gli affetti ma nient’altro».

 

Com’è che avete optato per la California?

«Anche se il seguire l’iter per avere la Green Card ci aveva portati a passare un paio di settimane a Boston, città che ci è piaciuta tantissimo, abbiamo scelto l’area di Los Angeles perché la conoscevamo già. Abbiamo pensato che col supporto dei nostri amici, le cose sarebbero state più semplici, come poi è stato».

 

Come si vive in America?

Green card 4

«Non è facile rispondere a questa domanda. L’America è un Paese enorme e molto complesso, pieno di contraddizioni, formato da Stati molto diversi tra loro sotto tutti i punti di vista. Ci sono enormi differenze anche all’interno di uno stesso stato. Noi viviamo a Thousand Oaks, una cittadina in mezzo alle Montagne di Santa Monica nella contea di Ventura, a circa un’ora da Los Angeles. È un luogo immerso nel verde, tranquillo come la gente che lo vive. In venti minuti di auto si raggiungono Santa Monica, Ventura e Malibù. Lo stile di vita che conduciamo è molto semplice e molto meno frenetico di quello che vivevamo in Italia. Siamo nel Far West e a volte si ha la sensazione di trovarsi nel set di un film western».

 

Qual è stata la cosa più difficile?

«All’inizio sicuramente la lingua. Adesso ormai ce la caviamo bene, ma nei primi sei mesi c’era da piangere».

 

Green card 5

A distanza di tempo riparteciperebbe alla lotteria?

«Non so se ce la farei a rifare tutto l’iter. Però siamo contenti di essere qui adesso, quindi direi di sì».

 

Cosa fate adesso?

«Sia io che mia moglie lavoriamo in una casa di riposo come Med Tech, una figura di supporto infermieristica che si occupa della somministrazione della terapia orale e della rilevazione dei parametri vitali. Non abbiamo ancora affrontato l’iter per ottenere la licenza per potere lavorare come infermieri. Lo faremo presto. Gli infermieri qui, a differenza dell’Italia, sono pagati a peso d’oro. Ho cominciato anche a studiare per ottenere la licenza come agente immobiliare. Nostro figlio Michele si è diplomato e adesso frequenta il College oltre a lavorare come cameriere. Nostra figlia Giulia invece si è laureata e vive col suo fidanzato. Piano piano ci stiamo creando nuove amicizie».

 

È diventato anche scrittore. È sempre stata una sua passione scrivere?

«La mia grande passione è sempre stata leggere. Questo mi ha portato a scrivere e pubblicare. In Italia ho pubblicato tre raccolte di racconti, un romanzo (”Il tempo senza ore”) che ha riscosso un certo successo e ha vinto diversi premi letterari (primo Premio Prunola oggi Giorgione nel 2017) e recentemente un libro di poesie intitolato “Cinquanta Passi All’indietro” (edizioni Nulla Die)».

 

Progetti futuri?

los angeles

«Nel 2023 saranno cinque anni che possediamo la Green Card e questo ci consentirà di richiedere la cittadinanza americana. Vogliamo mantenere ancora la cittadinanza italiana. Altro progetto è quello di scrivere un romanzo in inglese e ci sto lavorando».

 

Come vedete l’Italia da lì?

«Pur essendo un Paese molto amato dagli americani, non se ne parla molto qui».

 

Qual è il suo motto?

«”Tutto posso in Colui che mi da forza”, sono una persona tendenzialmente religiosa».

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”